mercoledì 8 agosto 2012

Le interviste di Im1923. Marco Alberti (1° parte)

Dopo l'intervista di El Lobo a Marco Alberti, ecco la prima parte di una nuova intervista del "resto del mondo (neroazzurro) al Presidente dell'Imperia 1923.

1° domanda: Ha scelto di ereditare in pieno la storia dell'Imperia, di portare avanti un discorso di squadra della città, in maniera completamente differente da 4 anni fa. Chi le è vicino ci dice che lei sia emozionato ed euforico di essere Presidente dell'Imperia 1923: cos'è cambiato in lei?
M.A.: 4 anni di esperienza in più sono tanti. Anche se rispetto ad altri "uomini di calcio" ci definiamo ancora nella fase di apprendistato, ci sentiamo comunque migliorati, e quindi, speriamo, pronti per il grande salto. Oggi il calcio non ti permette più pressappochismo, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei budget e l'organizzazione. Le risorse economiche, sia delle pubbliche amministrazioni che in campo privati, sono sempre più ridotte o nulle. Si mi sento onorato, la Presidenza dell'Imperia e' come un podio Olimpico dopo anni di allenamenti incessanti e molto duri. Oggi sentiamo di meritare e poter onorare, speriamo, questo importante palcoscenico.

2° domanda: I Samurai Ultras Imperia non hanno mai accettato lo sciacallaggio, attuato dalla Pro Imperia da lei presieduta, sui colori e sulla storia dell'Imperia calcio portato avanti in questi anni. Ora che lo scenario è cambiato, è disposto ad ammettere i suoi errori?
M.A.: Ammetto errori, anche se molti avvenimenti sono stati travisati, strumentalizzati ed enfatizzati da parte di tutti, forse più dagli addetti ai lavori che dal tifo organizzato. Dentro al sottoscritto (e parlo per me) non vi e' mai stata la volontà diretta di "sciacallaggio" od emulazione ma solo il desiderio e la volontà di crescere e migliorare. Certo, non si può negare, che la stessa Imperia Calcio, sia stata da stimolo, ma per quanto mi riguarda e' stata una sana "concorrenza". Forse, con il senno di poi, avremmo dovuto tutti tenere i toni un po' più bassi, ma il passato e' alla spalle. E la storia non si può cambiare, ma deve essere da monito ed insegnamento per il futuro. Ciò che conta per me oggi e' la Storia, il Blasone e gli Appassionati di Calcio della nostra Città.

3° domanda. Il coinvolgimento della città sarà molto importante, come la comunicazione attraverso giornali, blog e siti internet; altro fattore importante è il merchandising: come pensate di muovervi in questo senso?
M.A.: Abbiamo già abbozzato un nuovo sito ed un blog. Siamo in un periodo particolare della stagione nel quale i lavori stagionali impongono molto lavoro, mentre altri lavori permettono le ferie. Ma sono certo che con l'inizio delle attività Davide Perrera, nostro addetto stampa ed al blog e Mariano Vacca, al web, si faranno trovare pronti. Discorso particolare quello relativo a Merchandising. La partnership con la "Legea", nostro fornitore tecnico per le prossime tre stagioni, e la IP Consulting, loro agente di zona nonché azienda di consulenza di marketing sportivo, ha portato a confrontarci sul tema "Store Imperia" e relativo merchandising. Proprio giovedì p.v. il sottoscritto ed il vice presidente Tauro, incontreremo i rappresentanti della società, in Piemonte, per approfondire il tema. Posso già anticipare che essi hanno già inviato tramite mail proposte molto "provocanti" ed altamente professionali.

