mercoledì 29 settembre 2021

Gigliopensiero

Giuseppe Giglio intervistato da sanremonews.it

Contro la Lavagnese ha collezionato la presenza 251, raggiungendo il quarto posto nella classifica all-time imperiese.Quando hai cominciato l’avventura nerazzurra, lo avresti mai detto?. 

“Quando avevo 17 anni ed ho cominciato sinceramente no. Leggendo questi numeri fa impressione anche a me. Potrebbe essere uno scopo di vita e sarebbe immenso motivo di orgoglio. E’ il famoso sogno che avevo nel cassetto.  Sono partito dall’Eccellenza che eravamo un gruppo di amici: io, Ambrosini e Laera eravamo tutti del posto. Il tempo poi è praticamente volato. Sono arrivati sempre nuovi ragazzi come Sancinito, Capra… ma la vera peculiarità è che ad Imperia si è sempre creata una famiglia. Anche quest’anno , con ragazzi che arrivano dal Nord al Sud Italia , in due mesi abbiamo legato tantissimo. E io mi sento già molto bene, è una squadra che sento già mia e per la quale darei tutto alla domenica. E poi amo la città ed i tifosi. “

Dalle parole ai fatti. Giglio in estate ha ricevuto tante offerte allettanti per andare in altri lidi ma poi ha prevalso il legame con Imperia: 

”Mi sarebbe anche piaciuto andare. Ad esempio al Vado dove ho un un grande amico come Capra, che è un giocatore eccezionale, ed altri ragazzi come De Bode, Di Salvatore e Costantini. Ma sono troppo legato ad Imperia: mi piace uscire la mattina della partita e vivere la città. Poi correre al ‘Ciccione’ per me è una delle cose più belle.”

Cristiano Chiarlone ha ufficializzato il suo addio ai colori nerazzurri per diventare ds della Pro Savona:

”Lo ringrazio qua per tutto quello che ha fatto. Non ho ancora avuto modo di sentirlo. Insieme a Bencardino ha allestito la squadra per salire in D. Lo ringrazio tanto per quanto fatto per l’Imperia, sia da giocatore che da direttore. Penso che la sua sia stata una scelta logistica più che di cuore: avendo un bar a Cairo, dove lavora, non era una cosa semplice essere ogni giorno qua ad Imperia, come ha sempre fatto. Sarà sempre legato ad Imperia e si è comportato più che bene. Rimane un grande amico”

Sguardo sul campionato. Ci sono delle sfide che attendi con maggiore ansia e questo inizio sprint cambia le ambizioni della squadra? 

“Sicuramente aspetto  le due rivincite contro la Sanremese. Così come le partite contro Ligorna per rivedere Scannapieco e Donaggio ed il Vado per trovarmi di fronte a Capra, De Bode e Costantini. Sono contentissimo di questo inizio di campionato: prima un bel pareggio a Gozzano e la partita di domenica, poi, è stata incredibile perché abbiamo giocato molto bene, nonostante non avessimo titolari in attacco. Cassata è un esterno e Fatnassi, dietro di lui, è un classe 2004. Poi siamo andati in gol con quattro marcatori diversi. Dobbiamo continuare a lavorare sodo e farlo capire ai più giovani. Per la Coppa ormai è andata, dispiace più che altro aver perso un derby che ad Imperia è molto sentito.”  

Chiusura su un giovane che ha visto giocare e consiglierebbe agli addetti ai lavori: 

"Amin Fatnassi è un 2004 che ha personalità e non gli togli mai la palla dai piedi. E’ sempre umile  anche quando bisogna raccogliere i palloni lui lo fa senza dire una parola. Ci sono i presupposti per farlo diventare un bel giocatore affinchè possa arrivare a categorie più alte".

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