domenica 20 marzo 2011

25° giornata. Imperia-Serra Riccò:0-0


Questo pomeriggio al "Nino Ciccione", con fischio d'inizio dell'arbitro Luca Baldini di La Spezia alle ore 15,00, l'Imperia di Sergio Soncin affronta il Serra Riccò di Nicola Spissu.
Partita insidiosa perchè i genovesi, sesta forza del Campionato, hanno inflitto una netta sconfitta ai nerazzurri nella gara d'andata e per le assenze in casa nerazzurra.
L'Imperia, però, non può permettersi passi falsi e deve continuare la striscia di vittorie, per non perdere contatto dal Finale, impegnato in posticipo (inizierà la sua gara interna alle ore 18,00) contro l'Andora.
L'uomo più atteso è Roberto Iannolo che, realizzando un gol quest'oggi, potrebbe festeggiare il suo 100° con la casacca nerazzurra.
LA FORMAZIONE
Assenti Mattia Ambesi e Matteo Fiani, squalificati per un turno, in dubbio Michele Celea per un sospetto stiramento, tutto il resto della rosa, a parte qualche acciacco, è a disposizione di Sergio Soncin.
Come sempre attenzione anche ai cartellini gialli: Andorno, Carioti e Iannolo sono sotto diffida e corrono quindi il rischio di essere poi squalificati.
LA CRONACA
Termina 0-0 l'incontro tra Imperia e Serra Riccò, un pareggio che sa tanto di condanna agli spareggi per i nerazzurri.
Si è giocato in una giornata di sole, ma battuta per tutto l'incontro da un forte vento, e su un terreno di gioco appesantito dalle pioggie dei giorni scorsi.
Sergio Soncin schiera inizialmente questi undici: Tranchida in porta; in difesa, sugli esterni Rizza ed Eugeni, al centro Monti e Stabile; a centrocampo, al centro Bencistà e Balbo, sugli esterni Cuneo e Gagliano; in attacco Andorno e Iannolo.
L'Imperia affronta la prima frazione di gioco col freno a mano tirato e non preme come dovrebbe gli avversari che, ben messi in campo, corrono pochi rischi e si rendono pericolosi in occasione delle sporadiche azioni offensive.
La prima palla gol è al 9' quando un cross di Cuneo dalla sinistra è colpito al volo da Iannolo che rimette la palla nel mezzo ed un difensore giallobù respinge da dentro l'area piccola.
Al 15' ci prova Balbo, oggi particolarmente ispirato, ma il suo tiro finisce di poco sopra la traversa. Al 27' più pericolosa è la conclusione dai 25 metri di Rizza che, deviata leggermente da Romeo, si infrange sulla traversa ed esce.
Al 32' ammonito per gioco falloso Stabile.
Al 42' sono gli ospiti a creare la palla gol più clamorosa, con un doppio tiro in area di Rotunno, sul primo dei quali si immola Rizza (che dovrà poi uscire ad inizio ripresa) e sul secondo Tranchida si distende e miracolosamente mette a lato.
Ad inizio ripresa, come detto, esce Rizza per Cinquepalmi e Gagliano per Allaria.
L'Imperia non assedia come dovrebbe gli avversari, che si rendono pericolosi in un paio di occasioni.
Ma a partire dal 60' i nerazzurri caricano a testa bassa e creano pericoli a ripetizione alla porta di Romeo.
Al 63', su angolo calciato da Iannolo, colpo di testa di Stabile, tolto dalla linea di porta da un difensore ospite.
Al 67' azione personale di Balbo il cui gran tiro esce alto di un soffio.
Al 71' magnifica triangolazione Balbo-Iannolo-Balbo con tiro immediato del centrocampista ingauno sul quale Romeo si supera mettendo in angolo.
Al 77' calcio di rigore per i nerazzurri, per una assai dubbia trattenuta ai danni di Carioti (subentrato a Cuneo): sul dischetto si presenta Iannolo, ma il suo tiro, clamorosamente, è respinto da Romeo; la palla ritorna sui piedi dell'attaccante imperiese, ma il suo tap in fa la barba al palo ed esce a lato.
Nel convulso finale, gli ospiti restano in 10 per l'espulsione di Ferraro, ma difendono la porta coi denti e con molta fortuna.
Al 92' l'ultima clamorosa occasione capita sui piedi di Iannolo, ma il suo immediato tiro è respinto fortunosamente da un piede di un difensore, proprio quando stava per insaccarsi alle spalle di Romeo.
Al fischio finale, i nerazzurri crollano a terra stremati e moralmente a pezzi per aver perso, probabilmente, la possibiltà di vincere in maniera diretta il Campionato.

