Perché? Perché? Perché?

Paiono esserci due squadre ad Imperia, come nel recente passato: una composta dai ragazzi di Andrea Caverzan, con la super visione di Alfredo Bencardino, Adriano Pisano e c., ed una composta dai Dirigenti neroazzurri, capitanata da Fabrizio Gramondo e soci (?!?).
La prima Imperia suda ogni giorno sul campo di allenamento, si prepara con grande dignità ed alcune normali difficoltà alla prossima, difficilissima, stagione: con un budget low cost e con un organico non certo da prima fascia, ma diretta da un allenatore che ha le idee chiare e supportata da gente che il calcio lo mastica da anni, conosce i suoi limiti e sa quello che deve fare.
La seconda Imperia, invece, tace, non dà notizia di sé, non si sa bene da chi sia composta e la maggior parte dei quali era anche assente alla presentazione ufficiale.
Il Presidente neroazzurro è, probabilmente, l'unico nel panorama calcistico mondiale, a non aver ancora proferito verbo (né in italiano, nè in inglese come il suo predecessore) dal momento del suo insediamento, che risale nientemeno al maggio del 2013.
L'ultimo eclatante esempio è l'assordante silenzio, dopo il durissimo Comunicato dei calciatori della passata stagione: nessuno della Dirigenza neroazzurra ha voluto replicare, quando sarebbe stato doveroso rispondere ai giocatori ed ai tifosi neroazzurri al j'accuse dei calciatori. Queste le tre domande poste:
- Perché i signori dirigenti, oltre a pensare alle sorti della squadra, non si preoccupano anche di sanare oltre ai loro debiti anche le pendenze a nostro favore?
- Perché arrivare sempre a questo punto?
- Perché risulta così difficile fare calcio qua?
Pare una cover del vecchio coro della Gradinata Nord "Perché? Perché? Perché?"... solo in quel caso sapevano la risposta, ora invece no.