Un punticino strappato coi denti, in extremis, per far rimanere tutto invariato.
Si dice che chi si accontenta gode, è vero, ma il rendimento esterno dei nerazzurri non è pienamente soddisfacente.
I numeri parlano chiaro: se in casa, su 6 gare, ne abbiamo vinte 5 e pareggiate 1 (in maniera rocambolesca), quella contro l'Argentina, in trasferta su 6 partite, ne abbiamo vinte solo 2 (oltretutto contro le 2 ultime della classifica, Pegliese e Praese), pareggiata 1 (quella di ieri pomeriggio) e perse 3 (2 sul campo, ad Andora e Serra Riccò, 1 a tavolino, a Carcare).
Bisogna considerare che il fattore campo ha valore assai relativo in queste categorie: si gioca sempre, o quasi, in campi col terreno sintetico (lo stesso sul quale ci alleniamo settimanalmente), quindi abbastanza regolari (eccezion fatta, forse, per quello del "Begato 9") e non più sui polverosi, fangosi e pericolosi terreni sui quali, fino a qualche anno fa, si disputavano le partite; si gioca sempre dinanzi a 4 gatti, quindi cade anche l'alibi del "fattore tifo", anzi gli unici presenti e rumorosi sono sempre i nostri sostenitori.
Quello che deve far riflettere, inoltre, è che i nostri hanno mostrato spesso, una volta passati in vantaggio, di subire troppo la reazione degli avversari, anzichè riuscire ad assestare il colpo del KO, prerogativa delle squadre che vogliono vincere il Campionato.
Saranno dettagli, per carità, ma non di poco conto.
E' vero, in vetta siamo ancora potenzialmente noi: aspettiamo, però, il recupero di Carcarese-Andora di mercoledì prossimo e ne sapremo di più. A tal proposito, ritengo sia stato un peccato che quella gara non sia stata giocata domenica scorsa, quando la Carcarese era ancora a pieno organico, prima delle partenze di alcuni dei suoi uomini più rappresentativi, il portiere Alessandro Giovinazzo, il centrocampista Carlos Augusto Lovera e l'attaccante Christian Cattardico.
Anche questi, però, sono dettagli. Credo che noi, a questo punto del Torneo, avremmo potuto avere almeno 3 punti di vantaggio sulla seconda ed aver gettato le basi per una fuga verso la vittoria.
Temo, invece, che ci sarà da sudare e soffrire fino all'ultimo... ci siamo abitati storicamente, ma è un peccato, perchè, come ha scritto in un commento un lettore del blog, questo sembra davvero un Campionato da "ciapanò".
Si dice che chi si accontenta gode, è vero, ma il rendimento esterno dei nerazzurri non è pienamente soddisfacente.
I numeri parlano chiaro: se in casa, su 6 gare, ne abbiamo vinte 5 e pareggiate 1 (in maniera rocambolesca), quella contro l'Argentina, in trasferta su 6 partite, ne abbiamo vinte solo 2 (oltretutto contro le 2 ultime della classifica, Pegliese e Praese), pareggiata 1 (quella di ieri pomeriggio) e perse 3 (2 sul campo, ad Andora e Serra Riccò, 1 a tavolino, a Carcare).
Bisogna considerare che il fattore campo ha valore assai relativo in queste categorie: si gioca sempre, o quasi, in campi col terreno sintetico (lo stesso sul quale ci alleniamo settimanalmente), quindi abbastanza regolari (eccezion fatta, forse, per quello del "Begato 9") e non più sui polverosi, fangosi e pericolosi terreni sui quali, fino a qualche anno fa, si disputavano le partite; si gioca sempre dinanzi a 4 gatti, quindi cade anche l'alibi del "fattore tifo", anzi gli unici presenti e rumorosi sono sempre i nostri sostenitori.
Quello che deve far riflettere, inoltre, è che i nostri hanno mostrato spesso, una volta passati in vantaggio, di subire troppo la reazione degli avversari, anzichè riuscire ad assestare il colpo del KO, prerogativa delle squadre che vogliono vincere il Campionato.
Saranno dettagli, per carità, ma non di poco conto.
E' vero, in vetta siamo ancora potenzialmente noi: aspettiamo, però, il recupero di Carcarese-Andora di mercoledì prossimo e ne sapremo di più. A tal proposito, ritengo sia stato un peccato che quella gara non sia stata giocata domenica scorsa, quando la Carcarese era ancora a pieno organico, prima delle partenze di alcuni dei suoi uomini più rappresentativi, il portiere Alessandro Giovinazzo, il centrocampista Carlos Augusto Lovera e l'attaccante Christian Cattardico.
Anche questi, però, sono dettagli. Credo che noi, a questo punto del Torneo, avremmo potuto avere almeno 3 punti di vantaggio sulla seconda ed aver gettato le basi per una fuga verso la vittoria.
Temo, invece, che ci sarà da sudare e soffrire fino all'ultimo... ci siamo abitati storicamente, ma è un peccato, perchè, come ha scritto in un commento un lettore del blog, questo sembra davvero un Campionato da "ciapanò".
Quadro perfetto come sempre IM1923. 10 squadre in sette punti per un evidente livellamento qualitativo verso il basso (purtroppo). Qui ora potremo verificare quali sono le intenzioni delle singole società. Mi pare sia aperto il cosiddetto "mercato di riparazione" e per fare un salto di qualità occorrerebbero forse almeno un paio di ritocchi. In più c'è la paura che questi ritocchi possa farli qualche concorrente e, con questi ritmi, non è difficile ipotizzare che una squadra in grado di centrare un filotto di 3 successi consecutivi potrebbe prendere il largo. Speriamo di essere noi, ma se così non fosse poi sarebbe dura recuperare. Stammu a vè cussu succedde.
RispondiEliminax radio mercato: con signori giocatori come iannolo e andorno e molti altri, 4 allenamenti pomeridiani a settimana, rimborsi spese meglio di uno stipendio e non si riesce a spaccare il campionato, non credo sia livellamento in basso.. ricordiamo che siamo in promozione, forse ci siamo creduti che le partite si vincono solo schierando la maglia o la curva, ma non era così in prima e non lo è quest'anno.
RispondiEliminanovità in vista?
RispondiEliminaSi dice che arrivi scaglione
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