sabato 11 aprile 2009

Le ultime (fesserie)


Copio/incollo l'articolo del Secolo XIX firmato da Paolo Isaia
La partita era iniziata da da oltre mezz’ora, e non è chiaro che cosa, a quel punto del match sempre corretto abbia scatenato il putiferio. Ma in pochi istanti sono comparsi bastoni, catene e pietre. Perfino assi e altre “armi” improvvisate raccolte sul terreno intorno alle tribune.
Al campo sportivo di Taggia, l’incontro di mercoledì sera tra la formazione di casa e l’Imperia Calcio, recupero del campionato di seconda categoria, si è trasformato in uno scontro tra le due tifoserie. Almeno una quarantina le persone coinvolte, diverse quelle che sono uscite dallo stadio
con contusioni, tagli e lividi. Trattandosi di un incontro che alla vigilia non presentava però problemi di ordine pubblico si tratta pur sempre di seconda categoria al campo di Taggia non c’erano forze dell’ordine. I carabinieri sono arrivati solo dopo aver ricevuto alcune telefonate, ma non hanno potuto far altro che constatare una situazione di normalità: i tifosi avevano già concluso la loro battaglia.
Tutto è iniziato intorno al trentacinquesimo, quando il Taggia era in vantaggio per uno a zero. I supporter dell’Imperia,poco più di una ventina, erano arrivati con bandiere e striscioni.
Si tratta di una tifoseria notoriamente “calda”, e certo a Taggia qualcuno era pronto ad accoglierla.
E l’altra sera, secondo alcuni testimoni, sembra alcuni tifosi di casa si siano stati circondati
da quelli ospiti, con assi e bastoni in mano. In loro aiuto sono accorsi gli altri supporter, che si
trovavano dall’altra parte delle tribune.
Inequivocabile la scena sugli spalti, quella purtroppo vista tante altre volte negli stadi di mezza Italia e di altre parti d’Europa e del mondo.
Per diversi minuti è stata battaglia, tanto che gli stessi giocatori di Taggia e Imperia hanno dimenticato la partita e si sono accalcati davanti alla rete di protezione, chiedendo a gran voce alle rispettive tifoserie di separarsi e di interrompere lo scontro.
La gara è stata così sospesa, anche se poi l ’arbitro, il signor Carnazza, avrebbe preferito non effettuare alcun recupero a fine primo tempo, forse per non alimentare ulteriori tensioni. Quando gli animi si sono calmati, sono intervenuti perfino i dirigenti delle due società, con i responsabili
medici delle due società per distribuire ghiaccio sintetico ai tifosi contusi di una e dell’altra parte.
Nessuno si sarebbe poi presentato al pronto soccorso. Il secondo tempo, dopo l’arrivo dei militari del nucleo radiomobile della compagnia di Sanremo e della stazione di Arma di Taggia, è ripreso senza problemi. Anzi, sulle tribune sembrava che non fosse successo niente. E infatti nessuno ha
sporto querela,e difficilmente lo farà. Oltretutto, non essendoci feriti o comunque persone refertate in ospedale con prognosi superiore ai 10 giorni, un eventuale reato comunque da dimostrare non è perseguibile.
Ma quanto è accaduto, oltre a poter avere degli strascichi al prossimo incontro tra le due formazioni, ha lasciato il segno tra giocatori e dirigenti delle due società.
«Sono rimasto senza parole – dice il mister tabiese Piero Mellano, confesso che mi si è chiuso lo stomaco a vedere certe scene, a volte capita che in televisione si vedano episodi simili, ma quando li vivi dal vero è davvero tristissimo». E chi ha assistito allo “spettacolo” di mercoledì sera non può che confermare.

Questo parte di quello scritto, invece, da Stefano Sciandra, all'interno della cronaca dell'incontro.
Purtroppo la partita, corretta in campo, è stata condizionata da quanto accadeva sugli spalti con scontri violenti, fatto che ha finito per condizionare i ventidue sul terreno di gioco anche alla luce di qualche interruzione per i fatti extracalcistici.

2 commenti:

  1. Leggo l'articolo sul XIX e mi sorgono dei gran dubbi (se il sig. isaia,il minuscolo è d'obbligo,è l'erede della Signora Marino x quanto riguarda la cronaca di Taggia-Arma mi viene il vomito. Tanto stimata la prima in quanto la conosco,tanto disistimato il secondo x le cazzate riportate).Sfogliando l'articolo si parte con la prima disinformazione:I) se son state coinvolte 40 persone,poveri tifosi dell'Imperia visto che erano con 2 macchine (testimone oculare alla partenza) ed il codice della strada prevede al max 5 persone x utilitaria (40-10=30;30 contro 10= ricovero ospedaliero);II)"Incontro che alla vigilia non presentava però problemi di ordine pubblico",smentito dal trafiletto di lato intitolato "Il precedente",(premetto a scanso di equivoci che in città del vetro rotto a Taggia il primo ottobre ad un auto di un tifoso imperiese non si è mai parlato in settimana e precedentemente);III)Le foto parlano chiaro,son tutte scattate sotto gli striscioni imperiesi,quindi dubito che siano stati loro ad aggredire ma essendo in circa 10 e non pazzi suicidi pronti a scagliarsi contro un'intera tribuna,è evidente che siano stati aggrediti e di conseguenza difesi! IV) "secondo alcuni testimoni",forse la dirigenza tabiese presa dalla vergogna ha dato al compiacente giornalaio compaesano la propria comoda versione dei fatti? Scorro il pseudoarticolo... V)"SEMBRA (?? informati se vuoi dare la notizia,è il tuo lavoro!)che alcuni tifosi di casa siano stati circondati da quelli ospiti",10 pazzi che circondano alcuni tifosi nel proprio settore (??),che ci facevano li i tifosi di casa? Forse erano andati x attaccar rissa? VI)"La calma arriva solo dopo l'arrivo dei carabinieri","i carabinieri sono arrivati solo dopo aver ricevuto alcune telefonate ma non hanno potuto far altro che constatare una situazione di normalità",oh ma decidi x tempo sulle cazzate da scrivere e non leccare il culo alle forze dell'ordine,hanno calmato loro gli animi o no? Chiudo commentando le ultime righe,sempre tra virgolette,parla il mister giallorosso: "confesso che mi si è chiuso lo stomaco a vedere certe scene....", mi è giunta voce che al primo gol della squadra di Taggia i giocatori (compresa la panchina che si trova dalla parte opposta) son corsi,non verso i propri tifosi x festeggiare il vantaggio ma verso quelli imperiesi mostrando "educatamente" varie dita medie in segno di rispetto sportivo e sano antagonismo e premetto anche che tutto questo è successo prima della "rissa a sprangate" titolata dal professionale giornalaio! CHE DIRE? VERGOGNATEVI GIORNALISTI!

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  2. Rispondo anche al gentile "anonimo". Nel linguaggio giornalistico, che uso da quasi 20 anni, il condizionale è spesso obbligatorio. Certo, io non c'ero manca, c'erano altre persone, qualcuno potrà anche avere riportato male o esagerato, ma non mi sembra che le tifoserie locali si siano mai distinte per fair-play, siano del Taggia, dell'Imperia o della Sanremese e così via. Intenzione dell'articolo era infatti anche quella di evidenziare che perfino per una gara di seconda categoria (appunto!)le persone siano pronte a menare le mani. Forse converrebbe riflettere su questo, caro anonimo. Comunque le critiche fanno sempre bene, nel nostro lavoro non si finisce mai di imparare.

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