Cosa sia il derby l'ho detto e l'avete detto voi nei commenti al post di ieri... e sono certo che chiunque l'abbia vissuto anche una sola volta possa dare una propria testimonianza, una propria sensazione, una propria diversa emozione.
Oggi e domani, invece, pensiamo positivo, facciamo del bene e parliamo dei due ultimi derby vinti, gli unici, tra parentesi, vinti negli ultimi 30 anni (quello vinto in nel Campionato di Terza categoria della stagione 1987/1988, perdonatemi, aveva un'altra valenza...). Parlo del derby disputato nella stagione 1999/2000, quella del fugace ritorno in serie C2 e quello giocato nella terrificante stagione 2003/2004 in serie D. Oltre alla vittoria finale, due sono i punti in comune tra questi due derby: la presenza di Giorgio Benedetti come allenatore dei nerazzurri (nel primo caso in panchina, nel secondo in tribuna) e l'esito finale della stagione, la retrocessione nella serie inferiore... insomma, speriamo di vincerlo 'sto derby, ma tritiamoci le palle...
19/09/1999 una data per molti, per il sottoscritto in particolare, indimenticabile, forse la più bella vissuta in oltre 30 anni al fianco dei nerazzurri.
Teatro il “Nino Ciccione” di Imperia: si gioca in una giornata buia e tempestosa, come nei migliori trhiller, sotto un diluvio incessante ed un terreno di gioco in pessime condizioni, una palude. E' la terza giornata di Campionato, un po' presto per disputare una partita così importante: i nerazzurri hanno un solo punto in classifica, dopo il pari interno con il Montichiari e la sconfitta esterna contro la Pro Patria a Busto Arstizio. L'U.S. Imperia é appena tornata in serie C2 dopo lunghi 14 anni, é l'U.S. Imperia del Presidente Pino Cipolla e, come detto, mister Benedetti. Unico assente, e che assenza, é Massimo Peluffo, infortunato, questo è l'undici iniziale che recito a memoria, come solo per le squadre indimenticabili si può fare: Viviani, Vago, Barone, Giuntoli, Perrella, Sbravati, Bongiorni, Benassi, Carrettucci, Menchini e Bocchi... e sti cazzi!... e 'sti gran cazzi!!
La Nord, nel primo tempo, è colorata da lunghe strisce nerazzurre e lunghi palloncini tricolori, mentre nel secondo tempo é illuminata a giorno da una torciata. Di fronte una trentina di... definiteli voi, mi mancano le parole...
La squadra di Benedetti prende subito in mano le redini del gioco e domina la prima frazione di gioco. A coronare questo dominio, al termine del primo tempo, su azione di calcio d'angolo, bomba da fuori area di Barone, respinta corta del portiere biancobuzzurro ed il Capitano, Michele Sbravati, insacca con un gran tiro in scivolata. Delirio assoluto: il Capitano corre verso la bandierina del calcio d'angolo, sotto la Sud, scivola e viene sommerso da tutti i suoi compagni di gioco.
Nella ripresa, se possibile, fa ancora più brutto: la pioggia aumenta d'intensità, il vento gela le ossa, ma nessuno pare accorgersene. Calcio d'angolo: cross alto in mezzo all'area, Claudio Vago vola in cielo, incorna ed infila per la seconda volta il portiere ospite. Tutto sotto la Nord: viene quasi giù la rete di recinzione, sono decine le persone aggrappate ed impazzite di gioia. Il grande sogno atteso da decenni sta per avverarsi.
Ma non è ancora finita, perché se, come dice una celebre pubblicità, “Dove c'è sport c'è Coca Cola”, “Dove ci sono i nerazzurri, c'è sofferenza”.
Il Bomber de Roma, Daje Carrè, Gianluca Carrettucci, colpisce due incredibili pali con precisi e lentissimi tiri ad uno all'ora. Ad una manciata di minuti dal termine, la squadra della città delle baracche, inesistente fino ad allora, accorcia le distanze con un colpo di testa di Laghi che però non oltrepassa la linea della porta difesa da Super Paolo Viviani, ma viene ugualmente convalidato giusto per creare ancora più pathos.
Gli ultimi minuti sono interminabili, fino al fischio finale.
La festa può continuare: tutta la squadra, e la panchina, abbracciata, festeggia sotto la Nord, tutto lo stadio di fede nerazzurra salta al ritmo di “Chi non salta é un matuziano!”. Poi la festa si sposta nelle vie cittadine, con caroselli di auto strombazzanti. Indimenticabile per chi c'era!
