giovedì 23 luglio 2020

La roccia


Alessio De Bode è il primo acquisto dei neroazzurri 2020-2021: conosciamolo meglio.
Alessio De Bode, difensore centrale che, all’occorrenza,  può ricoprire anche il ruolo di terzino destro, nato calcisticamente nel Celle Ligure per poi vestire la casacca del Savona, approda alle giovanili del Genoa dove è uno dei più promettenti calciatori del Grifone.
Nel 2010 è il capitano della formazione Primavera rossoblù che si aggiudica il Campionato di categoria: aveva in rosa personaggi del calibro di El Shaarawy, Perin, Gucher, Cofie, Ragusa, Lazarevic e Boakye. In finale, la squadra allenata da Luca Chiappino sconfigge l'Empoli tra le cui fila militano, tra gli altri, Tonelli, Saponara e Pucciarelli, il talentuoso attaccante toscano con il quale Alessio ingaggia un duello entusiasmante.
A 20 anni viene mandato "a farsi le ossa" a Castellamare di Stabia, nella Juve Stabia neo promossa in Serie B, dove gioca assieme a Zaza, Sau e Danilevicius, ma trova poco spazio.
Sta per trasferirsi al Carpi, in Serie C1, chiamato dall'attuale D.S. del Napoli ed ex difensore neroazzurro Cristiano Giuntoli, ma salta tutto e va all'Esperia Viareggio, sempre in C1.
Una stagione e mezza al Messina, tra C2 e Serie C, dove entra nel cuore di tifosi giallorossi (amore da lui ricambiato) che gli dedicano anche un gruppo di sostenitori, “La Brigata De Bode”...
Nel gennaio del 2015 passa al Monza, con una squadra in piena crisi dirigenziale, coi giocatori non retribuiti e le trasferte pagate dai tifosi: i biancorossi, però, conquistano una clamorosa salvezza nella stagione regolare, inficiata da una penalizzazione di sei punti. Play out col Pordonone, con vittoria in casa friulana per 0-2, ribaltata in 10 minuti nella gara di ritorno... ma i
biancorossi hanno mille risorse morali e vincono lo spareggio con un clamoroso 6-3, con l'attaccante brianzolo in porta nei minuti finali.
Dal 2015 al 2017 due stagioni ancora al Sud, nella Reggina, che al termine del Campionato 2014-2015 non si iscrive in Lega Pro per problemi finanziari ed è ammessa in Serie D per meriti sportivi: coi calabresi  conquista una promozione in Serie C, cui contribuisce realizzanda anche 4 reti.
Dal 2017 al 2019 il ritorno al Nord, in Serie D, al Milano City, di cui diventa capitano e leader incontrastato, per poi passare, la scorsa stagione, al Caravaggio.
Infine, da ieri, il ritorno nella sua Liguria, pronto a dare il suo contributo di esperienza e personalità nella nostra squadra. Un ottimo acquisto, c'è poco da dire...


Queste le sue prime dichiarazioni da neroazzurro: "Sono contento di tornare in Liguria a giocare perchè dopo il Genoa ho girato tutta l'Italia: ora che l'Imperia si è fatta avanti facendomi una proposta concreta ho subito deciso di accettare. Darò il massimo di me stesso. Per me questa è una sfida molto stimolante perchè era qualche anno che giocavo in piazze senza tifoseria, qui a Imperia invece la piazza è molto calda e io sono un giocatore che attraverso i tifosi riesce a dare sempre quel qualcosa in più. In merito al girone vedremo le squadre che saranno presenti però solitamente il girone con le piemontesi è un calcio molto fisico, bisogna saper giocare a calcio per fare qualcosa di buono. Vorrei ringraziare la Società che mi da questa bella opportunità e anche di tornare nella mia terra, anche per questo, cercherò di esprimermi al meglio delle mie possibilità".

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