giovedì 24 gennaio 2008

Amaro Hotel Dolcedo


Copio/incollo l'articolo odierno del Secolo XIX.
"I giocatori dell'Imperia calcio hanno rischiato di trovarsi in un sol colpo senza casa e senza cena. Infatti, la giornata di ieri per gli uomini di Mazzeo è stata piuttosto convulsa. Prima erano sorti problemi con il gestore di un ristorante cittadino dove sono soliti consumare i pasti (poi in serata è prevalso il buon senso e il rapporto col titolare del locale è stato ricomposto), poi successivamente hanno trovato le porte dell'Hotel Dolcedo di Caramagna che li ospita dal 2 gennaio, chiuse. Singolare il fatto che del gestore dell'hotel, Mario Re, solo pochi giorni fa si era parlato come addetto alle pubbliche relazioni della società nerazzurra. A quanto si è appreso i giocatori hanno trovato sistemazione in altro albergo, definito dai dirigenti neroazzurri «più bello e confortevole dell'attuale, considerata anche la notevole distanza dal centro», in attesa di trasmigrare in appartamento, soluzione, tra l'altro dai giocatori stessi più gradita. Sia il problema avuto col proprietario del ristorante, ascrivibile pare più che altro all'esuberanza dei giovani calciatori, che quello di tutt'altra natura (economica), dello "sfratto" dalle camere del "Dolcedo" sono le spie di una situazione generale dell'Imperia che nonostante l'impegno dei nuovi dirigenti preposti alla conduzione del club, rischia di sfuggire di mano, considerando anche che non sono mai stati del tutto chiariti i risvolti che stanno dietro all'acquisto della società da parte della Trade Line e chi sono i veri nuovi proprietari rimasti sempre misteriosi, al di là dei volti di una miriade di consulent restii a voler apparire. Riavvolgendo il filo della giornata, la titolare dell'Albergo Dolcedo Isabella Frisi, conosciuta come Simona, che con il compagno Mario Re gestisce l'esercizio che si trova in frazione Caramagna, proprio sulla strada per Dolcedo ma ancora entro i confini del comune capoluogo, ha spiegato così le ragioni della sua drastica decisione: «Siamo stufi di essere presi in giro dai nuovi proprietari dell'Imperia. E' dal 2 gennaio che ospitiamo diciotto giocatori, il tecnico oltre a collaboratori e dirigenti, vedi direttore sportivo e prima di lui Egidio Ballerini compreso il presidente Mirco Buzzetti, senza aver mai visto il becco di un quattrino. Il credito che vantiamo nei confronti dell'Imperia a questo punto ammonta a 3.500 euro. Ora non ne possiamo più». La Frisi è un fiume in piena e prosegue nel suo sfogo: «La nostra è una piccola struttura, non possiamo certo andare avanti a suon di promesse che alla fine non vengono mantenute. Gli accordi erano che il pagamento sarebbe avvenuto ogni quindici giorni, ma finora ci hanno sempre rimandato la consegna dell'assegno o dei contanti. Siamo esasperati».

Speriamo non si tratti del remake di un film già visto... certo che, in ogni caso, sarebbe stato bello che anche gli anni scorsi, dopo un ritardato pagamento di 3 settimane, fossero stati fatti articoli di questo genere... forse non saremmo arrivati di nuovo a questo punto.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ascoltate un cretino...
E questi sarebbero quelli che si faranno carico di far fronte al 1'800 euro di debito con l'erario? Quelli che si faran carico dei debiti pregress? Cioè si occuperanno di saldare tutte le pendenze e già ne stanno facendo altre? Le facce son cambiate lo stile no.... ci sono acquisizioni vere e acquisizioni di facciata dove cambiano i burattini ma il buratinaio dietro il proscenio non cambia mai...

Anonimo ha detto...

