giovedì 13 agosto 2009

Intervista a Benedetti e Sinagra



Copio/incollo dal Secolo XIX una interessante intervista rilasciata a DDG da Giorgio Benedetti e Michele Sinagra

«Orgoglioso di poter tornare a guidare l’Imperia».
Così si era espresso Giorgio Benedetti un paio di mesi fa, all’epoca della sua presentazione quale nuovo tecnico del sodalizio nerazzurro. E orgoglioso, il coach dell’Imperia, appare ancor di più oggi,trascorsi pochi giorni dal raduno della prima squadra e dagli allenamenti che ne hanno fatto seguito sul nuovo campo in sintetico di Dolcedo.
«La società mi ha messo a disposizione un gran bel gruppo di giocatori, i dirigenti sono costantemente presenti: a me e ai ragazzi non fanno mancare nulla. Sono piccoli segnali, ma importanti, che danno il senso della dimensione di questa società», rimarca il trainer nerazzurro.
All’Imperia Giorgio Benedetti è legato da antichi e più freschi ricordi: «L’Imperia è una società che tengo nel cuore. Il presidente Antonio Gagliano e i suoi non hanno certo faticato nel cercare di entusiasmarmi quando,qualche tempo fa,mi presentarono il loro progetto: non solo si basava su fondamenta solide,ma a portarlo avanti erano persone estremamente competenti e serie. L’Imperia è destinata a tornare a militare in campionati consoni alla sua tradizione. I presupposti ci sono e anche perché questo avvenga in tempi brevi. Da parte mia, mi assumo l’impegno nei confronti dei tifosi, in modo particolare dei Samurai Ultras, che rappresentano una tifoseria fantastica, sempre presente e vicina alla squadra, anche nei momenti di difficoltà.
«Quello di Prima categoria - aggiunge Benedetti- non sarà un campionato facile. Una società come la Pro Imperia, per vincerlo, la passata stagione ha investito in maniera notevole. Le avversarie sono rimaste praticamente le stesse, con l’aggiunta di squadre blasonate come Albenga e Alassio e con l’approdo di formazioni giovani emotivate come l’Intemelia, le cui velleità andremo a collaudare in Coppa Liguria».
Da qui al 6 settembre l’Imperia ha messo in calendario una serie di amichevoli che si aprirà venerdì alle 20,30al “Ciccione” contro la Loanesi. «Una partita di cui mi piace già parlare e che mi da modo di chiarire un paio di cose. Innanzitutto il fatto che andremo ad affrontare una squadra che disputa due campionati più del nostro e poi che a quella partita arriveremo probabilmente più esausti di quanto non siamo già oggi. Il mio non è un modo per mettere le mani avanti: trattandosi di un’amichevole non mi sembra neanche il caso, ma è perché sochelacittà, la gente che ci segue, ha delle aspettative da noi. Ebbene, quelle attese non vogliamo deluderle. Stiamo lavorando, e sodo, per restituire a coloro che credono in noi tutte le soddisfazioni che meritano».
In tema di squadra, l’Imperia sembra aver creato qualcosa di veramente interessante.
«Se ne è parlato poco. I riflettori in queste settimane hanno illuminato altre platee, dando meno enfasi di quanto forse meritassero gli approdi in nerazzurro di elementi come Alessandro Masu e Giovanni Mela, due giocatori in grado di fare la differenza in un campionato come quello di Prima categoria – commenta il direttore generale Michele Sinagra – ci interessa tuttavia far sapere quello che è stato il criterio con il quale abbiamo messo in atto la nostra campagna di rafforzamento, vale a dire quello della “territorialità” dei giocatori,dove per “territorialità” deve intendersi la scelta di questi stessi elementi di vivere a Imperia e nei dintorni, come accade per il nostro capitano Bocchi, nato e cresciuto a Genova e poi radicatosi a Imperia, o per Masu, nato a Torino,ma da tempo ormai residente a San Lorenzo al Mare, o ancora per Mela, nativo di Sorso, ma radicato ad Albenga.
«La teoria è ovviamente da dimostrare- conclude Sinagra- ma riteniamo che chi vive questa realtà e giochi per l’Imperia sia poi in grado di dare di più in campo, di legarsi affettivamente ai colori che indossa, di vivere con intensità le stesse emozioni che attraversano il cuore dei tifosi».

2 commenti:

  1. t e r r i t o r i a l i t a' : ovvero non so piu' cosa inventarmi per non dire che certi giocatori di livello non vengono a giocare da noi...........

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  2. TERRITORIALITA' : ovvero ricerca di giocatori che sono felici di vestire la maglia della squadra piu' blasonata del territorio e con tifoseria insuperabile...i giocatori di "livello" ,che io definisco "mercenari",spero finiscano tutti nella vallata,a tenere a bada le vacche,logicamente finche' ci saranno i denari...quando finiranno quelli se ne andranno come sono venuti...

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