Lettera aperta ai dirigenti neroazzurri.
La misura è colma, anche per chi, come il sottoscritto, da ormai 40 anni
segue le tribolate vicende neroazzurre e, pertanto, ne ha viste di
tutti i colori.
Il vostro operato mi ha davvero stancato:
nessuna programmazione, nessuna passione, nessuna forma di
comunicazione con l'esterno, nulla di nulla, solo una tassa di
iscrizione pagata ad inizio stagione... ma per tenere in vita cosa?
Vi ostinate a tacere, a non comunicare con
l'esterno, a non rendere noto quali siano le vostre intenzioni per la
prossima stagione e, come ormai di consueto, da tre stagioni a questa
parte, navigate a vista.
Addirittura, qualche giorno fa, con freddo
comunicato, chiedevate ai tifosi imperiesi di contribuire a sostenere
la nostra squadra. Come già detto, ci poniamo un po' tutti una semplice
domanda: ma come potete pretendere che uno possa mettere mano al portafoglio e versare 100, 500, 1000,
2000, 5000 o addirittura 10000 euro senza sapere a chi andranno questi
denari e come verrano investiti? Qualcuno di lor signori ce lo può
spiegare?
Ma questa è solo l'ultima "mossa" incomprensibile da voi fatta.
Intanto,
in città, corrono voci di dimissioni, malumori all'interno, fratture
insanabili... del resto, come si dice, chi semina vento non può che
raccogliere tempesta, e se nessuno si vuole avvicinare a dare una mano
non è perchè "c'è crisi" oppure "non c'è amore per l'Imperia calcio": a mio
modesto avviso è solo perchè nessuno ha voglia di avere a che fare con voi.
Non vedo via d'uscita e, pertanto, con la morte nel cuore, un grande cuore neroazzurro, vi chiedo di
mollare tutto, di porre fine a questo stillicidio, di staccare la spina
una volta per tutte all'Imperia calcio.
E' l'ultima cosa che vorrei
vedere, domeniche in cui il verde prato del "Nino Ciccione" sia deserto,
senza undici casacche neroazzurre in campo e un silenzio assordante
dagli spalti. Ma se questo è il prezzo da pagare, se non siete in grado di dare di più di quel poco o nulla che ci fìdate, tanto vale
che chiudiate il baraccone.
Da tre stagioni parlate di anno zero, ti
pregressi (da voi stessi creati) da onorare, ogni estate non si sa se a settembre saremo ai
nastri di partenza del Campionato di Eccellenza, non "Cempionsligghe"
!!!
Basta!!! Se volete un minimo di bene alla nostra squadra del
cuore, la storica società cittadina, che dall'ottobre del 1923 è stata
il punto di riferimento per tantissimi imperiesi, staccate la spina.
Mi rivolgo ora ai sostenitori neroazzurri: non
so cosa ne pensiate voi, se la pensate nella stessa maniera ditemelo,
scrivetemelo, pubblicherò tutti i vostri messaggi. Non fate come loro, fate sentire la vostra voce, urlate al cielo la
vostra voglia di avere una squadra per la quale gioire, soffrire,
tifare...
#Staccate la spina. Liberate l'Imperia calcio
Amarezza...
RispondiEliminaNon posso che essere daccordo, #staccatelaspina!!!!!
RispondiEliminaSperiamo che almeno questa volta facciano qualcosa di sensato, cioè #STACCARELASPINA......
RispondiEliminaForza Imperia sempre
E il mister che fine ha fatto ? Non parla piu' ?
RispondiEliminaD0bbiamo essere l'unico Capoluogo di Provincia in Italia a non avere una Società calcistica degna di questo nome.Più che una Società sembra di aver a che fare con Cosa Nostra.....
