giovedì 16 marzo 2017

C'è chi puote e chi non puote...

Coio/incollo da svsport.it
(Domenica scorsa, in occasione di Imperia-Albenga) "in tribuna erano presenti anche il presidente dell'Argentina Riccardo Del Gratta e il DS Salvatore Ciaramitaro. A margine della sfida, dopo il fischio finale, la presenza del numero uno rossonero non è sfuggita ad alcuni tifosi che hanno intonato il coro "Del Gratta compraci l'Imperia". Il nome del patron dell'Argentina, a questo punto, risuona in due delle piazze più importanti dell'intera provincia, dopo le possibilità paventate su un'eventuale fusione con la Sanremese".

Ma l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, non aveva emanato delle restrizioni per l'incontro tra Imperia e Albenga che riguardavano i residenti del Comune di Sanremo al quale era vietata la vendita dei tagliandi?
Ma si sa, c'è chi puote e chi non puote... chi non puote se lo scuote...

7 commenti:

  1. ...sicuro sia residente a sanremo?

    RispondiElimina
  2. Sono di Sanremo tifoso della sanremese,domenica sarei venuto volentieri con mio figlio a vedere la partita non di certo a prenderci a botte purtroppo non siamo potuti venire,leggere che certe persone erano presenti mi fa' pensare ancora di piu' quanto stiano rovinando il calcio purtroppo la legge non e' uguale x tutti ma questo l'ho capito da un bel po'.Speriamo di ritornare al ciccione x il vero derby sempre che ci facciano venire!!!!!!

    RispondiElimina
  3. Prima i Del Gratta li avete insultati, osteggiati, ora li pregate in ginocchio di comprarsi l'Imperia, un po' di coerenza no?? Comunque con loro stareste stabilmente in serie D (quando mai l'Argentina Arma avrebbe fatto la D senza di loro), e lui/loro farebbero bene a farci un pensierino, visto che a Sanremo non li vogliono, anche se, come spesso succede, non se ne farà nulla e loro torneranno dove il calcio, grazie a loro, è sparito per anni (nemmeno la guerra, D'Antuono e Tonellotto erano riusciti a fare peggio).....

    RispondiElimina
  4. Caro Vecchio Matuziano, prima di parlare di coerenza bisognerebbe guardare un attimo in casa propria. Avete cambiato più casacche voi di non so chi. Noi non abbiamo mai digerito la "fonduta" con la Pro Imperia mentre voi avete fatto festa per quella con l'Ospedaletti e poi non so cos'altro. La U.S. Sanremese quando voi festeggiavate la serie D in realtà se non erro era in Seconda Categoria però a voi, giustamente, stava bene così. Nel calcio di oggi non esistono più le bandiere o le dirigenze decennali di tanti anni fa. Si accetta quel che capita e personalmente se RdG decidesse di fare questo passo non mi farebbe schifo, anzi. Tanto di santi in questo ambiente mi sa che ce ne sono rimasti ben pochi.....

    RispondiElimina
  5. Non vatevi illusioni il prossimo anno fusione Bersano Del Gratta......

    RispondiElimina
  6. Caro Skyfo, ti ricordo che quando 'abbiamo fatto festa' con l'Ospedaletti, la vecchia e cara Sanremese targata Gullo-Tonellotto non si era più iscritta a nessun campionato (ed è tuttora giacente in federazione, mi pare) per cui c'era ben poco da fare festa, come dopo la nuova scomparsa targata 2011 ad opera di quelli che voi adesso tanto bramate, quindi per noi non si è trattata di coerenza, ma al limite di convenienza, mentre voi, fino al 2011, cioè finchè è esistita l'Imperia ripartita nel 2009, spernacchiavate la Pro e i loro dirigenti, presidente in primis, salvo poi acclamarla (come salvatrice della patria) tutti quanti durante la presentazione in Calata Cuneo nell'agosto 2012. Concordo con te che non esistono più bandiere e dirigenze come quelle di una volta (le seconde specialmente in provincia di Imperia), ma ti ricordo che RDG si era proposto nell'anno 2012 e voi lo avevate avversato per la sua "matuzianità"...

    RispondiElimina
  7. Caro anonimo delle 17:11, per ora quelle sono solo voci, comunque non ci sarebbe nessuna fusione, DG affiancherebbe Bersano nell'Unione Sanremo (che dal 2018 dovrebbe tornare a chiamarsi Sanremese), magari con una seria prospettiva di fare seriemente la Lega Pro....

    RispondiElimina