Gianbopensiero

La partita del Comunale ci porta, oltre ad una vittoria bellissima , la consapevolezza che questo gruppo di giocatori ha dei valori importanti. Praticamente da inizio stagione ho sempre detto e scritto che questa squadra, al completo, poteva giocarsela con tutte le altre squadre. L'ho ribadito anche quando le critiche erano piuttosto feroci dopo alcune partite di pre-campionato e di coppa Italia. La difesa veniva definita "colabrodo", il centrocampo privo di carisma e troppo "leggero" e l'attacco troppo "Castagna dipendente". Insomma le premesse non erano delle migliori.
Sono passate molte partite e l'esito finale di questo campionato (mancano tre partite, ma i giochi sembrano già fatti) vede un'Imperia che non ha mai perso con più di un gol di scarto e le sole 4 partite che abbiamo perso (Voltrese, Sanremo in casa, Finale in casa e Magra Azzurri) lo abbiamo fatto sempre in maniera immeritata.
Questo per sottolineare la compattezza di una squadra che ha dovuto affrontare moltissime problematiche, in verità comuni a molte squadre del nostro campionato, ma che andrebbero risolte, a mio avviso, qualora si ambisse a fare un campionato di vertice.
Queste problematiche sono  già state  evidenziate alla società a più riprese anche gia' dalla fine della  stagione scorsa e non credo siano impossibili da affrontare e risolvere per il meglio.
Ho fatto riferimento ad un aumento di budget, ma non in maniera esponenziale, piuttosto ottimizzando alcune spese e cercando di attirare nuovi sponsor, tutt'ora alla finestra o assenti.
Comunque, nel corso della stagione, ho sempre pensato di avere a disposizione un buon gruppo di giocatori che, come detto in precedenza, nella partita singola poteva giocarsela ad armi pari anche con quelle società che le problematiche sopra citate le affrontano in maniera diversa, spesso risolvendole.
Credo  sia giusto prendere spunto dagli esempi delle formazioni vincitrici degli ultimi due campionati, Ligorna e Finale, per far sì che ci sia un miglioramento ulteriore. Tutto questo l'ho scritto chiaramente a più riprese durante l'arco della stagione (anche attirandomi della critiche)  e non solo perchè abbiamo vinto il derby domenica scorsa.
Sempre riguardo la partita di domenica scorsa, ho accolto con molto stupore e fastidio le parole post-partita di Prunecchi ai microfoni di Calcio Flash Ponente.
Stupore perchè non mi aspettavo uno sfogo così subito dopo la vittoria nel derby. Fastidio perchè il contenuto di alcune sue affermazioni non le condivido assolutamente.
Nello specifico si lamentava per non essere sceso in campo dall'inizio, se non altro per una questione di "riconoscenza" che io ( o la società, o tutto l'ambiente Imperia non lo so...) avrei dovuto avere nei suoi confronti. A riguardo credo sia inutile sottolineare come il sottoscritto abbia sempre messo in campo la formazione che veniva ritenuta, di domenica in domenica, migliore o comunque quella che sembrava desse le migliori garanzie per raggiungere un risultato positivo.
E' ovvio che chi debba prendere le decisioni, in questo caso l'allenatore, spesso si trovi nella posizione di dover scontentare qualcuno. Questo è avvenuto anche quando, nello schierare i tanti giovani che hanno giocato in questi due anni, la scelta veniva fatta a vantaggio di alcuni e discapito di altri. Anche in questo caso mi sono attirato alcune critiche piuttosto feroci e pesanti. Le stesse, tra l'altro, che ho ricevuto anche quando mi sono espresso in favore dell'ingaggio dello stesso  Prunecchi  l'estate scorsa, quando qualcuno, a differenza del sottoscritto, lo riteneva non più all'altezza.  Nella parte finale dell'intervista, Prunecchi dice anche che sono 2 mesi che non ci parliamo. E' vero. Ma è difficile parlare con uno che a fatica ti saluta. Ad ogni modo la porta del mio spogliatoio è sempre rimasta aperta...
Nel calcio la riconoscenza, anche se non ti giochi la Champions ma soltanto un Derby,  non la si dimostra schierandoti in una partita piuttosto che in un altra, ma facendo le scelte senza farsi condizionare da nulla, sempre con lo scopo di ottenere il massimo per il bene di  tutti, non quello di un solo giocatore.
Ovviamente tutte queste cose, prima di scriverle qui, sono state dette al diretto interessato.