martedì 3 maggio 2022

L'alternativa?


Il girone B della Serie D ha visto la promozione tra i professionisti del Sangiuliano Nova City F.C., società calcistica di San Giuliano Milanese.

La squadra gialloverde ha scritto un’altra pagina di storia del calcio milanese: solo cinque anni fa militava in Seconda Categoria. Poi grazie alla disponibilità economica e all’ambizione della famiglia Luce, proprietaria del Gruppo Luce Immobiliare, ha scalato le categorie fino al capolavoro di quest’anno. L’estate scorsa, ancora in

piena pandemia, il presidente Andrea Luce rilevava il NibionnOggiono in Serie D e trasferiva il titolo sportivo al Città di Sangiuliano, arrivato a metà classifica nel mini-torneo di Eccellenza disputato dopo la ripresa del calcio dilettantistico, mentre nel 2020 la squadra aveva vinto il campionato di Promozione (quello interrotto a febbraio per il Covid). Nasceva così il Sangiuliano City Nova Fc, con sede a Sangiuliano ma campo sportivo a Nova Milanese in Brianza.

Una volta archiviato il trionfo, il primo problema da risolvere sarà trovare uno stadio a norma per la Lega Pro. Nella Città Metropolitana di Milano ci sono quelli di Sesto San Giovanni e Gorgonzola: in questa stagione, infatti, i gialloverdi hanno militato nello stadio Comunale di Nova Milanese, un impianto di 500 posti, senza recinzioni e una sola tribuna.

E se fosse questa la sola alternativa a una società senza ambizione relegata a vita in Eccellenza dove di eccellente non c'è nulla al di fuori del nome?

Voi che ne pensate?

(Guido MB)

21 commenti:

Abbi dubbi ha detto...

Scusa Guido, non ho capito quale sarebbe l'alternativa per l'Imperia calcio....

im1923 ha detto...

Il Sangiuliano City ha, alle spalle, un gruppo immobiliare solido, fatto di persone competenti e appassionate, non di due assicuratori e un medico che non hanno le disponibilità economiche, le competenze e la passione di Andrea Luce e c.
Io non voglio essere assorbito da altri o acquistare titoli sportivi da altri per scalare le classifiche: al massimo sarei favorevole a un progetto che coinvolga tutte le realtà calcistiche cittadine, dell'entroterra imperiese e anche quelle operanti nel Golfo Dianese, tutte unite nel nome dell'Imperia calcio. Un progetto fatto da persone competenti, da allenatori preparati, non da amici degli amici, un settore giovanile che non deve essere solo una mucca da mungere. Solo così se ne uscirebbe da questo impasse... ma chi si prenderà l'onere e l'onore di dar vita a un simile progetto? Chi ha una visione che vada oltre il proprio orticello? Un Presidente come Pino Cipolla, che rimpiango ogni giorno di più...
"Imperia, città dello sport" sento dire a più riprese dagli amministratori comunali... poi non abbiamo manco una squadra di squadra in grado di stare stabilmente non dico in Serie C, ma almeno in Serie D...

Nik ha detto...

Esattamente...quello che proponevo io mesi fa ipotizzando due medio grandi realtà calcistiche del ponente, una aggregata come imperia calcio e una come sanremese, sfruttando le rispettive realtà cittadine, e delle valli e cittadine dei relativi comprensori...

GuidoMB ha detto...

Con il post scritto intendevo dire che la geografia del calcio sta cambiando e non è un caso isolato l'unione di una o più realtà di comuni diversi uniti per un grande progetto comune. Basti pensare ad esempio al caso più lampante, il Sud Tirol appena promosso in b, oppure all'albinoleffe, all'ancona Matelica, alla pergolettese o nel nostro girone al pdhae e, in ultimo, alla squadra nel post. Vedo i tifosi nerazzurri focalizzarsi (giustamente) sul centenario ma non ho mai sentito nessuno prendere in considerazione una clamorosa (ma neanche così tanto) fusione. Fin da quando MDG si è insediato ho pensato ci fosse nell'aria questa ipotesi. Le sue parole iniziali, la compagna acquisti filo matuziana e, in ultimo l'augurio per la vittoria del campionato mi hanno sempre destato forte sospetto. Due squadre della stessa provincia in questa categoria sono troppe. Con questo non voglio dire di essere d'accordo ma è pur sempre una possibilità per vedere di nuovo un calcio decente. Ovviamente ogni discorso cade se non c'è di base una seria programmazione societaria che investa seriamente in primis nei giovani locali.

