mercoledì 11 giugno 2008

Ancora dal Brasile con amore... e rabbia



Roba da matti! Dalla riunione di Comune di Imperia, imprenditori vari, notai, altre societelle calcistiche, onestamente mi aspettavo tutta un'altra cosa!
Ed invece tutto questo minestrone di autoritá é riuscito a partorire una nuova minuscola societá che si chiamerá: PRO IMPERIA ...... e che cos'é?
Come si puó misturare il nome dell'IMPERIA con sobborghi come la Riviera dei Fiori, il paesello di Pontedassio e l'Onegliese che senza Imperia non esisterebbe!!!
L'Imperia calcio ha 85 anni di storia che non si possono cancellare e questi quattro pellegrini che si sono dati appuntamento in comune per rendersi visibili all'opinione pubblica e magari pensare di guadagnarsi attestati di stima, stanno distruggendo quanto fatto di buono da migliaia di atleti, allenatori e dirigenti.
Una vera e propria vergogna! Ma come é possibile che tra COMUNE di IMPERIA, LATTE ALBERTI, NOTAIO AMADEO, OLIO CARLI, PASTA AGNESI e altre imprenditorie varie non si é in grado di tirare fuori CENTOMILA EURO per salvare l'Imperia e la sua storia???
Questo al pari della nuova ipotetica denominazione é una cosa della quale ci sarebbe da NASCONDERSI!
Ma aver vissuto per trent'anni in liguria ed Imperia in particolare mi hanno insegnato che chi ha i soldi é molto difficile che li adoperi per la comunitá o per qualche cosa che possa fare felici altre persone (in questo caso, i veri e propri tifosi dell'Imperia, i Samurai).
Qui da Recife, vivo questa situazione con molta tristezza ed imbarazzo.
É un vero peccato che in una cittá di 40000 abitanti che puó contare su di un personaggio (Claudio Scajola) ai vertici del governo italiano, sia INCAPACE di salvare la propria squadra di calcio dalla radiazione.
Il 2008 potrebbe divenire l'anno da mettere tutti la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi e VERGOGNARSI per ció che si sta per compiere!
Un'idea? Bisognerebbe fare una bella colletta (di 3-4-5 euro ciascuno a seconda della necessitá) con tutti gli imperiesi e salvare voi stessi la squadra e consegnarla poi a personaggi veramente competenti!
Un imperiese, ex giocatore nerazzurro (seppur nelle giovanili) emigrato in Brasile...
Roberto Ferro

8 commenti:

miss G ha detto...

caro Roberto , approfitto di questo tuo intervento per riproporre il mio intervento di ieri..:

PROMEMORIA :
Gentile Assessore Scajola...poco tempo fa ha detto queste parole in un intervista :" «Dispiace che sia andata a finire così. Lancio un appello a chi in città ha a cuore il calcio e i colori nerazzurri non per interesse personale o per business. Noi come amministrazione siamo pronti a fare la nostra parte purché si tratti di un progetto serio che parta dalla base».
Bene...Qualcuno ha risposto al Suo appello?Qualcuno Le ha proposto u n progetto serio ,come l ha definito Lei? O per ora sono tutti......"POCO SERI? DA NON CONSIDERARE?"

11 giugno 2008 0.02

Ma li in Brasile ,avete un blog anche voi..o ci sono altri tuoi connazionali che , tifosi dell Imperia, potrebbero scrivere qui?...sarebbe bello una gemellaggio in questo settore...IM1923 IN THE WORLD.......

Anonimo ha detto...

A imperia penso sia l'unica città d'italia dove all'imprenditoria locale nn interessa il settore calcio,nessuno interessa salvare e programmare un futuro calcistico,tutti impegnati nelle speculazioni edilizie e interessi personali.

UNA VERGOGNA SENZA FINE!!!!!!

Anonimo ha detto...

Un uccellino,(sempre il solito...)mi ha detto che nella citta' delle baracche qualcosa si sta muovendo.
Infatti dopo la fusione tra Carlin's boys e Ospedaletti,sta nascendo una societa' pronta a intervenire sul mercato in maniera decisa con l'obiettivo di diventare la prima societa' di matuzialand.
Caro Alberti,sara' meglio che rompi gli indugi e "scendi in campo",altrimenti sara' dura fare una squadra competitiva anche in promozione visto che la concorrenza non sta con le mani in mano ad aspettare chissa' cosa...Non vorrei che gli unici giocatori decenti della provincia decidessero di vestire l'arancio-nero anziche' il bianco-blu (...o il nerazzurro,o il verde-rosa,o il fuxia-marrone a seconda di quello che decideranno dalle parti di reg.Aribaga)

Anonimo ha detto...

P.S.:per dovere di precisione ricordo che Regione Aribaga è quella zona dove sorge il Bennet e un'industria casearia di cui non ricordo il nome...

Anonimo ha detto...

SKAJOLA VATTENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

ed infatti il ragazzo se n'è andato... in ferie... sai che gli frega all'Assessore allo Sport della società nerazzurra...

Anonimo ha detto...

Caro Roberto, il nome citato tra parentesi, nonchè ministro della repubblica italiana, dubito si muova x l'Imperia calcio! Ha nominato il nipote come assessore allo sport, quello è anche vero ma dello sport cittadino non gliene può fregar di meno. Se volevano, i "sig." politici, una mano la davano al Sig. Durante, a tempo debito (2001) ma non l'han fatto ed han messo la società nelle mani di chi sappiamo... piro,vincenzi,montali...stessa famigghia!

A.d.C. Freeride ha detto...

Riporto quanto successo poco fa...tante cose in comune, molti milioni di differenza...STESSA SORTE!!!

-La grande pallavolo sparisce di nuovo dalla Capitale. Il presidente Massimo Mezzaroma denuncia: ''La città ci ha tradito''-

"Non ci siamo iscritti al campionato di A/1 perché nella vita bisogna analizzare le prospettive che ci sono davanti e le dimostrazioni di aiuto che ci sono arrivate sono state tardive".

“Il più grande rammarico è per la gente che gioca e segue questo sport con passione e che dalla prossima stagione non avrà a Roma nessun club in A1. Quello che però voglio ribadire è che noi rimarremo in pista a livello giovanile e ripartiremo dalla serie B. Questa infatti è la serie giusta per una città come Roma. Ho cercato di dimostrare che il nostro era un progetto serio ma nessuno ci ha seguito, di aiuti concreti se ne sono visti pochi o nulla. Nella città evidentemente non interessa a nessuno di questo sport e tanti presidenti di altre squadre italiane sono sicuro che ora staranno festeggiando. Mi considero tradito da Roma, in cui pochissime persone si sono impegnate per portare avanti quello che era un sogno a prescindere dai risultati sportivi. Sono state perse tante risorse e anche tanto tempo. Forse io ho sbagliato a non comprendere quale fosse la giusta dimensione sportiva della pallavolo a Roma. Se avessi saputo che la situazione della pallavolo a Roma era questa - ha concluso Mezzaroma - due anni fa non mi sarei imbarcato in questa avventura. Il primo responsabile di quanto accaduto sono io che ho inseguito un sogno non considerando che a Roma non c'è volontà di investire nella pallavolo".

Bah...