IMPERIA: Tranchida, Rizza (45’ Allaria), Eugeni, Bencistà, Monti, Stabile, Cuneo (60’ Carioti), Balbo, Andorno, Iannolo, Gagliano (46’ Cinquepalmi). All. Soncin
SERRARICCÒ:Romeo,Macciò, La Porta, Scabini, Bianchi, Moscamora, Serando, Calautti, Rotunno, Piacentini (85’ Pili),Ferraro. All. Spissu
ARBITRO: Baldini di La Spezia

7 commenti:

  1. Dunque, adesso non vorrei urtare la sensibilità di nessuno, ma siccome vedo che sembrate tutti morti, mi permetto di fare un paio di osservazioni (non vorrei mai essere considerato uno che scrive solo quando le cose non vanno bene!). 1. Quando a suo tempo molti di noi facevano osservare quanto fossero stati importanti i punti buttati via nella prima parte di stagione, qualcuno si inalberò e continuò a raccontarci la favola che prima o poi saremmo venuti fuori. Ci poteva stare il pari di oggi che si può considerare una giornata storta che non avrebbe fatto danni se a suo tempo le cose fossero andate come era logico attendersi. Quindi forse era giusto sostenere che a questa squadra mancava qualcosa e che i correttivi non sono stati sufficienti a rimettere la barca in linea di galleggiamento. 2. Attenzione a dare per scontata la ormai "sicura" partecipazione ai play-off perchè al contrario di quanto poteva sembrare il Ceriale non ha mollato e la Voltrese che è a 6 punti ci incontrerà a casa sua l'ultima giornata. Qui il rischio, nemmeno tanto remoto, è di non centrare neppure i play off. Ci sono tre partite per non rendere del tutto inutile una partita che tutti aspettiamo da tempo e purtroppo due su tre ce le giocheremo in trasferta con squadre in lotta per le migliori posizioni nei play out e non sarà affatto una passeggiata. Bisognerebbe fare il pieno e sperare almeno in un pari del Finale che però, in questo momento, sembra un rullo compressore. Buona settimana a tutti.

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  2. via vecchia piemonte21 marzo 2011 alle ore 13:51

    anche il ceriale sembrava un rullo compressore e poi è crollato con 3 sconfitte consecutive.... perchè il finale non potrebbe pareggiare o perdere nelle prossime 3 partite? non credo sia imbattibile come il Barcellona... certo noi dobbiamo vincerle tutte è ovvio... se dovessimo arrivare allo scontro diretto almeno a -2 ce la giocheremmo ancora. questo è il mio pensiero non è ancora finita

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  3. Il Ceriale ero certo che prima o poi avrebbe mollato, perchè credo non abbia tutte queste possibilità di fare un ulteriore passo in avanti, a differenza del Finale.
    Ma il punto è: noi siamo in grado di vincere 5 partite consecutive? Non l'abbiamo mai fatto in questo Campionato...
    Oltretutto il Finale, a differenza nostra, ha più "bocche da fuoco": Perlo (14 gol), Rossi (12 gol), Capra (11 gol) e Ferrari (7 gol), contro i due soli nostri, Iannolo (19) e Andorno (15 gol), senza altre alternative, oltretutto entrambi diffidati, col secondo parecchio appensantito, acciaccato e poco servito.
    La vedo davvero dura... ma, come scritto, spesso sbaglio...
    Piuttosto, che mi dite della sempre minore presenza di pubblico allo stadio? Tu Gazzetta, ad esempio, se ho capito bene chi sei, anche ieri non ti ho visto... e come te tanti altri: cosa aspettate a venire in maggior numero allo stadio? Perchè la cosa aiuterebbe, penso... E se ce la facessimo a salire, credi che, in Eccellenza, vedresti migliori spettacoli che vi invoglierebbero a tornare, finalmente, al "Ciccione"? Io penso di no... e su questo, invece, credo di non sbagliare.

