agGRATTAti a MDG

La vittoria in rimonta contro il Città di Varese aveva illuso qualcuno: ci ha pensato il Derthona ha risvegliarci bruscamente con una sconfitta assurda per come si è sviluppata.

Clamorosamente in vantaggio di due reti al termine della prima frazione di gioco, i ragazzi di Nicola Ascoli hanno subito la rabbiosa reazione dei leoncelli che, con questi tre punti, sono balzati al secondo posto in classifica alle spalle del sempre più sorprendente Chieri.

Le attenuanti ci sono: nell'undici iniziale erano assenti alcuni sicuri titolari come Andrea Demontis e Luca Di Lauri, con Pierluigi Cappelluzzo e Lorenzo Cassata, usciti malconci dalla sfida di mercoledì, in panchina solo per fare numero ai quali si sono aggiunti, nel corso della gara, gli infortunati Davide Canovi e Luigi Castaldo.

Con una rosa non certo fenomenale e profonda come la nostra (che senso ha avuto smantellare quest'estate una squadra che aveva un'anima e qualità?), tutte queste defezioni sono state fatali.

La difesa è un colabrodo: quindici reti subite (una media di quasi due gol presi a partita) fanno del reparto difensivo neroazzurro il secondo peggiore del Torneo, con il solo Fossano che ha fatto peggio con sedici reti prese.

L'attacco è, invece, un'ipotesi: la coppia offensiva oggi era formata da Pietro Minasso e Mattia Foti, trentotto anni in due un solo gol fatto in carriera in Serie D, con il diciasettenne Mohamed Amin Fatnassi come loro sostituto... 

Con questi due parametri, difesa colabrodo e attacco spuntato, pare evidente a tutti che diventa poi difficile portare a casa dei punti. Otto sono quelli che abbiamo finora conquistato "grazie" ai quali siamo impelagati nella zona play out nella quale ci sono anche la Lavagnese e il Saluzzo che devono recuperare una gara e il Sestri Levante due.

Insomma, la situazione non è drammatica solo perché siamo ancora all'ottava giornata: l'unica nostra speranza di un futuro meno nero e più azzurro è legata al recupero degli infortunati e dell'arrivo di altri calciatori e, quindi, che ci piaccia o no, a Marco Del Gratta, senza il cui avvento è facile prevedere che non avremmo avuto scampo.