mercoledì 10 ottobre 2012

Il punto di Gian Burrasca

Domenica sera, qualche ora dopo il fischio finale della partita col Bra, ho incontrato, come accade spesso, il mio amico El Lobo. Ne è scaturita  una discussione molto interessante, dalla quale sono emersi due punti di vista differenti riguardo la situazione attuale dell'Imperia calcio.
Da una parte il "Lobopensiero", quello dell'Ultras, il quale è principalmente interessato al fatto che l'Imperia ci sia, che scenda in campo regolarmente (possibilmente con maglia nerazzurra,  non con altri improbabili colori come in una gestione che non voglio ricordare...) e che sia garantita la sua esistenza. Dall'altra il "Gianbopensiero", quello dell'ex giocatore, il quale vorrebbe vedere una squadra il piu' competitiva possibile e ambire a risultati importanti.
Ovviamente i due pensieri non sono in contrasto l'uno con l'altro, anzi... ma la discussione verteva sulla priorita' dell'uno rispetto all'altro.
Il Lobo, con frasi molto colorite e simpatiche, mi ricorda spesso che la "mentalita' Ultras" è ben diversa dal mondo a cui ero abituato io. Per l'Ultras è fondamentale non essere preso per i fondelli ( El Lobo è stato piu' esplicito...) e in questo ha riconosciuto in Alberti e soci una certa sincerita', in quanto nella corrente stagione sportiva non è stato promesso nulla.
Partendo da questa ultima frase, vorrei esprimere il mio punto di vista sia a El Lobo che a tutti. La partita di domenica non ha portato alcun punto, ha fatto divertire pochi e  l'Imperia non ha segnato nessun gol. Nonostante questo i Samurai hanno incitato la squadra per piu' di 90 minuti e hanno chiarito a tutti il fatto che essere alla guida dell'Imperia calcio non è esattamente come guidare la Pro Imperia, l'Argentina o il Ventimiglia, con tutto il rispetto per le societa' citate .La visibilita' che se ne ottiene e il ritorno conseguente non è minimamente paragonabile.
Allora io dico che chiunque regga le sorti dell'Imperia, ha il dovere di cercare di fare il meglio possibile, senza fare passi piu' lunghi della gamba, ma nemmeno gestire la societa' come un circolo privato riservato ai soli amici soci. I dirigenti, a mio modo di vedere, nella situazione attuale, dovrebbero vedere  come un fatto positivo l'entrata o il ritorno di un dirigente che permetta loro di rimpinguare il gia' asfittico budget rendendo possibile l'acquisto di un attaccante che serve come il pane. Dovrebbero fare in modo di garantire la permanenza in questa categoria ad una squadra che rappresenta una citta' capoluogo di provincia. Dovrebbero capire, se non fosse ancora chiaro, che il nome Imperia Calcio è pesante ma è allo stesso tempo molto gratificante. Il tanto sbandierato "marketing" dal quale ricavare nuove risorse che fine ha fatto ? Non crediate, cari dirigenti che leggete il blog quotidianamente, che  il vostro progetto commerciale non possa essere perseguito. Il nome Imperia tira ancora e anche parecchio...basta saperlo usare !!!
Venendo al calcio giocato, la partita di domenica prossima prevede la trasferta in terra torinese a casa della capolista Chieri. Gli azzurri della cintura torinese, guidati come nella passata stagione dall'ex centrocampista di Torino e Ancona (io ci giocai contro nel '90 quando militava nel Nizza Millefonti) Marco Sesia, dopo la brillante stagione scorsa, cercano di ripetersi quest' anno, magari centrando quell'obbiettivo sfuggito sul filo di lana l'anno scorso a vantaggio del VDAosta. La squadra, rispetto alla stagione passata, è stata ridimensionata un pochino nel numero di giocatori "esperti" a disposizione di mister Sesia. I punti di forza sono il portiere Tulino, il difensore Conrotto, i centrocampisti Manasiev (bulgaro, ex di Asti e Acqui) e Didu (ex di Cuneo e Pro Vercelli,squalificato contro l'Imperia) e la coppia di  attaccanti Santoro (ex Biellese e Moncalieri) e Montante (ex Alessandria e Acqui). Da notare come in fase di costruzione della squadra si sia badato alla costituzione di un asse centrale "esperto" e di sicuro affidamento, intorno al quale si alternano alcuni under  di sicuro affidamento provenienti dalle proprie  giovanili e della Pro Vercelli. Il ruolino di marcia parla chiaro ( 5 vittorie e un pareggio) confermando  il Chieri come la principale candidata al salto di categoria. La corsia sinistra, mi piace ricordarlo, verra' occupata da un giocatore che conosco molto bene avendoci giocato insieme. Si Tratta di Guglielmo "Guli" Roveta, ex di Cuneo, Acqui e Borgosesia, un '83 dotato di un ottima progressione e di un buon piede sinistro.
L'Imperia, dal canto suo, dovra' ancora fare a meno di Piazza, dando pero' la possibilita a mister Lupo di schierare un giocatore meno tecnico, ma piu' propenso al contenimento e la formazione dovrebbe ricalcare quella di domenica scorsa. Il tema tattico sara' di facile interpretazione per i nerazzurri e non si puo' non pensare, visto l'organico attualmente a disposizione, ad una partita impostata sul contenimento e le ripartenze in contropiede. Il compito di mister Lupo, se non altro, sara' meno impegnativo nel motivare i ragazzi per questa partita: quando si incontra una squadra che l'anno passato ha fatto piu' di 70 punti e quest'anno e' quasi a punteggio pieno, non si puo' non avere la giusta carica agonistica. 
In chiusura vorrei, tramite il blog, fare una domanda alla dirigenza nerazzurra. Vista l'impostazione della stagione corrente, improntata sul lancio di giovani prodotti locali, in quale ottica si collocano le mancate riconferme in particolare di due giovani (un 95' e un '96) molto promettenti e passati all'Argentinafuturasanremese ?  
Forza Imperia...Sempre !!!