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  4. beh visto che gli incassi sono magri x la prossima partita in casa la societa' potrebbe mettere un prezzo simbolico ai biglietti di x se un po' salati(5€ in gradinata x un campionato di promozione sembrano un po' tanti)sicuramente nn e' il prezzo dei biglietti a tenere lontano il pubblico pero'....

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  5. Io credo che, purtroppo, se anche ci fosse l'ingresso gratuito non vedremmo aumentare di molto le presenze...

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  6. Caro IM1923. Non è un gran bel momento per elemosinare la gente allo stadio. Ormai tirano solo le partite di cartello di serie A altrimenti non vedi mai uno stadio con più della metà della gente che potrebbe contenere. Purtroppo la crisi economica, i cambiamenti delle abitudini della gente e i troppo frequenti ribaltoni che avvengono all'interno delle società non aiutano molto da questo punto di vista. Non voglio sembrare sempre quello dell'AMARCORD, ma quando ero ragazzo l'Imperia era LA SQUADRA DELLA MIA CITTA' e non mi interessava nulla se faceva la Promozione (che aveva ben altro valore di quella di oggi visto che se vincevi salivi in serie D). Sapevo che se vincevo il campionato l'anno dopo facevo quello superiore, se non lo vincevo facevo lo stesso e se arrivavo in fondo facevo quello sotto, ma il giorno dopo l'ultima partita lo sapevo già. Adesso c'è un casino inenarrabile con squadre che nascono, spariscono, si uniscono, penalizzate, che saltano due campionati alla volta, come si fa ad innamorarsi di questo calcio? Certo, tutte scuse, secondo molti di voi, ma per me sono un motivo più che sufficiente. Il modello migliore in questo momento in Italia è l'Udinese. Anche lì il pubblico non riempie lo stadio, ma almeno da anni e anni hanno un progetto. Cercano e molto spesso trovano giovani validi in giro per il mondo, li fanno crescere e poi li vendono per fare cassa e con quello che incassano ricominciano il giro con un Presidente che è lì da una vita, sono in serie A da un sacco di tempo e hanno il potenziale per vincere il campionato o arrivare nell'Europa che conta. Noi abbiamo cambiato almeno 7 dirigenze negli ultimi 20 anni con due fallimenti sul groppone e non abbiamo lo straccio di un progetto riuscendo pure nell'impresa di trovarci con due società in una città che fa fatica a gestirne una. Hai voglia a gridare "VENITE GENTE VENITE!".

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  7. Condivido quasi tutto quello che dici, perchè mi pare incontestabile: il calcio non è più quello di quando eravamo coi ancora capelli in testa, gli stadi in tutta Italia ora sono desolatamente semideserti per svariate ragioni; ad Imperia ci abbiamo messo il carico causa la mancanza di continuità e di credibilità a tutti i livelli e del disinteresse di tutti, a tutti i livelli. In questi oltre 30 anni di frequentazione ostinata dei gradoni del "Ciccione", ho visto migliaia di persone al mio fianco, per poi non rivederle più per sempre... tutti avete avuto tutte le buone (per voi) ragioni di questa terra... ma allora, poi, non pretendete nulla. Io credo che sia anche per colpa di noi tifosi, che abbiamo lasciato l'Imperia al suo destino, se ora siamo a livelli di squadretta del paesello. Se tutti o quasi non avessero mollato, chissà che coloro "che tutto puotono" non avrebbero dovuto prendere in considerazione il fatto che l'Imperia calcio era qualcosa di importante per noi imperiesi... io credo che continuerò a frequentarli per tutto il resto della mia vita quei gradoni, con passione immutata ma crescente disincanto... mi incazzerò, come ho fatto ieri pomeriggio, dirò la mia con le persone che saranno vicine a me e su questo blog. Ma credo che da solo non potrò che osservare non molto di più di quel che vedo ora... senza accampare troppe pretese, purtroppo...

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