GuidoMB ha detto...

Tutto vero caro im1923. L'ipotesi dell'amico Nik sarebbe più fattibile per mille ragioni e forse con il tempo potremmo sfornare di nuovo finalmente qualche giovane interessante che possa dare un futuro migliore di quello che da un decennio siamo costretti a sorbirci...

im1923 ha detto...

Quindi tu vedi MDG come un cavallo di Troia per una clamorosa fusione provinciale? Ipotesi che può anche starci ma che assai difficilmente si realizzerà

Nik ha detto...

...la fusione non mi pare ipotizzabile...il presidente della Sanremese mi sembra abbia marcato nei modi e nelle dichiarazioni dei confini ben marcati rispetto a Del Gratta, sia come persona che come ex presidente dei matuziani proprio per evidenziare una discontinuità di gestione societaria. Sono in rapporti tutt'altro che amichevoli. Finchè ci sarà Masu al timone della sanremese vedo impossibile un'ipotesi del genere...e meno male dico io...
Per il resto ricordo che, sempre in Liguria, fino allo scorso anno, in una manciata di chilometri trovavamo l'Entella di Chiavari in serie B e lo Spezia in A...

Portorino ha detto...

Cari Nik, Guido e Im1923, su questo tema sfondate una porta aperta. Era stato oggetto di un mio post e forse più di uno in passato. Qui c'è gente che si lamenta, giustamente, perché scendiamo in Eccellenza, ma quando poi fai presente se gli farebbe schifo andare allo stadio magari ad Arma, in uno stadio nuovo da 5000 posti a vedere una partita di serie C di una squadra, qualunque sia il suo nome, ti saltano subito al collo perché "mai coi matuziani" o altre amenità varie. Posso anche essere d'accordo sull'ipotesi del doppio comprensorio, citato anche da me in uno di quei post, che potrebbe coinvolgere il tratto fra Andora e San Lorenzo (entroterra compreso) e quello da Riva a Ventimiglia, ma secondo me così si andrebbe poco lontano. Sempre meglio comunque di questo merdone da cui non riusciamo ad uscire grazie a questi personaggi.

im1923 ha detto...

La vedo difficile anche io: Masu e MDG se ne sono dette di ogni da quest'estate, con tanto di dispetti (vedi quando non ha permesso a MDG di vedere il derby in tribuna). Non so chi sia questo Masu, ci sono voci discordanti: intanto, però, ha fatto una squadra che, fino a tre settimane fa, si è giocato il campionato e ha vinto tre derby e le due partite col Novara capolista... cose che noi manco in 25 anni di storia... Io sarò provinciale, ma non voglio vedere un cerbero nel quale non mi identifico. Basti vedere che merdone è venuto fuori con la fonduta tra P.R.O. Imperia e A.S.D. Imperia, uno scempio senza fine...

