mercoledì 4 maggio 2022

Ruspa&Sodapensiero

Miracolo! Qualcuno parla!

È il D. G. Alfredo Bencardino.

Alfredo Bencardino ha voluto spiegare quanto deciso dalla società che spiega le ragioni dell'addio di Antonio Soda e Carlo Caramelli:

“La separazione con i mister Soda e Caramelli è avvenuta in maniera consensuale. Ci siamo incontrati e di comune accordo abbiamo deciso di interrompere il rapporto sportivo nonostante ci fosse un’opzione anche per il prossimo anno.


I due hanno lavorato con professionalità, ma purtroppo non abbiamo ottenuto i risultati sperati.

L’analisi di tutta la fallimentare stagione, che ha già emesso un duro verdetto per noi, è però rimandata dopo le due conclusive gare che ci aspettano. Per il momento mi sento solo di esprimere il mio profondo dispiacere personale e verso i tifosi”.


Antonio Soda: “Di comune accordo, su chiamata della società, siamo arrivati a questa decisione di
separarci. Io e il mio secondo saremmo stati disposti ad arrivare fino al termine della stagione, ma consensualmente con i vertici neroazzurri abbiamo interrotto in anticipo il nostro rapporto sportivo rinunciando a una componente economica e anche a un’opzione per la prossima stagione. 

Il mio dunque non è uno ‘scappare’, ma anzi nutro grande rispetto per i tifosi dell’Imperia che ci hanno sempre sostenuto anche in trasferta e desidero ringraziarli così come per la società, la squadra e tutto lo staff. Il più grosso rammarico è quello di non essere arrivato prima perché sono convinto che si sarebbe potuto fare di più con questa squadra che, comunque, fino alla gara con il Pont Donnaz, è sempre stata viva e ha lottato collezionando anche delle buone prestazioni senza però ottenere i punti necessari. 

Voglio in conclusione dire che la piazza di Imperia, nonostante questa stagione, può ambire a palcoscenici più alti, ne ero certo prima di venire qui e lo sono comunque ora”.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

...c'è poco da analizzare...dovete sparire...

Anonimo ha detto...

Come al solito l'unico che ci mette la faccia

Anonimo ha detto...

Solite frasi di circostanza…..ma un po’ di vergogna?Perche si ostinano a voler gestire questa gloriosa società?La seguo da più di 40 anni ma mai mi sarei aspettato di vivere un periodo così lungo(10 anni) di assoluta mancanza di rispetto nei confronti della squadra della loro città!!!!Andatevene …mollate tutto…visto che non volete vedere portate le chiavi del ciccione in comune e chiamate la vostra società come volete ma non chiamatela più IMPERIA!!!!!Rifondate la riviera dei fiori e statevene in regione perine a farvi due Roselle…PAJASSI

Anonimo ha detto...

Benca bandiera nearazzurra ottima e onesta persona ma con capacita' manageriali uguali a zero complice di parte del disastro sinceramente lo vedrei di piu alla Juniores in panca o in un ruolo tecnico come maestro di calcio ma mai dietro a una scrivania per quello ci vogliono altre teste e altre persone .

Anonimo ha detto...

... Ma è colpevole come tutti gli altri. Chi ha fatto la squadra questa estate assieme a Chiarlone?

Tribunista ha detto...

La loro mancanza di rispetto è, in primis, nei confronti dei tifosi verso i quali hanno sempre mostrato assoluta freddezza e nessun coinvolgimento e questo è sempre stato testimoniato dalla loro reiterata assenza di qualsiasi forma di comunicazione a tutti i livelli, comunicativa, organizzativa, sportiva, promozionale...
Le poche volte che ci hanno provato gli è riuscita male e hanno sempre mostrato fastidio perchè costretti a farlo dalla pressione della piazza e/o dal corso degli eventi...

bastardo nerazzurro ha detto...

tribunista, hai perfettamente ragione: sono vergognosi..... le retrocessioni possono starci, fanno parte del gioco, la loro arroganza, incompetenza, i loro silenzi, la loro spocchia no. Sono stati 10 anni (ripeto 10 ANNI) da incubo: ORA BASTAAAAAA!!! 

Anonimo ha detto...

...quindi il mister non è scappato...è stato gentilmente accompagnato fuori...
Ennesima brutta figura di questa (pseudo) società...