Il grande Bluff!!!
Come si potrebbe intitolare questo primo periodo di gestione della societa' da parte di Cottarelli e soci?
Gran turbinio di nomi accostati alla societa',pero',da quello che sembra,nessuno col portafoglio in mano.
Tra le altre cose sono venuto a sapere di essere compreso in un elenco, lasciato dal master ai nuovi dirigenti,dove compaiono i nomi di coloro che vantano dei crediti dalla societa' (nel mio caso qualche rimborso vecchio di 20 mesi,per i quali non ho presentato ricorso e per i quali ho perso la speranza di averli gia' da molto tempo).
Quindi nel momento in cui la Triade hanno rilevato la societa' sapevano benissimo a quanto ammontavano i debiti della stessa,sia quelli scritti (magari documentati)che quelli "sulla parola".
Alla luce di tutto questo,non riesco a capire quali possano essere gli obiettivi di questa dirigenza rilevando la societa':sono al corrente della situazione debitoria,sanno benissimo che l'amministrazione non vede di buon occhio cordate che non siano locali e,in ultimo,e cosa che a noi tifosi interessa di piu',la situazione disperata in cui si trova e si trovava la squadra al momento del loro ingresso.
E' tutto molto fumoso e gli ultimi avvenimenti in ordine temporale non aiutano a diradare questo fumo.
...Che la saga del master non sia ancora finita? muble-muble

Anonimo ha detto...

questa sceneggiatura mi ricorda sogni di cuoio e il povero albergo...giusto im?

Anonimo ha detto...

"....Singolare il fatto che del gestore dell'hotel, Mario Re, solo pochi giorni fa si era parlato come addetto alle pubbliche relazioni della società nerazzurra...."

Se questo era il prescelto come addetto alle pubbliche relaioni mi immagino come siano gli altri.
STI C*ZZI !!!!

Anonimo ha detto...

ECCO PERCHE' I GIOCATORI POSSONO ANDARSENE. QUESTO E' UNO DEI TANTI MOTIVI. POI C'E' NE SONO TANTI ALTRI CHE VERRANNO FUORI PIANO PIANO.
FIDATEVI BASTA CONOSCERE IL PRESIDENTE IN TEMPORE! TUTTI SPARITI. BRANCO DI BUFFONI!

SEZ. ROMA ha detto...

VIVA LA SERIETA' COME SEMPRE!!! In realtà continuano a collezionare cazzate per un fatto di continuità... Bisogna dare continuità con il progetto-master...

Anonimo ha detto...

copio/incollo da sanremo news:
l'effetto master continua a farsi sentire nonostante sia stato cancellato dal nostro calcio:

Imperia: minacce a Montali, condannato un tifoso

Un giovane tifoso dell'Imperia, M.M., ventiduenne residente a San Bartolomeo al mare, è stato condannato questa mattina dal Giudice Luigi Sanzo a due mesi di arresto, pena poi condonata per effetto della recente legge sull'indulto, per violazione della norma che vieta lo scavalcamento e l'invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive.

I fatti risalgono all'8 Maggio del 2005 quando il tifoso, difeso oggi in aula dall'avvocato Elena Pezzetta, scavalcò le recinzioni dello stadio imperiese 'Nino Ciccione', per raggiungere la zona degli spogliatoi e proferire minacce nei confronti dell'allora presidente dell'Imperia Calcio, Gianfranco Montali. Per quanto riguarda il reato di minaccia la denuncia venne poi ritirata pertanto il giovane, peraltro già diffidato dagli stadi di tutta Italia, è stato giudicato solamente per la citata normativa che tutela il corretto svolgimento delle manifestazioni sportive.

Francesco Parrella

Giovedì 24 Gennaio 2008 ore 16:44

CONTRO LA REPRESSIONE, LA CURVA NORD SI SCAGLIA!!!!

LUNGA VITA AGLI ULTRAS

Anonimo ha detto...

Dimenticavo che in italia se sei stato condannato siedi in parlamento, se sei un truffatore che evade 1.800.000 euro di tasse vivi seren invece, se sei un tifoso di calcio ti limitano la libertà di pensiero e di espressione, se sei un ultras ti limitano la libertà personale!!!

VERGOGNA!!!!

CONTRO LA REPRESSIONE, LUNGA VITA AGLI ULTRAS