Si festeggia quest'oggi il nono compleanno di Im1923 e, come sempre in occasione di questo anniversario, faccio un breve bilancio di quello che è accaduto nell'arco dell'anno.
La squadra allenata dall'esordiente Gian Luca Bocchi conquista una tranquilla salvezza (l'obbiettivo minimo/massimo postosi dalla società) e conclude la stagione al sesto posto in classifica, in coabitazione con il Ventimiglia, nonostante la rosa della squadra, nel mercato di riparazione invernale, sia indebolita dalle partenze di Agustin Battipiedi, tornato in Argentina, e di Marco Prunecchi, ceduto all'Albenga.
Ma le attenzioni di tutti i sostenitori neroazzurri, delusi dall'operato dell'attuale dirigenza, sono tutte catturate dalla notizia del possibile arrivo del Presidente della Carlin's Boys Renato Bersano nell'organigramma societario imperiese: la stragande maggioranza dei tifosi neroazzurri accoglierebbe a braccia aperte il giovane imprenditore, anche se la cosa pare di difficile attuazione per due ragioni. La prima è legata all'effettivo desiderio di Renato Bersano di voler mollare il progetto di rinascita della Sanremese: dopo due anni di grandi investimenti nella città delle baracche, avrebbe fatto un clamoroso passo indietro? Il forte sospetto è che questa sia solo una sorta di minaccia alla città di Sanremo, una parte della quale pare voglia mettergli il bastone tra le ruote. La seconda, invece, è legata all'attuale gruppo dirigente: avranno davvero tutta questa voglia di farsi davvero da parte, come spesso hanno detto, dando il loro benestare all'ingresso di Renato Bersano senza fare richieste inaccettabili?
Qualche mese dopo sarà il turno di Riccardo Del Gratta, che parrebbe pronto a lasciare l'Argentina per approdare all'Imperia. Leggendo la maggior parte dei commenti, anche in quest'occasione, è palpabile la voglia di una svolta, di un cambiamento netto, perchè questa dirigenza (che, proprio quest'anno, "festeggia" i propri 1000 giorni di mandato, che abbiamo analizzato coi pro ed i contro) non ha convinto pressochè nessuno, per svariate ragioni. Il livello di sopportazione ed intolleranza è tale che se, domani mattina, si presentasse in sede Paperinik o Topolino, la maggior parte dei tifosi lo accoglierebbe a braccia aperte.
Sul blog viene lanciato l'hashtag #staccatelaspina.Liberate l'Imperia calcio approvato da molti tifosi imperiesi.
Per non farsi mancare nulla scoppia, a più riprese, uno dei soliti "merdoni" neroazzurri, con la querelle tra Marco Alberti e gli ex dirigenti dell'Imperia calcio, Michele Sinagra e Roberto Bonavia: questi ultimi pretendono la restituzione di 90.000 mila euro, per il mancato pagamento delle rate del mutuo per la costruzione/gestione del campo di Dolcedo. Il contratto fu firmato nel 2012, con una durata sino al 2020, dal allora presidente dell’Imperia Antonio Gagliano e dal presidente della Pro Imperia Marco Alberti. Il saldo, ad oggi, non è avvenuto. Da qui il decreto ingiuntivo e si era arrivati, il 13 aprile scorso, alla sgradita visita dall’ufficiale giudiziario per definire la valutazione delle attrezzature presenti. Due giorni dopo era stato trovato l’accordo tra i membri della vecchia dirigenza dell’Imperia Calcio (Roberto Bonavia e Mino Sinagra) e l’attuale presidente, Fabrizio Gramondo. Ma il 9 settembre scorso era riesploso il merdone.
Due settimane fa gli avvocati della coppia di ex dirigenti neroazzurri hanno pignorato le proprietà che Marco Alberti, attualmente residente a Montecarlo, mantiene ad Imperia e Pontedassio, nello specifico alloggi ed un garage.
Tra le poche note positive di quest'anno, la Juniores di Alfredo Bencardino che vince la finalissima regionale di categoria contro il Genova calcio ed approda alla fase nazionale, tra l'interesse e l'entusiasmo del pubblico imperiese, che assiste alle gare con grande partecipazione.
A conferma dello stato di malessere anche interno al club, arrivano le dimissioni di un allenatore delle giovanili, quelle presentate da altri preziosi collaboratori e quelle "rumorose" (per le parole da lui scritte sul blog) dell'addetto stampa del settore giovanile non agonistico Mario Martino.