Anonimo ha detto...

inevitabile decisione: si sono risparmiati due settimane di vitto e alloggio alla marina di Porto di questi due fenomeni (là possono tornare a imperversare altri)... che delusione anche lui, però... anche se, in effetti, se avessero preso Klopp retrocedevamo lo stesso...

Anonimo ha detto...

Ma infatti...poteva esserci chiunque...i giocatori sono scarsi e, in primis, con quel continuo via vai non si è formato mai un vero gruppo, uno zoccolo duro che facesse quadrato e che spingesse compatto nella stessa direzione nei periodi di difficoltà...quello che normalmente dovrebbe succedere in ogni società per permetterle di rimanere in linea di galleggiamento quando i risultati vengono a mancare.
Noi siamo colati a picco...

Anonimo ha detto...

perfetta analisi: di questo è responsabile anche il signor D.G., l'unico "uomo di campo" dei Perino's dall'alto della sua esperienza in campo e in panchina..... e, invece.....

Anonimo ha detto...

Magari questi giocatori Mercenari leggono il Blog....
Siete dei Falliti,Retrocessi,senza sapere dove siete finiti,avete infangato il Nero Azzurro,non avete rispetto x chi vi ha seguito x kilometri.Fuori da IMPERIA!!!
SIETE LA FECCIA DI QUESTA CITTÀ!TORNATE NEI VOSTRI LIDI MERCENARI.
P.S.Domenica verrò apposta x insultarvi! CAPRE!!!

Lapalisse ha detto...

Caro Ruspa. L'unica cosa seria che potete fare voi dell'area tecnica è salutare la compagnia e lasciare i tre pellegrini da soli col loro giocattolo. A noi interessa solo che Gramondo Ciccione e Ramoino spariscano DEFINITIVAMENTE di scena e finché avranno il vostro appoggio questo non accadrà. Se vuoi che i tifosi tornino a rispettarli dovete mollarli. Punto e basta.

Anonimo ha detto...

Ah, perché secondo te se se ne vanno senza preavviso due settimane prima dall'appartamento il proprietario gli dà indietro metà affitto?

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo....ok i Perinos ma Chiarlone Ruspa & C. sono altrettanto colpevoli visto che sono responsabili dell'area tecnica. Eppoi diciamo lo , Ruspa vive sugli allori per quello che ha fatto sul campo 40 anni fa' , fuori dal campo a parte un paio di campionati di Promozione cosa ha fatto? Se non fosse per i Perinos sarebbe al golfodianese a barcamenarsi tra la Promozione e la I categoria.... Ora ovviamente la responsabilità cade su Soda che palesemente non è riuscito a raddrizzare la situazione,ma il curriculum di Soda tra campionati di lega Pro e serie d vinti parla da solo (i commenti di altre piazze abituati a livelli molto più alti qui' lasciano il tempo che trovano). Secondo me avessimo avuto Soda dall'inizio facendogli fare la squadra avremmo visto un altro campionato, è vero,gli daranno pure 4/5000€ al mese,ma dovevano pensarci prima,con questi giocatori anche Ancelotti non farebbe molto meglio....

Tribunista ha detto...

Grande Lapalisse...👏👏👏👏👏

Anonimo ha detto...

Mi pongo una semplice domanda, "Marco Del Gratta è venuto ad Imperia per amicizia e rispetto del compianto Patron EUGENIO MINASSO. Per mantenere alto il vessillo nerazzurro {leggasi permanenza in serie D, conquistata grazie a Minasso} Orbene, dopo una serie infinita di partite squallide e conseguente meritata retrocessione, chiedo a MDG, "non era meglio se restavi a Sanremo, invece che onorare in questo modo il nostro compianto PATRON? Una totale delusione

Anonimo ha detto...

Alla Sanremese non li hanno più voluti è un po' diverso, magari rimaneva sì ma alla carlin's Boys il livello è quello.

Pistocchio ha detto...

Leggo con sgomento un articolo di Alberto Ponte nel quale si farebbe riferimento ad una già pronta fantomatica domanda di ripescaggio. Qui siamo al delirio più totale. Ma non avete già fatto abbastanza danni? Ma invece di pensare a levarvi di torno come vuole tutta, ma proprio tutta la tifoseria di Imperia, pensate al ripescaggio? Ma siete seri? Per cosa poi, per fare poi un'altra figura da cioccolatai come quella di quest'anno? Oppure colti da improvviso benessere avete deciso di comprare tutti i top players della serie D? Ma non finirete mai di farvi odiare (sportivamente si intende) dalla piazza?

