Missione compiuta... ma che fatica

L'Imperia 1923 conquista la salvezza nell'ultimo turno della stagione regolare e spazza via tutte le paure affiorate nelle ultime giornate del Torneo, disputate con grande affanno e con una rosa che ha mostrato tutti i suoi limiti.

Com'era "normale" che fosse, a suggellare la salvezza è stato l'uomo in più, il leader della squadra, il calciatore (e qualcosa di più) della rosa 2013-2014: Marco Prunecchi, autore di una doppietta, che ha così portato a 21 le reti complessive realizzate nel corso della stagione, impresa che gli è anche valso il titolo di capocannoniere del Torneo. Un riconoscimento meritato al nostro "Top player", com'è diventato di moda definire ora i fuoriclasse, quelli che fanno la differenza... ma dell'importanza di "Super Marco" ne parlerò nei prossimi giorni, anche se non ci sarebbe bisogno di farlo, tanto è evidente ed ovvia questa cosa.

L'Imperia 1923, come detto, termina con il fiato corto un Campionato iniziato, invece, con il vento in poppa: dopo 10 turni, infatti, i ragazzi di Andrea Caverzan, erano addirittura al secondo posto in classifica, ad un solo punto di distacco dalla coppia di testa Magra Azzurri-Argentina (rileggetevi la classifica), le due squadre che, domenica prossima, si giocheranno la promozione in Serie D, in uno spareggio che sarà sicuramente ad altissima tensione... buon per loro... torniamo a parlare della nostra Imperia.

Dopo quella vittoria interna contro il Casarza Ligure, grazie ad una rete in extremis, guarda caso, di "Super Marco", qualcosa si è rotto nel meccanismo quasi perfetto di Andrea Caverzan: la squadra ha inanellato una serie di sconfitte e prestazioni negative, che l'hanno poi trascinata nella zona rischio, senza mai, ad onor del vero, essere stata in zona "play out".

Il quinto posto pronosticato ad inizio stagione da Alfredo Bencardino non è arrivato, abbiamo terminato al nono posto (ottavo sul campo, senza la penalizzazione), ma non sarebbe poi cambiato molto se avessimo terminato il Campionato quattro posizioni più in su, avremmo solo sofferto un po' meno... Lo stesso "Ruspa", l'unico che in questi mesi ci ha messo la faccia, aveva definito questa stagione come "l'anno zero" dell'Imperia 1923, l'anno dal quale ricominciare, dopo le stagioni dell'assurdo dualismo Imperia calcio-Pro Imperia, che, parafrasando il proemio dell'Iliade, "infiniti lutti addusse agli... imperiesi" e dopo la disastrosa scorsa stagione.

L'anno in cui la dirigenza imperiese avrebbe dovuto azzerare tutti i puffi pregressi, nel quale lanciare o valutare molti giocatori del settore giovanile, l'anno in cui cominciare a lavorare in un certo modo con lo stesso vivaio: saranno stati raggiunti tutti gli obbiettivi ed il prossimo non sarà un altro anno zero? Lo sapremo solo nelle prossime settimane... forse... forse perchè la comunicazione non è certo la migliore qualità di questa dirigenza, inspiegabilmente silente.

Quattro mesi ci separano dall'inizio della prossima stagione: ci aspettiamo, in tempi brevi, che la Dirigenza neroazzurra faccia il punto della situazione e ci mostri i programmi per il futuro (perchè non farlo nel corso di un'assemblea pubblica, come nei vecchi tempi?) e, se davvero non sono chiacchiere, se davvero c'è qualcuno vuole dare una mano o, addirittura, vuole subentrare al vertice, parli anch'esso in maniera chiara... ora o mai più.