venerdì 22 giugno 2007

Se Sparta piange, Atene non ride


Ieri il presidente della Sanremese Calcio, Giulio Pianese, ha dichiarato che lascerà la società calcistica matuziana. Dopo la retrocessione in serie D, il presidente dei biancazzurri ha confermato la decisione di voler vendere la società e, se questo non fosse possibile, per mancanza di acquirenti, di mandare in campo la formazione giovanile “Berretti”. Il presidente ha criticato le istituzioni che sono mancate completamente e che non hanno mantenuto le promesse a lui fatte ed il Casino che non ha rinnovato il contratto di sponsorizzazione.

Una vicenda che accomuna le due società calcistiche leader della provincia di Imperia, l'U.S. Imperia 1923 e la Sanremese Calcio.

Entrambe le Società sono guidate, da tempo, da dirigenze “forestiere”. Piro e Montali ad Imperia, Ruggeri e Pianese ad Sanremo: “curiosamente” sono anche originari delle stesse zone, calabresi i primi, napoletani i secondi arrivati.

Entrambe le città non riescono a trovare una o più persone del luogo, che abbiano la volontà e l'orgoglio di rilevare il pacchetto societario.

Entrambi i presidenti lamentano l'assoluto disinteresse delle Amministrazioni Comunali delle rispettive città, la totale mancanza di aiuto da parte di altri imprenditori locali e, ad una ventina di giorni dal termine ultimo per l'iscrizione al Campionato di serie D, non danno alcuna rassicurazione sul futuro delle rispettive Società.

Uno schifo, una vergogna della quale sono tutti colpevoli... un discorso già fatto.

Vogliamo il derby, vogliamo giocarcelo con due squadre dignitose!

Probabilmente, invece, la partita per antonomasia, non si giocherà.

Grazie a tutti!

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