C'è una stradina vicino allo stadio Ciccione (e so che un lettore del blog ha il “privilegio” di abitarci...), che si chiama “Via ragazzi del '99”: per il sottoscritto è dedicata a loro, ai ragazzi in maglia nerazzurra che al solo pensiero mi fanno ancora venire la pelle d'oca... e non per il freddo che abbiamo patito quella domenica.
Oggi e domani, invece, pensiamo positivo, facciamo del bene e parliamo dei due ultimi derby vinti, gli unici, tra parentesi, vinti negli ultimi 30 anni (quello vinto in nel Campionato di Terza categoria della stagione 1987/1988, perdonatemi, aveva un'altra valenza...). Parlo del derby disputato nella stagione 1999/2000, quella del fugace ritorno in serie C2 e quello giocato nella terrificante stagione 2003/2004 in serie D. Oltre alla vittoria finale, due sono i punti in comune tra questi due derby: la presenza di Giorgio Benedetti come allenatore dei nerazzurri (nel primo caso in panchina, nel secondo in tribuna) e l'esito finale della stagione, la retrocessione nella serie inferiore... insomma, speriamo di vincerlo 'sto derby, ma tritiamoci le palle...
19/09/1999 una data per molti, per il sottoscritto in particolare, indimenticabile, forse la più bella vissuta in oltre 30 anni al fianco dei nerazzurri.
Teatro il “Nino Ciccione” di Imperia: si gioca in una giornata buia e tempestosa, come nei migliori trhiller, sotto un diluvio incessante ed un terreno di gioco in pessime condizioni, una palude. E' la terza giornata di Campionato, un po' presto per disputare una partita così importante: i nerazzurri hanno un solo punto in classifica, dopo il pari interno con il Montichiari e la sconfitta esterna contro la Pro Patria a Busto Arstizio. L'U.S. Imperia é appena tornata in serie C2 dopo lunghi 14 anni, é l'U.S. Imperia del Presidente Pino Cipolla e, come detto, mister Benedetti. Unico assente, e che assenza, é Massimo Peluffo, infortunato, questo è l'undici iniziale che recito a memoria, come solo per le squadre indimenticabili si può fare: Viviani, Vago, Barone, Giuntoli, Perrella, Sbravati, Bongiorni, Benassi, Carrettucci, Menchini e Bocchi... e sti cazzi!... e 'sti gran cazzi!!
La Nord, nel primo tempo, è colorata da lunghe strisce nerazzurre e lunghi palloncini tricolori, mentre nel secondo tempo é illuminata a giorno da una torciata. Di fronte una trentina di... definiteli voi, mi mancano le parole...
La squadra di Benedetti prende subito in mano le redini del gioco e domina la prima frazione di gioco. A coronare questo dominio, al termine del primo tempo, su azione di calcio d'angolo, bomba da fuori area di Barone, respinta corta del portiere biancobuzzurro ed il Capitano, Michele Sbravati, insacca con un gran tiro in scivolata. Delirio assoluto: il Capitano corre verso la bandierina del calcio d'angolo, sotto la Sud, scivola e viene sommerso da tutti i suoi compagni di gioco.
Nella ripresa, se possibile, fa ancora più brutto: la pioggia aumenta d'intensità, il vento gela le ossa, ma nessuno pare accorgersene. Calcio d'angolo: cross alto in mezzo all'area, Claudio Vago vola in cielo, incorna ed infila per la seconda volta il portiere ospite. Tutto sotto la Nord: viene quasi giù la rete di recinzione, sono decine le persone aggrappate ed impazzite di gioia. Il grande sogno atteso da decenni sta per avverarsi.
Ma non è ancora finita, perché se, come dice una celebre pubblicità, “Dove c'è sport c'è Coca Cola”, “Dove ci sono i nerazzurri, c'è sofferenza”.
Il Bomber de Roma, Daje Carrè, Gianluca Carrettucci, colpisce due incredibili pali con precisi e lentissimi tiri ad uno all'ora. Ad una manciata di minuti dal termine, la squadra della città delle baracche, inesistente fino ad allora, accorcia le distanze con un colpo di testa di Laghi che però non oltrepassa la linea della porta difesa da Super Paolo Viviani, ma viene ugualmente convalidato giusto per creare ancora più pathos.
Gli ultimi minuti sono interminabili, fino al fischio finale.
