Questa mattina è arrivata l'ufficialità per quanto riguarda il futuro delle aree ex cantieri Rodriquez di Pietra Ligure.
Immsi S.p.A, società che controlla Piaggio Group e che è presieduta da Roberto Colaninno, ha comunicato che "Pietra S.r.l. (partecipata all’77,78% da Immsi stessa e al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), ha sottoscritto con Polifin S.p.A. (holding della famiglia Bosatelli) un contratto preliminare di vendita dell’intera partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l., per un corrispettivo complessivo di Euro 30 milioni.
Pietra Ligure S.r.l., società attualmente proprietaria delle aree dell'ex cantiere navale pietrese, aveva in passato programmato un intervento di riqualificazione della zona che negli anni non si è però concretizzato. Un progetto che, dopo il contratto preliminare di vendita, sembra dunque destinato a passare nelle mani della famiglia Bosatelli, proprietaria della Gewiss: un marchio noto soprattutto agli sportivi per essere stato naming sponsor dello stadio di Bergamo. Proprio da Bergamo infatti arrivano i nuovi investitori che, sempre a proposito di vicende calcistiche, sono legati da un accordo con il Gruppo Immobiliare Percassi, famiglia proprietaria dell'Atalanta.
Ma perchè da noi non succede mai? Oltretutto, siamo calcisticamente legati in maniera indissolubile a Bergamo: il primo Presidente della storia imperiese, il Ragionier Massimo Valentini era di origini bergamasche.
Inoltre, anche se non è certo, pare che i colori neroazzurri adottati dall'Imperia calcio potrebbero essere stati scelti proprio in omaggio al proprio massimo dirigente: correva l’anno 1923 e tre anni prima l’Atalanta aveva adottato, proprio, questi colori sociali.
In effetti, la nostra occasione l'avevamo avuta a inizio anni '90, quando l'allora Presidente del Genoa e attuale del Livorno,
Ne avevamo parlato in questo post.
Il 15 gennaio 1992, dopo un'assenza di quasi dieci anni, un club di Serie A torna a esibirsi sul terreno del "Nino Ciccione": è il Genoa di Osvaldo Bagnoli che schiera, tra gli altri, Signorini, Bortolazzi, Caricola, Eranio e Branco e la coppia d'attacco formata da Aguilera e Skuhravy. La gara, disputata dinanzi a circa millecinquecento spettatori, termina 6-1 per la formazione di Osvaldo Bagnoli, grazie alle reti di Iorio e Aguillera (autori di una doppietta), di Cecchini e Turone per i rossoblù e di "Spadino" D'Anca per i neroazzurri.
L'amichevole coi rossoblù ha pure una sottile ragione politica, nel senso più ampio del termine: Aldo Spinelli, presidente del club più antico d'Italia e presidente della Lombimperia, ha scelto il capoluogo per l'espansione della propria attività imprenditoriale, con il piano per la gestione e il potenziamento dell'intero comparto portuale. E in virtù di questi interessi, potrebbe nascere un grande feeling fra neroazzurri e rossoblu.
Un'ora dopo la disputa dell'incontro amichevole tra Imperia e Genoa, Aldo Spinelli ed il Sindaco Claudio Scajola (nella fotografia assieme in Tribuna) firmano il protocollo di intesa per costituire la società a capitale misto, pubblico e privato, che si chiama Porto di Imperia Spa ed avrà il compito di progettare, realizzare e il gestire il nuovo bacino portuale. E' il primo, fondamentale passo per poter concretizzare l'operazione. L'accordo assegna la maggioranza delle azioni (52%) alla Lombimperia, mentre il 48% è detenuto momentaneamente dal Comune, che entro il 30 giugno cercherà altri partner con i quali dividere il pacchetto: è certa l'adesione del Consorzio portuale Imperia-Piemonte, di Imperia Mare e della Compagnia portuale Lodovico Maresca.
I finanziamenti per realizzare l'opera saranno reperiti da un progetto approvato dalla Regione, in attesa del benestare ambientale e di quello del ministero dei Lavori pubblici. Si tratta di recuperarlo e cercare di ottenere al più presto le autorizzazioni che ancora mancano. Nel contempo saranno attrezzate le opere a terra, i piazzali da usare come deposito merci e l'indispensabile la diga foranea di protezione.
Per i collegamenti con l'esterno, nel piano regolatore, in fase di elaborazione, assumono importanza l'incrocio fra Aurelia bis e Statale 28, da prolungare sino al porto, l'autoporto in Valle Impero e il raccordo con il nuovo tracciato ferroviario.
Sappiamo tutti come è andata (anzi, non è andata) a finire...
A Ineja u nu ghe fan mancu e bagasce...
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