Portorino ha detto...

im1923, dipende da quali possono essere le aspettative. E' chiaro che se l'obiettivo è andare in D e mantenere la categoria potrebbe bastare anche la seconda soluzione. Niente mega fusione provinciale, ma un doppio bacino di utenza diviso fra le due società principali con entrambi i loro impianti e con le società minori a fare da "satelliti" per far crescere i giovani in campionati comunque "attendibili" come Promozione ed Eccellenza. Ma dovrebbe essere un progetto che dovrebbe partire oggi, SUBITO, ora che siamo ai primi di maggio e ci sono quasi 5 mesi prima che riparta l'Eccellenza (che per inciso sarà nuovamente a girone unico e a 18 squadre, con la sola prima a salire in D, quindi tutt'altro che scontato). Che si possa fare o no non lo so, ma di certo mi rifiuto di pensare che qualcuno possa essere così folle da accettare di affiancare i tre Perino's. Servirebbe che qualcuno uscisse subito allo scoperto e, giocando a carte scoperte, non con i soliti intrallazzi tipici di queste trattative, rendesse subito note cifre e termini di un'eventuale proposta, giusto per capire con chi si ha a che fare e soprattutto cosa i trettrè eventualmente rifiuterebbero. In quel caso avremmo un'ulteriore certezza di quanto discapito gli porti questa gestione tanto "onerosa". L'unica certezza che ho è che il mio adorato Ciccione continuerà a non vedermi fino a quando LORO resteranno al loro posto. Piuttosto in trasferta a "finanziare" col biglietto le avversarie, ma mai questi personaggi.

GuidoMB ha detto...

Spero si possa finalmente trovare la soluzione migliore per tutti al più presto ma, aldilà di questo, la cosa che personalmente mi fa più piacere è poter scambiare delle opinioni sulla nostra amata squadra del cuore come se fossimo quattro amici al bar nonostante la distanza. Sono persino riuscito nell'intento di vedere un post con neanche un commento anonimo... Anche queste son soddisfazioni 😅

Anonimo ha detto...

Purtroppo anche l'ipotesi dei due comprensori la vedo difficile... ci sono squadre sia intorno a sanremo che intorno a imperia che fanno le scarpe alle due società più quotate... non sarebbero affatto d'accordo a vedere come capofila Imperia o sanremese, benché quest'ultime siano già ora quelle più importanti

Nik ha detto...

...ma affiliarsi ad una capofila non significherebbe essere soggiogate e subire passive i voleri del padrone...significherebbe creare una join venture oltre che a livello tecnico e delle strutture anche e soprattutto a livello societario, suddividendo gli utili degli sponsor, degli accessi allo stadio e dei settori giovanili coinvolgendo e invogliando le società satelliti e rendendole partecipi in prima persona...
Quali incassi ha una società di promozione, di prima o di seconda categoria?
A Bergamo, ad esempio, negli ultimi anni è stato fatto questo da Antonio Percassi con la sua Atalanta, e parallelamente anche la politica locale ha fatto la stessa cosa spingendo e favorendo una cultura nerazzurra a tutti i livelli con manifestazioni pubbliche, favorendo la cessione dello stadio nel 2017 alla stessa Atalanta che lo ha potuto così ristrutturare e renderlo più funzionale al pubblico oltrechè produttivo per se stessa, sempre la politica locale ha favorito attività ludico ricreative sempre a tinte nerazzurre per i bambini in età scolastica per creare in quelli che saranno i tifosi di domani quella passione che garantirà continuità negli anni...etc, etc...
Ma siamo sempre lì...le cose si possono fare ma fondamentali sono le idee e la volontà delle persone che guidano le Società...e quindi, nel nostro caso, stendiamo un velo pietoso...

Anonimo ha detto...

Provo a dare qualche spunto di fantasia su questa ipotetica unione tra Imperia e Sanremese (prendetela scherzosamente, non voglio irritare nessuno)

Parlerò di: Nome squadra; Colori sociali del sodalizio; Posizione Stadio; Tifoseria;

Nome squadra: Il nome secondo me potrebbe essere SanreImperia o Sanreimperia, propenderei per il primo per dare il giusto valore ad entrambe le società calcistiche. Il primo nome è ispirato ad AlbinoLeffe (nato dall'unione tra Albese e Leffe) il secondo a Pergocrema (o Cremapergo) e Sampdroria (nate rispettivamente da Pergolettese e Crema, e Sampierdarenese e Andrea Doria). Come potete notare le squadre che finiscono in "ese" come la Sanremese, vanno inevitabilmente a perdere il finale del loro nome, per questo non vedo di buon occhio il nome intero SanremeseImperia. E poi il nome "Sanre" viene utilizzato dai tifosi matuziani, quindi non sarebbe male. Ho pensato anche al nome SanremoImperia ma personalmente non mi sembra il massimo.