13 commenti:

  1. Concordo in toto Gianbo. Non dimentichiamoci che la nostra Imperia, augurandoci di restare dove siamo, sarebbe almeno ancora per un altro anno l'unica rappresentante della provincia in un campionato nazionale, con la visibilità ed eventualmente l'"appetibilità" che ne consegue. Oltre al tuo quiz finale c'è un'altra domanda che mi piacerebbe porre a questa dirigenza (ma tanto non risponderanno visto che ne abbiamo perse le tracce dal 29 agosto!) e cioè se da quando hanno preso in mano le redini del gioco si siano preoccupati o meno di guardarsi intorno per cercare collaborazione da parte della città. Magari mi sbaglio, ma ho la sensazione che stiano chiusi a riccio gestendo fra loro le beghe interne e senza fare alcuno sforzo per allargare l'organigramma societario. Se non ti vai a proporre, a meno che non capiti qualche "bandito" in cerca di truschini più o meno leciti, è difficile che la manna ti cada dal cielo e credo che questa società, contrariamente a quanto affermato in pompa magna il giorno della presentazione, manchi totalmente di quella comunicazione versi l'esterno che, in teoria, avrebbe dovuto essere il loro fiore all'occhiello. Totalmente d'accordo ovviamente sulla punta che serve come il pane e che, come scritto dal gestore del blog, non può essere una comparsa, ma assolutamente un comprimario, uno in grado di fare reparto da solo e magari fare a sportellate per conquistare anche qualche punizione dal limite, arma per la quale abbiamo il fromboliere che, però, ad oggi, quella zolla per calciare le sue proverbiali parabole, non ha potuto nemmeno vederla. Un caro saluto Gianbo, con la speranza di poter tornare prima o poi a vederti far parte dell'organigramma della società.

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  2. Non dimentichiamo poi una cosa importante. Al momento questo è l'ultimo dei nostri problemi, però, in prospettiva futura è una cosa della quale tener conto, bisogna rilevare che la quasi certa riforma dei campionati di Prima e Seconda Divisione porterà sicuramente alla scrematura delle società professionistiche ed alla nascita di un'unica categoria con tre gironi. Questo comporterà il fatto che l'attuale serie D tornerà ad essere, come qualità delle squadre partecipanti, molto simile alla vecchia C2 con in più la prospettiva, in caso di promozione, di trovarsi a far parte di un campionato assolutamente affascinante e ricco di nobili decadute. Tanto per fare alcuni nomi, chi farà l'eventuale Divisione Unica il prossimo anno potrebbe trovare sulla sua strada Alessandria, Carrarese, Como, Cremonese, Mantova, Monza, Perugia, Pisa, Reggiana, Rimini, Treviso e Venezia. Tutti nomi che potrebbero costituire un forte richiamo di pubblico in una piazza ormai abituata da anni a dover fare i conti con Pontedecimo, Vallesturla e Campomorone (senza offesa per i tre onorevolissimi club, si intende). Ma qui siamo ovviamente alla fantascienza pura.............

