sabato 11 giugno 2011

Franco sempre con noi



Alcuni ricordi del grande Franco Rotella raccolti in questi anni sul blog.


Giorgio Benedetti: Prima del giocatore, mi preme sottolineare la grandezza dell'uomo. Una persona per bene. Il giocatore lo abbiamo conosciuto tutti. Chi lo ha conosciuto di persona non puo' non sottolineare la sua umanita' ed educazione.

Pino Cipolla: Ciao vecchio bucaniere, ti ricordi perchè ti chiamavo cosi? Tu, uomo delizioso, geniale fantasista, estroso e bizzarro amico, calciatore sopraffino, eri sgherro e atipico e anarcoide come un vecchio pirata dei Caraibi, ciao amico mio.
Un’emozione mi prende alla gola appena mi dicono di te, ho ricevuto una e-mail appena tornato al lavoro, ripenso alle tante cose passate, ai trofei e ai tuoi autografi con dedica che conservo appesi ai muri della mia casa di Spoleto, alle tue imitazioni di Scoglio, al tuo eurogol di Verbania, a come ti vidi affettare la difesa della Juve quando eri all’Atalanta, alla mia fatica per portarti a Imperia, al tuo coraggio di venire a giocare direttamente dalla serie A in una piccola città di provincia, alle risate nelle cene, al tuo mentore Michele Sbravati che ti difendeva sempre e ovunque, ai miei “ragazzi del ‘99” che diventarono professionisti anche grazie a te, a quei tunnel che facesti a Montero al Comunale di Torino contro la Juve, a come Pippo Inzaghi mi parlò di te dopo quella amichevole, certamente la più bella partita da te disputata in maglia nerazzurra.
Sei stato probabilmente il più grande giocatore che abbia mai calcato il Ciccione negli ultimi venticinque anni.
Son sicuro che anche lassù farai un tunnel e un sombrero a qualcuno, tanto per far vedere a tutti che Franco Rotella è sempre lui.
Ti sia lieve la terra, vecchio bucaniere.

Un lettore del blog: Non ti dimenticheremo mai!!! Sarai ricordato come un grande Campione che ci ha regalato dei momenti indimenticabili. Sei stato uno dei giocatori più forti e umili che abbiano indossato e onorato la nostra maglia. Grazie di tutto Campione.

Gian Luca Bocchi: Ti ho visto giocare per la prima volta al Pio, quando era ancora in carbonella, con la Primavera, con quelle maglie con 3/4 sponsor attaccati uno sopra l'altro.
Ti ho visto esordire in prima squadra quando il Ferraris aveva quella incredibile schiena d'asino, con la gente che si accalcava nei parterre ed io, rapito da quel zeneise che ce l'aveva fatta, appollaiato su un cartellone pubblicitario a bordo campo come tutti i raccattapalle.
Ho giocato al tuo fianco quando indossavi le tue inseparabili Mizuno, rigorosamente a "13", anche con i terreni impossibili, impartendo lezioni di tecnica, tattica e di vita.
Vorrei piangere per sfogarmi un po', ma prevale quel senso di impotenza e malinconia.
Ora ti saluto, caro Franco, orgoglioso di essere stato tuo compagno di squadra, fiero di averti conosciuto e di essere stato tuo amico...e, sappi, Imperia ricordera' sempre i suoi Campioni!

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