GuidoMB ha detto...

Una società seria, se davvero volesse la serie d, penserebbe già adesso a costruire una squadra in grado di vincere il campionato di eccellenza. Ammesso che ci sia un posto per il ripescaggio sarà per la lavagnese che, da oltre venti anni, è in D e lo merita molto più di noi.

Tribunista ha detto...

Perfettamente d'accordo con GuidoMB

Portorino ha detto...

Bisognerebbe capire il motivo della retrocessione della Lavagnese. Magari il ripescaggio non gli interessa. Può anche essere che dopo 20 anni di D e il fatto che l'Entella si sia ridimensionata stiano pensando ad una "fonduta" e allora il posto, ammesso che ci sia, resterebbe vacante. Fermo restando che al primo posto assoluto netto il repulisti societario senza il quale un eventuale ripescaggio non mi suscita il minimo interesse.

Anonimo ha detto...

E’ una crescita esponenziale quella che sta vivendo la Clivense, sia sotto l’aspetto sportivo che sotto l’aspetto societario. Dopo aver portato a casa il campionato di Terza Categoria veneta infatti, il club di Sergio Pellissier vuole alzare l’asticella. Come annunciato più volte nelle scorse settimane sul nostro sito, la Clivense ha avviato il progetto Crowfunding. Quest’ultimo ha l’obiettivo di creare un modello di calcio sostenibile attraverso l’aiuto dei tifosi. Sono proprio i tifosi infatti ad avere un ruolo fondamentale perché attraverso una donazione di minimo 150 euro, andranno ad acquistare una quota della società. “Mi sembra che stia andando bene” -dichiara Pellissier a itasportpress.it- “Che le persone stiano interpretando bene il nostro progetto che vuole includere il più possibile. Al di là del denaro, mi sembra che intorno a questa idea nuova di società ci sia molto interesse e questo mi piace. Perché è con i piccoli passi che si fanno i veri cambiamenti”.

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Clivense (Facebook)
L’andamento
L’intenzione di Pellissier e soci è orami chiara da molte settimane: tornare nel professionismo nel minor tempo possibile. Come segnato all’interno del sito dedicato al Crowfunding, “La Società ambisce ad acquisire il titolo (Serie D) prima del campionato 2022/2023 e a ritornare in Serie B entro il 2027”. Dichiarazioni senza dubbio importanti quelle che vengono espresse dal club ma che in qualche maniera, fanno capire come il progetto Clivense sia un progetto serio e con basi solide. E’ anche per questo motivo che molti tifosi hanno fin da subito aderito al progetto. Al momento infatti, 06/05/2022, andando sul sito dedicato, accanto a ‘obiettivo minimo’ (150.000 euro), le ‘adesioni raccolte’ recitano 432.776 euro; quasi il triplo rispetto al minimo richiesto. A testimonianza di come l’amore verso il calcio può tranquillamente me

GuidoMB ha detto...

Quella della clivense è un altra idea interessante ma, siamo sempre lì, la società non è empatica. Io ad esempio, non sono di Imperia ma se ci fosse una società seria con un progetto interessante in cui mi riconosco e mi sento coinvolto farei volentieri una donazione su base volontaria (se posso dare qualcosa di più della quota minima lo faccio). Ma cosa significa donare 1000 euro per una piastrella appiccicata in tribuna? Ditemi se c'è stata una sola persona matta in grado di sostenere e di accogliere l'appello fatto a inizio anno dai nostri dirigenti...

Lapalisse ha detto...

A questi signori, e chiedo scusa ai veri signori che vivono in questa città, nemmeno i 5 euro del biglietto.

Anonimo ha detto...

Il progetto del crowdfunding ovviamente contempla il fatto che chi siete al “ comando “ ora venga messo alla porta …. Secondo me e lo dico da anni imperia con la passione dei tifosi … una roba simile potrebbe dare grosse anzi esagero grossissime soddisfazioni a tutti

Tribunista ha detto...

Intanto, visto che siamo in Italia, chiamiamolo con il suo nome: azionariato popolare...
Tutta aria fritta...quante società ci sono in tutta italia condotte così? Le conti forse sulle dita di una mano...ci sarà un motivo...
E poi in questo momento storico dove si fatica ad arrivare a fine mese, la gente investe soldi in una società di calcio?
Mi sembrate buonanima dell'ex presidente Bettino Piro che ne aveva fatto un suo cavallo di battaglia
Ma non diciamo più cazzate...