Come segnalato da "T", copio incollo un articolo tratto da "Repubblica" del 11/10/2007 titolato "Tifo&violenza: come cambia la mappa in Italia".
"Sta cambiando il popolo degli stadi e la violenza si sta spostando sempre più dagli impianti, ormai tutti a norma, alle vie delle città. Ma al Viminale sono pronti: lavorano a tempo pieno ormai sul fenomeno-ultrà e coi magistrati forse c'è una intesa maggiore rispetto al passato. L'ipotesi di associazione per delinquere, reato grave, ha consentito quindi agli investigatori di poter tenere meglio sotto controllo dialoghi e spostamenti dei violenti di professione. E' vero, come ha sostenuto il dottor Mario Papa, numero 1 della polizia di prevenzione (che dirige anche le Digos), che "in tutta Italia ci sono 268 gruppi di tifosi politicizzati e tutti hanno un unico comun denominatore: il nemico sono le forze dell'ordine". Lo sanno i poliziotti e per questo non abboccano alle provocazioni, come successo prima del derby di Genova. I tifosi organizzano cortei, cercano lo scontro fra di loro e magari si alleano contro la polizia. Sta cambiando la mappa della violenza: nelle curve, secondo i rapporti del Viminale, i leader stanno perdendo sempre più potere, anche a causa dei biglietti nominativi, e per questo spostano il loro raggio d'azione altrove. I gruppi di destra hanno la prevalenza (16 di cui 2 di estrema destra secondo l'analisi della polizia di prevenzione) e in qualche caso hanno anche "sfrattato" dalle curve i gruppuscoli di sinistra (6 di cui 1 di estrema sinistra). A Livorno non ci sono più le Bal (brigate livornesi), e la spinta della sinistra sembra essersi molto affievolita. Gli estremisti politici (più di destra, come detto, che di sinistra) cercano di trovare terreno fertile fra i giovani, ragazzi di 14-16 anni. Cercano di arruolarli lontano dagli stadi, magari nei covi degli ultrà: ma il Viminale è sempre molto attento. Così come l'intelligence che ha sventato anche la trasferta di 66 tifosi della Lazio pronti a partire per Bergamo coi machete. C'è anche il nomadismo dei violenti da stadio e dintorni, che è sotto esame: una cinquantina di tifosi del Nizza erano diretti verso Imperia, per gemellaggio (politico) con quelli della Sanremese. Tedeschi si sono spinti sino a Terni e Genova. Croati e austriaci sono stati visti a Trieste. E' una battaglia a tutto campo e anche se negli stadi ormai succede ben poco - calano gli incidenti mentre petardi e striscioni razzisti per fortuna si vedono sempre meno - è fuori che si sposta il campo di battaglia".
Niente da dire... sono informatissimi...
Pensare che uno dei mega-super-supremi-capi è un uomo coi baffi che è stato per qualche tempo ad Imperia, evidentemente non ha imparato molto....
RispondiEliminaChe bei momenti di (dis)ordine pubblico che ci ha regalato....
Complimenti !!!! E dire che vengono anche pagati per dire certe caxxate...
RispondiElimina...ne ha fatta di carriera il baffone, eh? Dal capoluogo alla capitale, passando per la città del cioccolato... e dire che di danni qui ne aveva fatti... e continua a farne...
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