Colori sociali del sodalizio: Spingersi verso i colori sociali di una sola delle due squadre sarebbe un torto all'altra. La soluzione migliore, per me, sarebbe prendere spunto dal blu dell'Imperia e dall'azzurro della Sanremese, usando un blu chiaro che sia una via di mezzo tra i due. I colori sociali storici delle due compagini (nero-blu e bianco-azzurro) potrebbero essere utilizzati in una striscia interna stile Sampdoria, oppure lasciare tutta la maglietta blu chiaro ed utilizzarli nei bordi delle maniche (una appunto nero-blu e l'altra bianco-azzurra) e in un lato nei pantaloncini. Tutto per non indispettire nessuno. Sulla seconda maglia invece potrebbe essere usato il bianco (con le stesse bordature nero-blu, bianco-azzurro della maglietta e pantaloncini di casa) perchè il bianco è nei colori della Sanremese, e bianca è la seconda maglia dell'Imperia (e non quella della Sanremese che è rossa)

Anonimo ha detto...

Posizione Stadio: Qua arriviamo al primo punto dolente. Le società avrebbe a disposizione due stadi (Ciccione e Comunale) che non sono proprio vicini, ma entrambi "loro" (tra virgolette). Qualunque dei due fosse scelto disincentiverebbe una delle due parti a seguire la squadra, in primis per la distanza, e in secondo luogo perchè scegliere uno stadio rispetto all'altro non rispetterebbe il rapporto 50-50. L'ideale sarebbe scegliere una posizione al centro tra Imperia e Sanremo, magari fare un "megastadio" da zero (mega nel senso che dovrebbe essere più grande del Ciccione e del Comunale) nell'entroterra o comunque in una posizione strategica. Qua la cosa si farebbe interessante perchè i tifosi non resterebbero solo quelli delle due società originarie, ma tutta l'area che va da Sanremo a Imperia potrebbe diventare simpatizzante, soprattutto i residenti del comune scelto, che avrebbero lo stadio a due passi. Ne verrebbe fuori una bella cornice di pubblico.
Il Ciccione ed il Comunale non verrebbero buttati via, potrebbero essere utilizzati per allenamenti intensivi, o per sviluppare un potente settore giovanile sfruttando i ragazzi delle due città.

Tifoseria: Questo probabilmente è il punto più scottante vista la rivalità storica. Penso che moltissimi tifosi sarebbero entusiasti di avere una realtà del genere in provincia. Banalmente, Porto Maurizio e Oneglia tifano e sono entrambe Imperia, seppur fossero due entità separate e distinte in passato (o lo sono ancora?). Ovviamente poi ci sarebbero altri contrari.
Sugli ultras delle due formazioni non mi esprimo perchè quelle sono cose che gestiscono (giustamente) loro. Porto però l'esempio di un'altra tifoseria, quella del Venezia che attualmente milita in Seria A. Quello non è propriamente il Venezia, ma il Veneziamestre, nato dalla fusione tra due squadre che avevano le tifoserie rivali: il Venezia ed il Mestre appunto. Il Venezia aveva il colore nero-verde, il Mestre arancione e questo è ancora visibile dato che l'attuale Venezia (che poi sarebbe il Veneziamestre) è arancio-nero-verde. Ora, se dico qualche sciocchezza correggetemi pure, ma da quel che avevo letto anni fa, gli ultras di Venezia e Mestre dopo un iniziale, ma breve, scetticismo, si compattarono lo stesso anno della fusione (il 1987) e formarono gli Ultras Unione Veneziamestre che comprendeva membri di entrambe le tifoserie che fino a poco tempo prima erano rivali. Addirittura un gemellaggio che ha tutt'ora la tifoseria del Venezia (quello col Modena) nacque da un rapporto che si era creato prima dell'unione tra le due squadre, tra gli ultras del Mestre e quelli del Modena. Per assurdo i problemi più grossi in quella curva si vennero a creare tra gente stessa di Venezia (per motivi politici) che con gli ultras del Mestre. Ormai sono passati anni e diverse generazioni e il Mestre ha una società sua e gli ultras seguono quella squadra, ma comunque il precedente creatosi negli anni seguenti alla fusione è sicuramente interessante.

