sabato 6 settembre 2008

Le ultime


Copio/incollo da "La Stampa" a firma Luca Amoretti
Il tracollo della vecchia, «storica», U.S. Imperia 1923 ha in un certo senso anche rivitalizzato, nel capoluogo, la voglia di fare calcio.
Le spoglie del glorioso club di piazza d’Armi, naufragato tra debiti e defezioni, sono state raccolte da due società già esistenti, che, per l’occasione, hanno cambiato nome.
La Pro Imperia, già Riviera Pontedassio, giocherà in Prima categoria, mentre l’Imperia Calcio, ex «Olimpia», affronterà il torneo di Seconda.
Affidata alle cure di Sauro Marinelli, allenatore dal cuore nerazzurro, l’Imperia Calcio è guidata dal presidente Antonio Gagliano, 44 anni, consigliere comunale che si definisce «prestato alla politica», con un passato sportivo giovanile nel pugilato. Il suo rapporto con l’Olimpia, e poi adesso con l’Imperia, è nato quasi per caso: «Alcuni amici mi coinvolsero e mi appassionai subito anche perchè, pur trattandosi di una piccola società, era formata da persone che conoscevano a fondo il calcio e che avevano idee innovative che ho immediatamente sposato, come quella di non gravare di spese le famiglie dei ragazzini del vivaio».
Dopo il banco di prova dello scorso anno, ecco la nuova avventura, il nuovo nome, le nuove responsabilità: «Il vuoto creato dalla sparizione dell’Imperia, dalla cancellazione del nome della città dal calcio nazionale si è rivelato determinante per la nostra scelta. Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di dare continuità alla storia del calcio imperiese».
Prosegue Gagliano: «Non eravamo ovviamente in grado, dal punto di vista economico, di subentrare alla vecchia dirigenza dell’U.S. Imperia 1923, acquisendo il titolo sportivo, ma volevamo fortemente fare qualcosa di utile per il calcio imperiese. Abbiamo trovato persone sensibili al progetto, pronte a offrire al loro collaborazione e ora siamo ai nastri di partenza».
Le ambizioni nerazzurre sono evidenti, con una rosa dotata di giocatori di categoria superiore. Ancora il presidente: «Vorremmo ottenere subito la promozione in Prima. L’organico della squadra è stato costruito con questo scopo, tesserando giocatori di qualità che sapranno sicuramente far divertire i nostri tifosi. Sia chiaro, abbiamo fatto passi ben ponderati, perchè non vogliamo lanciarci in avventure economicamente insostenibili, ma la voglia di fare bene c’è e sono certo che i programmi saranno rispettati».
Il cruccio del calcio imperiese è sempre stato legato alla carenza di strutture, parzialmente rimediata dall’Imperia Calcio: «Gli impianti sono pochi, senza dubbio. Bisogna valorizzare quelli esistenti e in quest’ottica ci siamo mossi, ottenendo per dieci anni la gestione del campo di Dolcedo».
L’Imperia trasformerà in sintetico il terreno della val Prino e svolgerà a Dolcedo allenamenti e partite del settore giovanile.
Sul futuro del calcio imperiese e in particolare sui rapporti con la Pro Imperia, Gagliano non si sbilancia: «Non chiudiamo assolutamente le porte a prospettive future comuni, ma ora conta soltanto riportare il nome di Imperia nel calcio che conta».

4 commenti:

  1. Pardon, ho fatto un incrocio tra XIX e Stampa, tra Diego David e Luca Amoretti... correggo subito... non vorrei che qualcuno si offendesse

    RispondiElimina
  2. uno post iniziato in modo ....strano.....colpa dell " OPIO(oppio)"?......opio/incollo....!!!
    eh im1923...stress da pre/campinato????? A proposito, quando il calendario?

    RispondiElimina
  3. Sul futuro del calcio imperiese e in particolare sui rapporti con la Pro Imperia, Gagliano non si sbilancia: «Non chiudiamo assolutamente le porte a prospettive future comuni, ma ora conta soltanto riportare il nome di Imperia nel calcio che conta».


    mi piace questa frase. cosa fate la condividete? :-)
    sono tornato!

    RispondiElimina