La giostra più frequentata è, da sempre, l'ottovolante, le "montagne russe", anzi neroazzurre, che non finiscono mai di emozionare, ma anche di provocare conati di vomito ai più sensibili: si inizia precipitando rapidamente verso il basso ma, poco dopo, c'è la risalita, con picchi di vera euforia.
Poi, come talvolta accade, si riprecipita verso il basso, con alcuni dei protagonisti che, tentati dalle sirene del Bruco Mela, che promettono loro di proseguire la corsa in maniera più sicura e confortevole, sono sul punto di scendere dall'ottovolante.
Nessuno, alla fine scende, ma lo fa malvolentieri, ed è infuriato come un toro meccanico.
Qualcuno, poi, si sente male, ma si fa finta di nulla, si continua la corsa, salvo poi interromperla con alcuni dei passeggeri che non la prendono bene perché hanno cose più serie da fare e questa brusca interruzione può nuocergli.
Il capo giostraio si arrabbia, invita coloro che non vogliono più stare nell'ottovolante a scendere, così lui, che è sempre in bolletta, risparmierebbe qualcosa.
Nel mezzo uno strano gioco, che può permettere a qualcuno di vincere ricchi premi, senza fare troppa fatica, una partita alla ruota della fortuna: qualcuno avrà vinto e poco importa se qualcun'altro ha perso.
Ancora poche settimane e il luna park neroazzurro chiuderà momentaneamente i battenti: quando riaprirà? Con quali protagonisti? Lo sapremo prossimamente...
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