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  3. Personalmente temo che, adesso che hanno ottenuto quel che volevano, per il resto non gliene freghi un accidente di nulla. Puntando a gestire una piccola società con una piccola squadretta, senza nessuna ambizione nè volontà di costruire un bel niente. Tanto un qualcosa che porti il nome di Imperia, che lo sia o non lo sia veramente non ha importanza, esiste, no? E allora che tifosi ed appassionati si facciano bastare quello e ringrazino pure.

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  4. Ok Luca, probabilmente hai ragione, ma in questo caso mi spieghi quale beneficio ne ricavano? Io me lo ricordo quando ai tempi di Cacotta e della gestione Duberti nel bar del grattacielo e nel negozio di articoli sportivi che allora era sull'argine non si parlava altro che di Imperia quindi per loro il ritorno, e non solo di immagine, c'era di sicuro anche se credo che ce se siano mangiati anche un bel pò. Ma a questi a gestire una società solo ed esclusivamente al risparmio, oltrettutto in maniera a dir poco molto approssimativa visto come è stata composta la squadra, cosa gliene viene?

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  5. @Amarcord: qualche personalissima e cattivissima idea potrei avercela pure, ma ora come ora tali restano.

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  6. Montante prima di chieri ex casale c2 i ragazzini sono ex berretti di canavese e cuneo .eh beh. Scusate avete mica visto se si sta allenando una punta ? Io non capisco non so darmi una ragione logica del comportamento di lor signori .

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  7. anche se perdi sempre11 ottobre 2012 alle ore 21:39

    @luca da genova
    ma hai finito di lamentarti???
    cosa hai mai fatto per l'imperia nella tua vita???
    nn m ricordo d averti mai visto in una trasferta a rischio in questi anni!!!!se era per gagliano a quest'ora eravamo sotto terra!!!

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  8. Solita analisi che non fa una grinza, attendiamo risposte falla societa'. Mi sono informato sui ragazzi passati all' argentina... Due giovani molto promettenti e chi me ne ha parlato ha sottolineato come facciano parte della prima squadra in pianta stabile, nonostante le grandissime ambizioni dei Delgratta

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  9. @anche se perdi sempre: 1) di quello che faccio o non faccio non te ne devi preoccupare, me ne sto già preoccupando da solo. Grazie lo stesso. 2) io dico e scrivo ciò che penso, se a te sembra un lamentarsi e basta sono fatti tuoi. Liberissimo di dirlo, per carità, come io sono liberissimo di dirti che ti stai sbagliando. 3)non discuto certamente sul fatto che con Gagliano SIAMO FINITI sotto terra. Sul fatto che SAREMMO FINITI discuto eccome. La penso differentemente da te, che vogliamo farci?

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  10. Ma sei cosi' sicuro che l'argentina diventera' sanremese?

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  11. Un'altra settimana se ne sta andando. Parole e musica di mister Lupo di venerdì scorso: "non è escluso che entro domenica arrivi la punta di cui abbiamo bisogno". Siamo una settimana dopo e intanto è arrivato un difensore...........................
    Scusi mister, ma domenica di quale mese e di quale anno stava parlando? Ma per favore! Almeno parlatevi prima di mandare il mister davanti ai taccuini........

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  12. Ma cosa pensate che Lupo e' contento di essere senza una punta.......e che la società non la stia cercando?????? Sono senza PALANCHE.......lo capite o no!!!!
    PS i due andati all'argentina pensano di essere dei fenomeni........e sono andati la perchè' volevano giocare sempre..... Ma andate a cagare......

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  13. Willi non basta cercarle le punte bisogna comprarle e presto se vogliamo iniziare a fare qualche punto salvezza. S.U.I.

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