Non so voi, ma io ho la sensazione che, da anni, sia in questo Campionato sia in quello di nostra competenza delle ultime sette stagioni (sigh!), si segua il Torneo solo cercando di indovinare quale delle squadre iscritte abbia la voglia (nella maggior parte dei casi tradotta nella potenzialità economica) di provare a vincerlo.
C'è qualcosa che non torna: dal punto di vista prettamente sportivo e, soprattutto, dei tifosi, questa è la morte della passione.
Troppe volte abbiamo assistito ad una frettolosa marcia indietro con "inopinate" sconfitte di squadre che sembravano marciare a gonfie vele verso la promozione, un vero e proprio Torneo nel Torneo, la cosiddetta "Ciapanò League".
Mi chiedo se la L.N.D. e la stessa Lega Pro si rendano conto di questo problema, prima o poi, o riducendo i costi di gestione dei Campionati o premiando le squadre promosse economicamente aiutandole nella gestione del Torneo superiore.
Troppo comodo dire "se non te lo puoi permettere non sali". Ma perché se una società piccola indovina la squadra giusta per vincere il Campionato deve rinunciare, sul campo, per la paura di non farcela economicamente?
Mi sembra un'ingiustizia clamorosa e che tarpa le ali a quelle società virtuose che non hanno però i mezzi economici per affrontare la categoria superiore.
L'unico "limite" che porrei è che la squadra che vince il Torneo debba avere un proprio impianto cittadino (possibilmente in erba naturale... odio i terreni sintetici, nei quali si gioca un altro sport)
Sei la squadra di Sassuolo e trovi uno che ci mette un sacco di soldi? Bene. Arrivi fino dove il tuo stadio ti permette e, poi, o ti fermi o te ne fai uno nuovo, non che ti "compri" quello di Reggio Emilia che, fra l'altro, non è neppure nella tua provincia... come se noi andassimo miracolosamente in Serie B e andassimo a giocare a Savona... non esiste proprio!!!
Vediamo come finirà quest'anno fra Gozzano, Bra, Sestri Levante, Pont Donnaz, Caronnese e Castellanzese, le compagini che attualmente occupano le prime sei posizioni in classifica.
(Portorino)
Scusa ma mi sembra che cadi dal pero ....... sono almeno 30 anni che è così .. parti dalla serie principale la A dove vincono sempre le stesse cioè quelle che hanno più potere economico ed è ovvio che a scalare capiti la stessa cosa. Questo vale per tutti i campionati professionistici e non ..chi ha il grano comanda ed i giocatori lo seguono come pecorelle... non c'è senso di appartenenza che tenga ....Ovviamente anche le Leghe poi sono molto sensibili al denaro e tendono ad "aiutare" chi spende... L'unica piccola differenza potrebbe farla il vivaio ....... ma non il ns caso ....
RispondiEliminaEra un discorso generico non riferito direttamente a noi. Resta il fatto che non si capisce perché una volta che una società che definiamo "virtuosa" non possa avere ambizioni perché i costi del campionato superiore sono troppo elevati secondo me è frustrante. Il discorso della A secondo me non è equiparabile perché se ci riesci ad arrivare e fai un campionato come stanno facendo Spezia e Benevento, se non avessi il Covid nelle balle ti potresti mantenere con incassi da tutto esaurito quasi ogni domenica e la tua ambizione sarebbe restarci l'anno dopo non certo vincere lo scudetto...
EliminaNessuno cade dal pero, perchè è una vita che segue il calcio, che è sempre più marcio e non credibile. L'altro giorno si dava per scontato e intelligente che qualcuno si facesse ammonire se in diffida visto che si doveva giocare contro una squadra più forte; oggi è cosa buona giusta se chi ha più soldi vinca e gli altri si attaccano; è normale che ci siano allenatori che sono in panca perchè quella panca se la "comprano" loro, così come lo è se un calciatore gioca se ha uno sponsor... non sono sul pero, non cado per terra, ma se ci pensiamo che gioco è questo?
RispondiEliminaE a proposito di serie A, quando mai rivedremo scudetti al Cagliari, al Verona o alla Sampdoria (i genoani sperano mai più 😂😂) se l'andazzo è questo e chi ha i soldi può permettersi di stra indebitarsi perché tanto allo show conviene che sia presente? Questa stagione se qui avessimo avuto un minimo di disponibilità economica in più si potevano avere un paio di giocatori in più e puntare dritti al doppio salto e non mi sento di escludere che senza questo maledetto Covid anche il botteghino avrebbe avuto il suo peso, per non parlare se andassimo in C dove mi sentirei di scommettere su un minimo di 1500 spettatori a domenica con la voglia di calcio che c'è a Imperia, ma non si sarebbe mai fatto per la paura di affrontare i costi della categoria. E lo capisco perché solo fare il campionato avrebbe costi esorbitanti. Ma non può essere così. La terza serie nazionale, dove in altri Paesi giocano idraulici, impiegati, maestri, operai, in questo Paese sia ancora professionismo puro e in più con la bellezza di quasi 60 squadre. Pura follia!!!!!!
RispondiEliminaCaro amarezza sì è vero da genoano spero che lo vinca qualunque squadra meno che i diversamente genovesi
EliminaCmq qui parliamo di cose che è vero da anni e anni sono così come le nostre salvezze (miracolose) visto che grazie a breziosi facciamo gli zerbini e da vivaio alle grandi squadre
Forza Imperia sempre ora in streaming riesco a seguirla e appena si potrà tornare allo stadio vengo di nuovo al Ciccione, visto che ogni tanto capito a Diano