RispondiEliminaUn consiglio penso di essere in grado di poterlo dare,Ricominciando tutto da capo con giocatori locali vogliosi di fare bene senza fare differenzazioni tra giovanissimi e meno giovani, perchè l'Imperia non è L'Inter o il Milan oppure JUVENTUS dove i settori giovanili vengono curati in modo strettamente selettivo con giovani provenienti da ogni parte del mondo oltre a quei pochi locali.
Quest'anno abbiamo visto che con soli giovani locali non si va da nessuna parte quindi è innutile pensare di fare bisnes perchè come i nostri ragazzi, senza togliere nulla alle loro innate qualità calcistiche,ce ne sono dei treni pieni. Pertanto intendo dire che una scelta fra giovani e meno giovani locali sarebbe l'unico modo per poter ritornare ad poter dire la nostra mantenendo sottocontrollo la situazione economica in questo difficile momento di crisi che non ci permette di fare programmi più ambiziosi.FORZA IMPERIA......
cercherò di essere il più diplomatico possibile. Non è semplice gestire una società calcistica di questi tempi avendo alle spalle debiti su debiti, l'unica soluzione sarebbe quella di vedere arrivare un imprenditore di peso, ma chi vorrebbe venire in una città allo sbando nel degrado più assoluto, dove anche i vertici cittadini sono dei quaquaraquà e con un marchio storico come l'Agnesi che è alla frutta? Sono sicuro che anche l'attuale dirigenza non vede l'ora di disfarsi di questa patata bollente, in uno stadio sempre più deserto dove anche le forze (occulte) dell'ordine non si presentano neanche più(a volte è meglio) e dove una ventina di giovani cittadini (calciatori) cercano di fare bella figura di fronte ad uno sparuto pubblico conoscendo le poche finanze disponibili societarie. Provo a spezzare una lancia a favore della dirigenza, ci vuole tempo a costruire una squadra quindi o la prendiamo con filosofia, o non ci resta che aspettare l'imprenditore, anche se c'è da dire che se i politici (merdosi) del tempo avrebbero dovuto lasciare la costruzione del porto a Spinelli e non darla in mano a gente con pochi scrupoli, forse a quest'ora eravamo in categorie ben differenti e il sabato sera qualche albergo lavorava almeno 2 volte al mese con qualche sponsor in più
RispondiEliminaAnomino delle 10.47... forse è meglio che metti un po' di tabacco in più in quello che fumi....
RispondiEliminanon sono d'accordo.. meglio avere una squadra in questa categoria facendo un campionato piu' che dignitoso utilizzando perlopiu' ragazzi di qua (anonimo della 10.47 quest'anno senza quei ragazzi con i quali non si va da nessuna parte saremmo andati in altre categorie inferiori probabilente) aspettando con ESTREMA fiducia l'avvento di un appassionato facoltoso che possa aiutare la causa... piuttosto che sparire... io la vedo cosi'.. certo e' che com'era il detto..chi visse sperando....
RispondiEliminaGabry
tutto questo mentre un imperiese porta 130 mila nelle casse della pallanuoto femminile tramite una società maltese per cui lavora
RispondiEliminapIETRO
Imperia calcio è...un presidente che non sa o fa finta di non sapere..dirigenti che si rendono irreperibili o scaricano su altri responsabilità chi si dimette o chi non lo fa dopo aver commesso più danni che la grandine (vedi settore giovanile) buona fortuna!!!...e forza Imperia.
RispondiEliminama come potete pensare di fare un paragone con la pallanuoto, mi sembrano più che evidenti i motivi per cui abbiano trovato subito un finanziatore mentre la nostra dirigenza non riesce neanche ad ottenerli (mi riferisco all'ultima campagna)dai genitori (qui tanto mal/bistrattati) e dai pochi e sparuti tifosi rimasti legati ai melanconici ricordi di quel che fu......
RispondiEliminaAGC
Anonimo:
RispondiEliminaState tutti sereni che l'imprenditore di peso sta arrivando dalla Repubblica ceca ihihih ihihih