martedì 14 aprile 2009

Chi l'ha visto? Francesco Torchio


Questa volta voglio ricordare un grande difensore dell'Imperia, Francesco Torchio. Innanzitutto la scheda, grazie, come al solito, all'aspirante professionista di insuccesso Massimo di Finale Ligure:
68-69 Pavia. D. 27. 0
69-70 Como. B. 5. 0
70-71 Empoli . C. 38. 0
71-72 Como. B. 0. 0
72-73 Derthona. C 32 0
73-74 Livorno. C. 28. 0
74-75 Novese. C. 35. 0
75-76 Brindisi. B. 30. 0
76-77 Livorno. C. 19. 0
77-78 Savona. D. 32. 0
78-79 Imperia. C2. 34. 1
79-80 Imperia. C2. 27. 0
80-81 Imperia. D. 30. 0
81-82 Imperia. C2. 31. 0
82-83 Andora. Prom.
88-89 Imperia '87. 2a Cat.

Nato a Filighera (Pv) il 19/10/1950, Francesco Torchio, dopo la trafila e l'esordio in prima squadra nel Pavia, gioca in serie B con la casacca del Como, esordendo in casa contro il Cesena. Dopo aver giocato ancora in B col Brindisi e tanti campionati di serie C, giunge ad Imperia nella stagione 1978/1979, in serie C2, nella squadra dei sogni di Bruno Baveni.
Gioca tutte le 34 partite stagionali e tutti gli spareggi, realizzando un gol, quello del pari, al 92', in casa contro la Sangiovannese.
Dopo la grande delusione degli spareggi promozione e l'amarissima retrocessione in serie D, la stagione successiva è uno protagonisti della cavalcata vincente dei ragazzi allenati da Giovannino Sacco e della successiva rocambolesca salvezza, all'ultima giornata di Campionato.
A fine carriera, il ritorno ad Imperia, nella stagione 1988/1989, con la neonata Imperia '87, per chiudere un cerchio, tutto nerazzurro.
Elegante, padrone dell'area di rigore, ha formato prima con Landini e poi con Schiesaro, due delle coppie difensive più forti della storia nerazzurra.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi.

6 commenti:

  1. Uno dei primi idoli da bambino indimenticabile capitano neroazzurro.

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  2. volevo solo fare un commento
    su quel grande giocatore che è stato Francesco Torchio ma soprattutto che grande persona che è. Io ho avuto il piacere di giocarci insieme nel suo ultimo anno da calciatore che coincideva con il mio primo anno con i grandi. Lui veniva poco agli allenamenti perchè lavorava a
    parma, aveva un negozio di abbigliamento sportivo, non so se ce l'ha ancora. Praticamente veniva solo la domenica, chissà se lui si ricorda ancora di me. Me lo ricordo come un gran signore, un grandissimo giocatore, aveva un piedino speciale, mancino. Gli vorrei mandare un saluto, sempre se si ricorda, a presto

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  3. Grande Torchio e grande Alessandro,complimenti x la carriera e meno male che hai abbandonato la pallamano x tempo... :-D Antonello

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  4. caro Sandro,si ricorda di te,si ricorda... ogni tanto passa da imperia,era qua dieci giorni fa x lavoro,perche' e'sempre nell'ambiente sportivo ed oltre ad aver avuto la fortuna di imparare molto nell'ambito lavorativo, ho avuto anch'io l'onore di giocare con lui in quella stagione..ci siamo entrambi in quella foto. E' tutto vero cio' che dici,si presentava alla domenica solo con le scarpette a 13 tacchetti,ma cio' che piu'ricordo,oltre al mancino,e'la sua grande intelligenza ed ironia. Comunque x me,ovviamente, e' stato un onore anche giocare con te e colgo l'occasione x congratularmi x la tua ottima carriera. un abbraccio e in bocca al lupo x il tuo ginocchio.
    Antonio D'Anca

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  5. Crepi il lupo spady, che risate che ci faceva fare Francesco, il particolare delle scarpe a 13 me lo ricordo benissimo, i giocatori veri usano sempre le scarpette da disegno. Lo sai che anche per me è stato un onore giocare con tutti voi e anche se io ho avuto piu fortuna di voi, è come se non fossi mai andato via. Vediamo di riportare la nostra squadra nelle categorie a cui compete. Quando rivedi francesco salutamelo, mi fa molto piacere che si ricorda di me. A presto.

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  6. Francesco Torchio vive a Sala Baganza in prov di Parma. E' responsabile della City Sport Italia, una azienda con sede in Francia e che ovviamente si occupa di abbigliamento e calzature sportive. I miei tre anni ad Imperia mi hanno realmente fatto conoscere ed apprezzare una delle persone più intelligenti che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita. Frank, come lo chiamavamo noi, atleticamente non aveva una grande velocità ma sopperiva, e alla grande, con il suo cervello, che andava alla velocità doppia degli altri. Grande Frank, alla prossima, chissa che ci si possa incontrare presto, magari lunedì 1 giugno al Ciccione.
    Chicco Lombardi

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