lunedì 13 febbraio 2017

Vado al massimo e vado.. al minimo

C'è Imperia che va al massimo ed una che va al minimo.
L'Imperia che va al massimo è quella allenata da Alfredo Bencardino che infila la seconda vittoria consecutiva e migliora di molto la propria posizione in classifica, aumenta i rimpianti per quello che poteva essere, si ritaglia una piccola (e solo matematica) "speranziella" di agganciare il secondo posto (domenica prossima ci sarà la trasferta contro la lanciatissima Rivarolese, da ieri pomeriggio seconda in classifica, che potrebbe darci una risposta decisiva) e merita gli applausi di tutti i sostenitori imperiesi.
La vittoria di ieri pomeriggio contro il Vado, fino a ieri seconda forza del Torneo ed imbattuta fuori casa, è stata meritatissima e mai in discussione: decisiva è stata l'espulsione di Di Sisto al 27', ma i rossoblù, a parte cinque minuti tra il 58' al 63', nei quali Todde si è erto a protagonista, non hanno giocato con continuità.
C'è poi, come detto, un'Imperia che va al minimo, è quella della dirigenza neroazzurra, contestata dalla Gradinata Nord e abbandonata da tutti, anche dai propri tesserati.
Emblematico quello che è successo ieri pomeriggio. Sabato, attraverso un comunicato, la società neroazzurra aveva detto testualmente: “La ASD Imperia, comunica che, l’accesso allo stadio per i giocatori tesserati sarà gratuito, solo ed esclusivamente, se in divisa sociale con tuta e giubbotto di rappresentenza (ma chi l'ha scritto, Lino Banfi, porca puttena?) onde evitare spiacevole disguidi (cosaaaa???) al botteghino”.
L'appello è servito, perchè non si sono registrati "spiacevole disguidi al botteghino"... semplicemente perchè non c'era un solo tesserato presente!!!
C'è da aggiungere altro?
Andatevene... al massimo della velocità!!!

11 commenti:

  1. Fantastico!!! Grandi ragazzi e dirigenti indecenti. Questa partita era la prima di due "hope point" nel senso che solo una improbabile, ma non impossibile, vittoria contro quella che secondo me è la squadra più forte del girone e in casa loro, potrebbe dare una flebile speranza. Ma poi ragiono e penso, speranza in cosa? Di raggiungere un play off con una società che non ha un euro da spendere? E se, incredibilmente, si riuscisse a raggiungerli e addirittura a vincerli, la D, con cosa la facciamo? Con i pagherò? Francamente sono già contento che ci siamo tirati fuori dalla zona pericolo e che forse, come obiettivi minimi di fine stagione, potremo tentare di "vendicare" le due indegne sconfitte dell'andata con i rivali di sempre dell'Albenga e nel simil derby con il Ventimiglia. Dopo di che non resterà, come al solito, che aspettare sulla riva del fiume..........

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  2. Vorrei cogliere l'occasione per salutare il fenomeno anonimo (!?!?) "senza Bocchi non si sale" e ricordargli che nonostante tutte le sue auto incensazioni questa squadra, con tutte le traversie che ha avuto, ha gli stessi punti dello scorso anno e solo 4 in meno di quella di due anni fa. Penso sia superfluo aggiungere altro.....

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  3. Quando nella stessa società ci sono due settori giovanili ben distinti e che viaggiano su strade molto diverse, non puoi pretendere altro...
    Uno che bazzica località Perine

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  4. Dai ragazzi crediamoci che mancano ancora tante partite, proviamo a fare l impresa di rimontare sta classifica

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  5. Altra doppietta di Bertuccelli. Questo avremmo potuto prenderlo noi e con lui, Castagna e Sanci tante partite perse per un golletto di scarto sarebbero stati quei punti in più che ci servivano per giocarcela. Ma si sa che non si possono fare le nozze coi fichi secchi......

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  6. Ruspa forever ,lo sai che quest'anno l'obiettivo della società era la serie d e invece Bocchi aveva una squadra giovane che doveva salvarsi?

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  7. penso che mettere contro Bencardino e Bocchi sia il piu' grosso errore che noi tifosi possiamo fare. Sono due persone che hanno dato il loro massimo per l'Imperia. Non si puo' dire altrettanto di questi dirigenti. Quindi finitela di tirare in ballo le persone sbagliate. Sul banco degli imputati ci sono solo i dirigenti attuali

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  8. Lasciando per un attimo perdere torti e ragioni sulla attuale situazione di società e squadra vorrei per un momento evidenziare gli errori di marketing elementare che sta commettendo questa dirigenza.

    Gli ultimi provvedimenti tipo quello di fare accedere gratuitamente al Ciccione solo i tesserati in divisa sociale, va contro il buonsenso, perché pone un altro ostacolo al flusso di tifosi allo stadio già deserto perché molti ragazzi dopo la partita magari desiderano andarsene in giro per la serata magari con amici e amiche vestiti come gli pare. Sarebbe sufficiente un tesserino dal costo minimo per identificarli o una fotocopia del cartellino.

    Dato il momento di difficili rapporti con tifosi ma anche semplici sportivi, dovrebbero essere incentivati gli ingressi per vivacizzare gli spalti, offrendo ad esempio una gratuità al genitore che accompagna un figlio tesserato minorenne. In fondo ha pagato le quote per il figlio e collabora a spese di trasferte e altro e nella maggior parte dei casi non andrebbe allo stadio, mentre gratuitamente accompagnerebbe il figlio e magari comincerebbe ad appassionarsi e in un futuro migliore sarebbe pagante e traino per altri amici suoi e amici del figlio .

    Anche ai tifosi dovrebbero essere proposti incentivi, come un ingresso gratuito in particolari occasioni, o degli sconti legati a iniziative create ad hoc. Si potrebbero fare decine di esempi di iniziative utili per aumentare gli ingressi al Ciccione.

    Se tra i dirigenti ci fosse non dico qualche imprenditore, ma anche semplicemente chi sappia gestire una piccola attività commerciale, saprebbe attuare un minimo di marketing e ne guadagnerebbe non solo l'immagine, ma nel tempo anche il botteghino.

    A mio parere lo spettatore per una società è un "cliente" e chi gli offre il prodotto deve attirarlo adattandosi alle situazioni contingenti e crearsi una "clientela" (i tifosi) stabile e numerosa. Se non può offrire un prodotto di alta qualità la società dovrebbe lavorare sugli incentivi e fidelizzare gli spettatori

    E pensare che un società sportiva può generare un motivo di ingresso che difficilmente una attività commerciale puo' generare: chiamatelo affetto, attaccamento o se preferite tifo.

    Mi pare che se guardiamo semplicemente quello che fa la società Argentina per attirare spettatori pur offrendo un "prodotto" più appetibile possiamo avere qualche esempio

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  9. Senza bocchi non si sale infatti è e sara cosi con due vittorie si parla gia di serie d ma alla fine sara promozione

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    1. Ma xche al mattino non dormi al posto di scrivere ste cagate

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  10. Anonimo delle 7,31...... sei veramente un poveraccio.....

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