A rompere il muro di gomma neroazzurro, ci pensa il dirigente imperiese Attilio Ascheri, che risponde ad una serie di domande poste dal sottoscritto e dai lettori del blog.
Pochi giorni prima dell'inizio delle gare ufficiali, esplode la grana inagibilità del "Nino Ciccione", poi risolta qualche giorno dopo.
L'Imperia, con in panchina il riconfermato Gian Luca Bocchi, si ripresenta alla nuova stagione con una rosa qualitativamente e quantitivamente inferiore a quella del precedente Torneo.
Tra mille perplessità ed un pre Campionato con risultati a dir poco disastrosi, ad una settimana dall'inizio della nuova stagione, i neroazzurri (ma, viste le casacche indossate nelle ultime stagioni, c'è da chiedersi se qualcuno, in sede, sappia quali siano i nostri colori sociali) conquistano un'inaspettata vittoria contro l'Unione Sanremo (la futura Sanremese) nell'ultimo turno di Coppa Italia, che dà una botta di euforia all'ambiente... anche se la gara resterà nella memoria di tutti, per le polemiche successive alle 38 diffide rifilate ai sostenitori neroazzurri ed ai loro amici di Nizza, protagonisti degli incidenti avvenuti prima, durante e dopo la gara, complice anche un servizio d'ordine a dir poco approssimativo.
Il Comune di Imperia apre un bando di gara per la gestione dell’impianto sportivo cittadino, compreso il bar e la manutenzione del prato. Un grosso problema per l'Imperia, poiché le spese per la gestione dello stadio "Nino Ciccione" dovrebbero aggirarsi intorno ai 50-60 mila euro l'anno (molto più del budget investito dalla nostra dirigenza per la Prima squadra) e, pertanto, è difficile, se non impossibile, immaginare che qualcuno di loro si sobbarchi un'onore del genere.
Il Campionato inizia, con l'Imperia che infila una serie di pareggi ed tre vittorie, la più prestigiosa delle quali, contro la capolista Magra Azzurri.
Si avvicina il giorno dell'attesissimo derby contro l'Unione Sanremo e, dopo quanto accaduto nella gara di Coppa Italia, la partita si annuncia blindatissima con la Prefettura di Imperia che prima permette la vendita biglietti di accesso al "Nino Ciccione" ai soli residenti nel Comune di Imperia, per poi fare un passo indietro e vietarla ai soli sostenitori ospiti.
Sul blog viene lanciato l'hashtag #voglioimatuzianialderby, al quale rispondono molti sostenitori imperiesi e non, perché un derby senza le due tifoserie presenti è un non derby: non servirà a nulla.
Il derby terminerà con la vittoria dei matuziani e sarà ricordato per la decisione dei tifosi della gradinata Nord di staccare i propri striscioni e lasciare lo stadio al 30° primo tempo, per poi recarsi a Sanremo dai "nemici di sempre" al “Comunale” di Corso Mazzini, dove gli Ultras matuziani stavano seguendo il match via streaming su internet.
L'Imperia termina il girone d'andata al 7° posto in classifica ed un margine di 5 punti dalla zona play out... perché, purtroppo, noi dobbiamo sempre guardarci alle spalle... in tutti i sensi...
In questo anno ci hanno lasciato alcuni neroazzurri veri: gli ex Presidente Franco Lanteri ed Arcangelo Musso e l'ex difensore Pietro Natta.
Concludo, come sempre, ringraziandovi per aver seguito, anche quest'anno, le avventure (ma, forse, sarebbe meglio definirle disavventure) dell'Imperia attraverso il mio piccolo blog e vi do appuntamento tutti i giorni su queste pagine, aspettando i vostri contributi, i vostri commenti, le vostre critiche ed i vostri suggerimenti.
Forza Imperia... sempre!!!
Auguri IM1923 e, che dire, una bella botta di depressione, ma questa è tutta la verità, la sacrosanta verità, nient'altro che la triste verità, dica lo giuro!!!!
RispondiEliminaAuguri 1923!!! Ras
RispondiEliminaAugurissimi im 1923!!! Come sempre speriamo che l anno nuovo porti finalmente una svolta positiva per le sorti della nostra Imperia! Ma,si sa, chi visse sperando...
RispondiEliminaTantissimi auguri di buon compleanno grande im1923!!!
RispondiEliminaAuguri Massi!!!
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