Copio/incollo dal Secolo XIX di oggi, a firma Diego David.
In casa Imperia la settimana è trascorsa relativamente tranquilla. In vista c’è la trasferta di domenica al "Ferrando" contro la Sestrese di Beppe Maisano. Dal punto di vista strettamente sportivo si tratta di una ulteriore tappa di avvicinamento (la terzultima) verso i play-out programmati per domenica 18 e domenica 25 maggio.
Per il match del vecchio "Borzoli", mister Loris Boni dovrebbe recuperare al centro della difesa capitan Giacomo Spiaggi, che ha ripreso sia pure con tutte le cautele del caso ad allenarsi così come Minghinelli che ha scontato il turno di squalifica.
Per domani è atteso l’arrivo in sede dei giocatori "a gettone" Francesconi, Giusti e Marsiglia che con tutta probabilità faranno parte della comitiva in partenza per la delegazione genovese.
Se ormai si tratta solo di attendere il nome dell’avversaria da affrontare allo spareggio, i problemi societari dei nerazzurri sono lontani dal trovare una risoluzione definitiva e tutto fa pensare che bisognerà attendere la fine del campionato per conoscere il destino del club.
Le quote della Srl (piena di debiti) sono contese a colpi di carte bollate dalla Trade Line di Milano essenzialmente Paolo Scarlata, deux ex machina del passaggio di proprietà avvenuto ai primi di gennaio dalla famiglia Montali alla società milanese, ma anche l’ex dirigente interista Carlo Cottarelli, e, appunto, l’ex patron Gianfranco Montali che ha sporto querela denunciando di essere stato raggirato.
La gestione, invece, è di fatto nella mani della cordata bresciana composta dagli imprenditori del mattone Claudio Ghidoni e Domenico Gallina, rappresentati dal plenipotenziario Lamberto Zamperlini che avevano manifestato l’intenzione di procedere verso l’affitto d’azienda, ipotesi che però ufficialmente le regole del calcio non contemplano, anzi vietano.
Sullo sfondo si attendono le decisioni della Magistratura. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore presso la Procura di Savona Ubaldo Pelosi, che potrebbe decidere di procedere al sequestro delle quote nominando un custode, oppure per qualsiasi determinazione attendere la fine del campionato. Strano destino quello del magistrato oggi in forza al Tribunale di Savona, che durante la sua permanenza a Imperia si era occupato del caso Borelli e già in quell’occasione aveva dovuto passare al setaccio conti e bilanci del club nerazzurro, senza trovare elementi rilevanti per le indagini relative all’oleificio di Pontedassio.
Pino Cipolla presidente di allora e leader della Borelli, infatti, aveva voluto preservare la creatura che diceva di amare di più (l’Imperia calcio) da qualsivoglia coinvolgimento con le vicende della Borelli caduta in disgrazia.
Tornando al presente le tensioni tra i bresciani e il presidente Mirco Buzzetti sono all’ordine del giorno, tanto da sfociare addirittura in reciproci lanci di accuse attraverso il blog dei tifosi.
Buone notizie per i giocatori che non consumano più i pasti nei locali sotto la tribuna del "Ciccione" trasformato in ristorante, ma hanno trovato ospitalità presso il Bar Biesse sotto i portici di Oneglia.
Caro Diego,visto che leggi il blog, ti ricordo che il "Ferrando" è il campo della Corniglianese sito in c.so Perrone,mentre il campo della Sestrese è sito a Borzoli ed è intitolato a Piccardo, ex presidente regionale della figc .
RispondiEliminaGiusto per la precisione...
Giambo, ma quante ne sai...
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