Un attento ed informato lettore del blog mi ha fatto notare un "particolare" non certo trascurabile.
Nell'articolo del 19 maggio 2019 di rivera24.it compare questo titolo
Nell'articolo, come detto in precedenza, Diego David scrive che "è arrivata via mail l’offerta della società di piazza d’Armi per la cessione delle quote societarie all’imprenditore italo-libanese Lorenzo Anas Riachi di cui fa parte l’ex stella neroazzurra Roberto Iannolo.
Il titolo sportivo è valutato da Fabrizio Gramondo & C. in 120.000 euro: 40 mila da versare subito, 40.000 al primo luglio e 40.000 al momento del passaggio definitivo che dovrebbe avvenire a fine 2019, una volta separato a livello amministrativo e burocratico il destino della parte sportiva da quello immobiliare che riguarda gli impianti dei Piani.
La richiesta, dunque, complessivamente si aggira sui 400.000 euro".
La richiesta di un importo da corrispondere per il titolo sportivo è confermata dallo stesso imprenditore libanese Lorenzo Anas Riachi che, il giorno dopo, fa una contro offerta e dichiara: "255.000 euro, la somma di 75.000 euro da versare in una unica soluzione per il titolo sportivo e 180.000 per l'affitto delle strutture, pagabili per 6 anni a 2.500 euro al mese per 6 anni".
Qual è il particolare ?
Lor Signori dovrebbero sapere che nel punto 1 e 2 dell'articolo 52 del N.O.I.F. (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.) si legge:
1. Il titolo sportivo è il riconoscimento da parte della F.I.G.C. delle condizioni tecniche sportive che consentono, concorrendo gli altri requisiti previsti dalle norme federali, la partecipazione di una società ad un determinato Campionato.
2. In nessun caso il titolo sportivo può essere oggetto di valutazione economica o di cessione.
Invitiamo, pertanto, i protagonisti della trattativa ad una maggior cautela e, nel caso, anche a una più profonda consapevolezza dei rischi che corrono.
Giusta osservazione. C è da aggiungere che dalle notizie filtrate tramite la stampa ovviamente si parla di trattativa in corso, tra richiesta e offerta. Pertanto è palese che è contro il Regolamento e pertanto potrebbe la società essere oggetto di formali contestazioni da parte della Federazione.
RispondiEliminache spettacolo di trattativa: c'è uno che vuole acquistare, ma ci sono tre che non vogliono vendere. ma il meglio è che chi non vuole vendere fissa il prezzo di una cosa che non può avere un prezzo...
RispondiEliminase fossimo in un'altra nazione, la federazione radierebbe questi dilettanti allo sbaraglio: ma per loro fortuna e nostra sfiga siamo in itaglia...
RispondiEliminaSecondo me è stato utilizzato "titolo sportivo" impropriamente; il titolo sarebbe connesso al complesso di beni aziendali.
RispondiEliminaPurtroppo lo fanno tutti e la Federazione chiude gli occhi.
RispondiEliminaE' come quamdo si fanno dare i soldi dal padre del ragazzo vincolato perchè possa andare a giocare altrove. E' vietato ma lo fanno (quasi) tutte le società lo stesso e pure in nero. Sono tante le vergogne del calcio Italiano e sono talmente la prassi che lo dichiarano anche pubblicamente senza rendersi conto che dichiarano di commettere un illecito. Non so se è più l'ingenuità o la faccia di bronzo
Speriamo lo facciano, almeno ci radiano e fanno pulizia una volta per tutte. Abbiamo già vomitato abbastanza per questo schifo che ci stanno propinando.
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