La festa può continuare: tutta la squadra, e la panchina, abbracciata, festeggia sotto la Nord, tutto lo stadio di fede nerazzurra salta al ritmo di “Chi non salta é un matuziano!”. Poi la festa si sposta nelle vie cittadine, con caroselli di auto strombazzanti. Indimenticabile per chi c'era!
C'è una stradina vicino allo stadio Ciccione (e so che un lettore del blog ha il “privilegio” di abitarci...), che si chiama “Via ragazzi del '99”: per il sottoscritto è dedicata a loro, ai ragazzi in maglia nerazzurra che al solo pensiero mi fanno ancora venire la pelle d'oca... e non per il freddo che abbiamo patito quella domenica.
Che Derby!!!
RispondiEliminaRicordo che fu una vigilia assai travagliata:qualche assenza,qualche acciacco ma una gran voglia di affrontare la sanremese in un campionato professionistico.
La mattina della partita pioveva come non mai,c'era la possibilita' di un rinvio che per certi versi ci avrebbe permesso di recuperare qualche acciaccato.
Quando arrivammo al Ciccione 2 ore prima del match ci rendemmo conto che la partita si sarebbe giocata...e allora sotto a chi tocca!!!
Una gioia immensa e ancora adesso ringrazio quel Samurai che a fine partita mi ha passato il megafono per poter finalmente sfogare la gioia immensa che provai quel giorno!
Perche'?
Perche'?
Perche'?
Perche' sanremo è ...la la la la !!!
Forza Imperia,al mio rientro dopo la partita voglio vedere la gente nerazzurra in festa e ,perche' no, mi fermero' alla sala biliardi per tracannarmi una birra insieme ai miei amici Samurai! (compreso il ramo secco con la schiena dura...)
FORZA IMPERIA...SEMPRE!!!
Ditemi che non è vero..sto sentendo voci che forse si farà a porte chiuse il derby e ieri ho letto di sfuggita qualcosa del genere sulla locandina del secolo o della stampa ora non ricordo..
RispondiEliminaDitemi di No perchè è la fine..!!!!!
grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr..
FORZA GRANDE IMPERIA!!!!!!!!!!!!!
aspetto sto derby da 3 anni e se fanno la partita a porte chiuse impazziscoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
RispondiEliminaHo letto il secolo...
RispondiEliminaNon ho parole. Ma questi fantomatici messaggi di minacce, su che sito sarebbero? Qua no, su quello ufficiale no, gigheland no, i matuziani ormai non hanno manco più il sito, dove sono???
Per non parlare della ferrovia-armeria. Immaginavo tirassero fuori problemi, se vi ricordate in coppa italia c'era la digos che fotografa il ponte e le "armi"! Ma ogni volta che c'è il derby ci son più sbirri qui che in guerra, non gli basta fare un cordone e far passare solo noi? Troppo difficile? Meglio privarci della partita che aspettiamo da anni? In più, anche se è l'ultima delle cose che mi preoccupa, ma la la partita per chi come me ha l'abbonamento? Voglio vederlo Montali che me la rimborsa...
P.S.Comunque (ammesso che in questo caso esistano) sarebbe meglio veramente finirla, da entrambe le parti, di scrivere cazzate su internet
Due righe per rispondere a quando viene scritto su quell' ammasso di carta che qualcuno osa chiamare "giornale", in particolare all'anonimo autore dell' articolo.
RispondiElimina1) Se fossero stati intercettati messaggi via telefono in 3 minuti si sarebbe venuti a conoscenza di mittenti e destinatari e le forze dell' ordine sarebbero prontamente intervenute;
2) se fosse avvenuto tramite computer sarebbe stato come sopra;
3) se fossero stati messaggi di fumo mi sa tanto che si sono confusi con le nubi di polvere del cantiere della nuova ferrovia;
4) se uso la stessa unità di misura del tempo che usa l' anonimo per citare un' altro episodio accaduto(RECENTEMENTE) io dovrei avere non più di 8 anni.
Saluti all' anonimo...
Qualcuno la birra la beve in una botta sola...ciao bestia! CHIUSA PARENTESI. vorrei ringraziare quella manica di giornalai stupidi, che oggi hanno scritto una serie di cazzate sul loro bel quotidiano (topolino è più serio e meno inutile),solo ed esclusivamente x vendere 4 copie in più. chi ha lo stipendio pagato dallo stato,dovrebbe fare in modo che certe belinate vengano evitate alla vigilia di una manifestazione che ogni sportivo desidera poter assistere. imparate a diffidare chi realmente ne avrebbe bisogno! VERGOGNA!
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