Ribadendo che questo è un post di pura fantasia e non vuole provocare nessuno, ma solo fantasticare ed intrattenere. Voi cosa ne pensate? Seguireste questa ipotetica nuova squadra?
Un progetto del genere a mio avviso non si limiterebbe alla Serie C, ma con ogni probabilità e nel lungo termine ambirebbe alla B. Senza contare che porterebbe un bel guadagno alla provincia di Imperia, tutta.

Portorino ha detto...

Caro anonimo. Ma ne sei così sicuro? C'è qualcuno che si è mai preso la briga di chiedere cosa vogliono realmente i tifosi? Esiste la possibilità di fare mille sondaggi veri on line eppure anche la stampa locale se ne strafotte. Ma se tu abitassi a Diano e uno ti chiedesse se preferisci continuare a vedere la Promozione a vita o se potrebbe interessarti vedere stabilmente la D o, perché no, magari anche la C, anche se significasse spostarsi a Imperia, cosa pensi risponderebbe un amante del calcio? Se mi dici che in questa provincia ognuno cerca di trarre profitto dal coltivare il proprio orticello e quindi avere 1000 società fra la seconda categoria e la Promozione e al massimo un paio in Eccellenza allora è un altro discorso, ma per il resto se mi dicessero che domani invece di andare a vedere Imperia Rivasamba potrei andare a vedere Ponente ligure contro quella che ti pare delle squadre di C ti firmo tutto quello che vuoi adesso.

Portorino ha detto...

La realtà è che siamo dei cazzo di provincialotti e quindi siamo ancora a Cacelotti e Ciantafurche e quindi prima cosa evitare qualsiasi forma di aggregazione perché se io ho 1000 perché mi devo mettere con te che hai 100 o con quello che ha 10000? Meglio snobbare uno e invidiare l'altro vero?

Nik ha detto...

Ripeto, tutto si potrebbe fare...ma, come dice Portorino, noi siamo ancora quelli dei Cacelotti e Ciantafurche o, per restare ai giorni nostri, dell'Onegliese...(con tutto il rispetto per l'Onegliese)

GuidoMB ha detto...

Aggiungo che anche i del gratta non erano ben voluti eppure sono qua lo stesso quindi tutto può essere smentito. Per la questione stadio l'albinoleffe ne ha fatto uno di una sola tribuna da 1800 posti ma che è invidiato da tutti quelli che ci sono stati perché è moderno e funzionale meglio di certi di serie a e b che cadono a pezzi. Però cade tutto il discorso se non si ha una società seria..

Casa nuova ha detto...

GuidoMB se creassi una società seria e una squadra competitiva in tutto il comprensorio imperiese per fare una D di vertice o addirittura una C (ricordo che la provincia di Imperia conta pur sempre 220.000 anime), secondo me 1.800 posti te li fumeresti in un attimo. Le curve ormai sono superate, ma due tribune una di fronte all'altra per complessivi 3.500 posti secondo me sarebbe perfetto oppure anche più piccole con una laterale piccola da riservare al settore ospiti, ma sempre complessivamente con una capienza da 3.500 che è poi più o meno quella del Ciccione e presumo anche del Comunale di Sanremo.

Anonimo ha detto...

Io non parlo dei tifosi che ovviamente preferirebbero una C a 30 km da casa che una Promozione sulla porta di casa, ma parlo dei dirigenti di certe società che appena possono mettono il bastone tra le ruote