giovedì 10 luglio 2008

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Giò Barbera.
Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, articolo 648 ter del codice penale. Con questa accusa la Dia, la Direzione investigativa antimafia di Milano, ha ordinato l’arresto di Gianfranco Montali, l’ex patron dell’Imperia Calcio.
L’imprenditore è agli arresti domiciliari nella sua abitazione dell’entroterra albenganese. E’qui che lo hanno raggiunto ieri mattina all’alba gli uomini del nucleo della polizia tributaria dellaGuardia di finanza comandati dal maggioreRobertoLicciardellopernotificargli
l’ordine d’arresto. Rispetto alle altre 24 persone finite in carcere, su disposizione del pubblico ministero Celestina Gravina che ha indagato 48 persone, la posizione di Montali sarebbe meno grave, ma comunque scomoda. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti avrebbe
avuto contatti con personaggi poco raccomandabili dai quali avrebbe ottenuto liquidi freschi, somme di denaro forse impiegate per cercare di sollevare le sorti dell’Imperia Calcio.
La provenienza di quei capitali è sempre stata dubbia. Nulla trapela sull’inchiesta proprio perché condotta dalla Dia milanese. Nessun atto dell’inchiesta è a disposizione della magistratura di Imperia.
L’ex patron della società nerazzurra, nei prossimi giorni, sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Udienza nella quale potrà fornire ampie spiegazioni circa le accuse che gli sono state mosse dal procura distrettuale antimafia. L’articolo 648 ter viene contestato quando viene impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dai delitti di rapina aggravata, di estorsione aggravata, di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai
delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Il codice prevede, in caso di condanna, la reclusione da quattro a dodici anni e una multa da euro1.032 a euro 15.493. La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell`esercizio
di un’attività professionale. Decisamente più pesante comunque la posizionedegli altri arrestati che facevano parte di un’organizzazione che dal 2004 si è procurata ingenti guadagni con la commissione di ogni genere di delitti, mediante frode, violenza, traffico di sostanze stupefacenti,
opere d’arte e falsi titoli finanziari, il tutto acquisendo forme di controllo di attività economiche per mezzo di meccanismi di insinuazione nel tessuto socio economico territoriale. E
che sia stata la Finanza ad arrestare ieri mattina Gianfranco Montalino nè un caso. I viaggi e le trasferte in pullman non pagati, quindi i pranzi e i soggiorni di giocatori in alberghi cittadini
e nel nord Italia dove si svolgevano i ritiri precampionato in sospeso, divise nuove e ancora da indossare perchè “trattenute” dai fornitori erano finiti nel mirino delle fiamme gialle. Erano
stati interrogati giocatori, ma anche ex dirigenti e dipendenti. Negli uffici di piazza d’Armi erano sfilati anche nomi eccellenti del pallone locale. A coordinare le indagini era stato il maggiore
Roberto Licciardello. E in questo lavoro certosino le fiamme gialle avrebbero scoperto una presunta evasione fiscale pari a un milione e 800 mila euro. Finita l’attività d’indagine tutti
gli atti erano finiti all’Agenzia dell’Entrate. Quindi era stata aperta un’istruttoria sulla quale però non si è più saputo nulla. Ora arriva questo nuovo sorprendente capitolo nella travaglia storia di un ex imprenditore che quando era arrivato a Imperia voleva fare miracoli portando la squadra
nerazzurra in alto. Un’inchiesta partita da Milano che si è estesa rapidamente in tutta Italia arrivando a toccare anche la Riviera di Ponente.
Montali sarebbe l’unico ligure finora indagato dalla Dia.

1 commento:

  1. sinagra,alberti,gagliano, ma sperate davvero che con questi nomi... vedremo del calcio?il primo pensa alla grana,il secondo pensa a qualche carica elettorale tipo asses allo sport con scajola sindaco, il terzo pensa di sostituire bossi.. scherzo..comunque sicuramente non hanno l'interesse di fare del calcio.

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