Questo pomeriggio alle ore 16,30, agli ordini di Giovanni Nicoletti di Catanzaro, l'Imperia affronta, al "Borel" di Finale Ligure, la compagine allenata da Pietro Buttu.
Partita importantissima, soprattutto e forse esclusivamente per i padroni di casa, che, secondi in classifica, cercano di conquistare tre punti fondamentali in ottica play off: i neroazzurri, distanziati di tre lunghezze, teoricamente potrebbero agganciare i giallorossi ed alimentare così analoghe speranze... ma sappiamo tutti che, in realtà, non tanto ai calciatori quanto a quel che resta della dirigenza poco o nulla importa di accedervi, considerati i gravissimi problemi societari.
Una partita attesissima a Finale Ligure e che dovrebbe far riflettere: si incontrano le due squadre che, lo scorso anno, son state promosse in Eccellenza e che, con percorsi diversi, si troverebbero a lottare per la promozione in Serie D... ma avendo percorso strade differenti. Il Finale ha riconfermato l'allenatore e la squadra della scorsa stagione, chiudendo ogni questioni, l'Imperia ha operato la solita rivoluzione, lasciando però "aperte" molte questioni. Facile dire chi abbia meglio operato.
LA FORMAZIONE
Assente Riccardo Gaggero per squalifica, rientrano Pietro Daddi ed Enzo Giovanni Ferrari. Tutto il resto della rosa è a disposizione di Roberto Biffi.
LA CRONACA
Terreno pesante, per la pioggia scesa nella notte, sugli spalti circa 500 spettatori.
Roberto Biffi schiera questi undici giocatori: Calzia in porta; in difesa, Ibojo e Melis esterni, Monti e Ferrari centrali; a centrocampo Mangione e Balbo, con Conrieri e Lamberti sugli esterni; in attacco Daddi.
Prima frazione di gioco nervosissima, con più calci che calcio.
Dopo neppure un minuto Capra si rende pericoloso ma la sua conclusione esce di poco a lato.
La prima occasione neroazzurra capita all'11', sui piedi di Daddi, il cui tiro dalla distanza impegna il portiere finalese Porta
Pochi minuti più tardi, al 15', squadre in 10, per la doppia espulsione di Papa
e Recagno, per reciproche scorrettezze.
Al 19' i padroni di casa passano in vantaggio, grazie ad una splendida punizione dai 30 metri, calciata da Sancinito, che sorprende Calzia
Il Finale si rende pericoloso in un paio di occasioni, sempre su azioni susseguenti a calci piazzati, mentre l'Imperia non reagisce, se non in maniera nervosa.
Al 23' punizione di Sancinito per Capra il cui tiro esce di pochissimo a lato.
Al 43' Scalia manca di poco l'impatto fatale con la sfera.
La prima frazione di gioco termina 1-0.
Ad inizio ripresa si getta all'attacco e trova immediatamente il pari, al 46', con Daddi che, partito sul filo del fuorigioco, infila con un preciso tiro il portiere finalese.
La partita si fa intensa, con le due squadre che vogliono vincere a tutti i costi.
Diventa protagonista, a questo punto, il fantasista giallorosso Capra.
Al 55', su azione di contropiede fugge via velocissimo e, appena entrato in area, viene atterrato da Melis: cartellino giallo per il difensore neroazzurro e calcio di rigore, che lo stesso Capra trasforma infilando Calzia alla sua sinistra.
Con l'Imperia proiettata in attacco, alla ricerca del pari, il Finale triplica: al 65' Capra fugge sulla fascia e mette in mezzo per Perlo che, col petto, mette in rete. E' il gol del definitivo 3-1, festeggiato da un boato del "Borel".
Sul finale di gara, espulso l'allenatore Roberto Biffi per proteste.
La gara termina 3-1, coi giallorossi che mantengono invariate, ad una giornata dal termine, le distanze dal Vado e dal Vallesturla, entrambe vittoriose in casa.
FINALE: Porta, Scala, Puddu, Recagno, Orseti, Olivieri, Capra (88' Ferrara), Sancinito, Barducci, Perlo (85' Gazzano), Guardone (78' Krejmady). All. Buttu
IMPERIA: Calzia, Papa, Ibojo, Ferrari, Monti, Melis, Conrieri (66' Gagliardi), Mangione, Daddi, Balbo (77' Conti), Lamberti. All. Biffi
ARBITRO: Nicoletti di Catanzaro
Adesso comincia il gioco duro... Purtroppo ho timore che assisteremo ad una decisione che non ci aspettiamo in quanto da una mente vuota può scaturire tutto tranne che un'idea sensata. Da quanto si sa nessuno ha più intenzione di affiancare Gagliano in un prosequio in nerazzurro e quindi sarà obbligato a cedere la società o addirittura a farla scomparire se continuerà a cercare fondi promettendo cose senza senso. I debiti sono enormi e cosa più grave non c'è nessun piano percorribile per poterne uscire.. Probabilmente i veri conti non li sapremo mai ma dobbiamo fare di tutto per non arrivare nuovamente sul fondo di un baratro. Purtroppo non so neanche cosa possiamo fare... Che schifo...
RispondiEliminaUn grazie vero comunque ai ragazzi rimasti al loro posto fino all'ultimo nonostante una situazione davvero disastrosa.
RispondiEliminaUn grazie amaro a tutti coloro che hanno permesso che del calcio cittadino si sia potuto fare questo scempio.
Grazie ai dirigenti o pseudo tali di entrambe le società cittadine, grazie al disfattismo del comune con la c rigorosamente minuscola e a tutti coloro che forse vorrebbero, ma non possono...... perché in fondo una squadra di calcio che porti in giro per l'Italia il nome della propria città rappresenta una palla al piede in confronto al MEGA PORTO DI STA CIPPA grazie al quale stiamo facendo ridere l'Italia e come dice il buon Emilio Fede "CHE FIGURA DI MERDA!".