3° domanda. Non pensa che il Comune o la politica imperiese in generale, dopo oltre un decennio di assenza, ora, con una squadra unica, non abbia più alibi e l'obbligo di aiutare l'Imperia?
M.A.: Per quanto riguarda le Istituzioni in genere ho già esternato il mio pensiero in una delle domande dell'intervista a El Lobo. Il Comune di Imperia e' in una fase a dir poco interlocutoria, quando esso ritornerà alla politica sarà sicuramente mia cura richiedere un tavolo di discussione e riflessione. Nello sport, se qualcosa può contare, siamo in una situazione di privilegio in almeno due discipline, la pallanuoto femminile ed il calcio. A quest'ultimo che, peraltro, negli ultimi anni, ha raggiunto palcoscenici interregionali e si e' addirittura reso protagonista nella realizzazione di strutture sportive (completamente mancanti) a proprie spese, non viene dedicata alcuna risorsa, nessun aiuto. Sicuramente non lo ritengo normale ma, ripeto, tempo al tempo.

4° domanda. Pensa di avvalersi di persone competenti in grado di contattare imprenditori locali o personalità di spicco cittadine in grado di dare una mano al “Progetto Imperia”?
M.A.: Per quanto riguarda uno staff competente che si occupi di contatti con imprenditori e sponsor, come già specificato, siamo alla ricerca di un partner. Per i rapporti con le Istituzioni e personalità cittadine riteniamo da sempre di poter occuparcene al nostro interno attraverso dirigenti "Imperia" preposti.

5° domanda. Uomini come Iannolo, Bocchi e Bencardino, tanto per fare i primi che vengono in mente, con la loro esperienza e la loro competenza, non servirebbero al "Progetto Imperia"?
M.A.: Abbiamo già avuto Bocchi come giocatore prima e come allenatore successivamente. E' stato un ottimo giocatore ed ha le basi per essere e diventare un buon allenatore. Ma il feeling tra noi non e' mai "sbocciato". Senza responsabilità o colpe imputabili all'una o all'altra parte. E' una questione di "chimica".
Diversa e' la questione Bencardino. Il sottoscritto, in persona, nella fase iniziale di trattativa con i dirigenti dell'Imperia per unificare i progetti, aveva richiesto allo stesso la disponibilità di ricoprire il ruolo di Direttore Generale. Che egli, dopo qualche giorno di riflessione, ha rifiutato. Iannolo è un giocatore non si discuterà mai. Ma le linee della nostra società ed il progetto tecnico della Direzione Sportiva e Mister non prevedono il suo impiego. Qualche anno fa sarebbe stato sicuramente diverso.

6° domanda. E' stato previsto un piano di rafforzamento del settore giovanile che affidi le singole squadre a tecnici esperti in grado di poter creare un serbatoio da cui attingere regolarmente per integrare la prima squadra, in modo tale da non dover costantemente ricorrere a giovani provenienti da fuori provincia?
M.A.: Per quanto riguarda lo staff di allenatori ed istruttori al servizio delle giovanili, mai avrei creduto, solo qualche mese fa, di poter partire con tanta qualità. Abbiamo già presentato ai media i quadri in anteprima e li ripresenteremo il 29 agosto durante la presentazione ufficiale della stagione.

2 commenti:

  1. Per quanto riguarda la mia posizione, non credo sia stato un problema di "chimica" . Sono stato trombato, da allenatore della Juniores nazionale, con motivazioni quantomeno discutibili e nel momento in cui il lavoro svolto fin dall'estate, con l'aiuto e appoggio tecnico del solo Riolfo, stava iniziando a dare ottimi risultati. Troppo comodo dire che"non ero in linea con le direttive della societa'" come da intervista su Imperia Tv allo stesso Alberti. Ancora adesso sono all'oscuro di quali siano le linee guida dell'allora societa'. Spero che queste problematiche siano state superate e che in futuro il lavoro dei singoli allenatori sia valutato per come i ragazzi vengono formati ( tecnicamente, tatticamente e caratterialmente), piuttosto che per personali antipatie.
    Forza Imperia...Sempre !!!

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  2. Grande Gianbo. E' un grande difetto storico dell'Imperia calcio dove nel settore giovanile spesso gioca chi è figlio di.... e non chi merita di giocare. Ci sarebbero decine e decine di casi e sarebbe ora che chi ne è stato protagonista tirasse fuori la testa dalla sabbia e lo testimoniasse per cercare per quanto possibile di fare un pò di pulizia partendo almeno dalla base perché questo calcio così com'è fa sempre più skyfo.

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