lunedì 23 gennaio 2012

Segni del destino?



L'Imperia inizia alla grande la settimana di fuoco che la vedrà impegnata, dopo lo scontro diretto col Vado di ieri pomeriggio al "Chittolina", mercoledì nella finale di Coppa Italia contro il Sestri Levante (sempre nell'impianto savonese) e nell'anticipo della 19° giornata in programma sabato al "Ciccione" contro il Rivasamba.
E' stata una vittoria importantissima, un segnale importante al Campionato, perchè ha permesso ai nerazzurri di scavalcare al secondo posto in classifica gli uomini di Maisano che, anche da un punto di vista psicologico, non potranno non pesare le tre sconfitte su tre gare giocate, nell'ultimo mese, contro la squadra di Alfredo Bencardino.
Ma non è stata una passeggiata e bisognerà riflettere non poco per la grande sofferenza del secondo tempo e per l'ennesima espulsione patita in trasferta dai nerazzurri, che ancora una volta ha costretto la squadra a soffrire oltremodo in una partita che, nel primo tempo, sembravano tenere saldamente in pugno.
Nel secondo tempo è apparso evidente, dalla tribuna, uno scollamento fra la difesa e l'attacco, con unico schema il lancio a cercare il povero Lamberti (strepitoso) cui veniva chiesto di cantare e portare la croce, con Ponzo troppo arretrato a difesa del fortino nerazzurro e Balbo forse troppo stanco per costruire gioco.
Ma quel che contava era vincere e mantenere, a distanza accettabile (meno 5), il Sestri Levante che, tra l'altro, dopo la finale di Coppa contro di noi, ospiterà proprio il Vado, domenica prossima al "Sivori".
Da segnalare, poi, una chicca arbitrale, in occasione del gol vittoria: il segnalinee di destra ha sbandierato a più non posso (manco fosse al Palio di Siena) per segnalare il fuorigioco di Stamilla sul fatale retropassaggio del difensore vadese ad Imbesi. Meno male che, questa volta, l'arbitro è stato abbastanza attento e freddo per non fischiare d'istinto e per accorgersi che il passaggio era stato fatto da un difensore. Un altro segnale?
Da segnalare la presenza al "Chittolina" di una rappresentanza degli Ultras nerazzurri (circa una quindicina senza striscioni o vessilli) la cui partecipazione all'evento era tutt'altro che prevista, dal momento che nessun comunicato chiarificatore era stato emesso dopo l'ultima riunione.
Da rilevare, inoltre, che la squadra, a fine gara, seppur non in tutti i suoi elementi e pur non andando sotto al settore occupato dai tifosi stessi, è sembrata rispondere di buon grado all'applauso a loro tributato. Permettetemi di fare osservare (pur essendomi ripromesso di non tornare sull'argomento) come la distanza da colmare fra tifoseria e squadra appaia davvero esigua e come basterebbe davvero un piccolo sforzo per tornare tutti insieme a remare nella stessa direzione. Ma questa è un'opinione assolutamente personale e, forse, l'ultimo importante segnale di questa domenica particolare.

2 commenti:

  1. FINO A QUALCHE TEMPO FA ERA UN PIACERE APRIRE E LEGGERE QUESTO BLOG.SI RIDEVA,SI SCHERZAVA,ADESSO MI SEMBRA DI PERCEPIRE UNA LAMENTELA UNICA.IL PEZZO FINALE DI QUESTO POST E' LAMPANTE.PER ESSERE SINCERI SE CE QUALCUNO CHE DOVREBBE FARE UNO SFORZO E' IL GESTORE DI QUESTO BLOG.SE I SAMURAI ULTRAS IMPERIA HANNO DECISO DI NON SOSTENERE PIU' LA CAUSA,UNO DEI TANTI MOTIVI E' (PENSIERO PERSONALE) CHE SI SONO STUFATI DI QUESTA SOCIETA' E DEI SUOI DIRIGENTI.QUINDI CHIEDO PER FAVORE DI NON INSISTERE PIU' SU QUESTO ARGOMENTO.GRAZIE!

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  2. Fino a qualche tempo fa era un piacere entrare in gradinata Nord. Si rideva,si scherzava e si tifava, adesso... adesso, se vuoi, ne parliamo di persona (così so con chi parlo), visto che ho detto che non voglio più parlare dell'argomento, che per me (e credo non solo) è una ferita apertissima e che, credimi, mi fa tanto male. Forza Imperia!

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