Mai 'na gioia

La quarta sconfitta consecutiva dei ragazzi di Gian Luca Bocchi lascia invariata la distanza con la zona play out, che è sempre a 7 punti di distanza, dove c'è il Busalla, ma fa arrabbiare i molti tifosi presenti al "Borel" che hanno comunque sostenuto la squadra, anche quando il passivo era diventato imbarazzante.
Una caduta libera dei neroazzurri che da un mese non raccolgono un misero punticino e che, ieri pomeriggio, hanno tenuto botta agli avversari per quasi tutta la gara, ma che sono stati incapaci di sfruttare le occasioni che hanno comunque creato. Il Finale, per contro, ha praticamente concretizzato tutte le palle gol, con un Rocca, autore di una tripletta, scatenato ed imprendibile per una difesa neroazzurra a dir poco traballante e molle. L'attacco, come detto, è stato impreciso e lezioso, ed ha infilato la porta finalese solo grazie ad un calcio di rigore realizzato, nei minuti finali, da Amerigo Castagna, autore della sua dodicesima realizzazione stagionale, uno dei pochi a salvarsi assieme a Fabio Garattoni ed Ivan Massi.
La prossima avversaria si chiama Magra Azzurri che pare abbia ormai alzato bandiera bianca, ammesso che gli spezzini fossero interessati a centrare il secondo posto, ma tuttavia resta sempre molto pericolosa e contro la quale, ancora una volta, sarebbe vietato sbagliare. Inutile dire che un altro rovescio renderebbe (incredibilmente, per quanto visto fino ad un mese fa) sportivamente drammatiche le due doppie trasferte con Ventimiglia e Rivasamba, autentici spareggi per evitare la roulette russa dei play out.
A mio modo di vedere risultano assai evidenti le responsabilità della società che (probabilmente non avendone le possibilità, ma sarebbe stato almeno opportuno guardarsi intorno) non ha ritenuto opportuno cercare anche parzialmente di colmare l'autentica voragine lasciata dalla perdita di Battipiedi sottovalutando l'impatto, in termini di tecnica ed esperienza, che questo giocatore aveva all'interno della squadra. Le ripetute imbarcate subite nelle ultime partite, ma soprattutto la mancanza di un "Calciatore" hanno notevolmente ridotto anche le soluzioni offensive e la qualità del centrocampo dove spesso Agustin avanzava a dettare le giocate a dispetto del suo numero di maglia da difensore. Sarebbe probabilmente bastato guardarsi intorno per trovare qualche giocatore svincolato disposto ad accettare un minimo gettone di presenza per disputare una decina di partite invece di restare fermo e dare qualche certezza in più evitando di rischiare di fare nuovamente soffrire i tifosi fino alla fine.
Intendiamoci, sette punti sui dodici disponibili restano comunque un buon margine che, terminando in un determinato modo gli scontri diretti, potrebbe addirittura essere sufficiente per salvarci...
 magrissima consolazione soprattutto per i tifosi neroazzurri che avrebbero meritato la vittoria ma che, anche ieri, tornano a casa con la consapevolezza di aver dato tutto e, per l'ennesima volta, di non avere "mai 'na gioia", come recitava uno striscione appeso nel loro settore.