Ma chi è Giuseppe Perpignano?
Giuseppe Perpignano, immobiliarista genovese, nel 2009 diventa presidente del D’Appolonia D’Albertis, rivela il Bogliasco, che all’epoca milita in Eccellenza e la società prende il nome di Bogliasco D’Albertis.
Nel primo anno di gestione Perpignano la squadra guidata da Giovanni Invernizzi, fino a quel momento responsabile del settore giovanile della società, si posiziona al quarto posto. Nel secondo anno i biancoazzurri raggiungono una storica promozione in Serie D. Quello stesso anno alla grande vittoria del campionato si aggiunge il trionfo in Coppa Italia di Eccellenza. Al primo anno in Serie D, la squadra si classifica dodicesima mentre, nel secondo anno di Serie D, il Bogliasco parte con belle speranze e giocatori importanti, ma col passare del tempo iniziano le difficoltà, riuscendo comunque a raggiungere la salvezza all'ultima giornata grazie al 3-0 inflitto al Tortona Villalvernia.
L’anno dopo Perpignano compie una rivoluzione cambiando tutto: il nome diventa RapalloBogliasco, in seguito alla fusione con il Calcio Giovanile Rapallo.
Nel 2013 tenta di acquisire le quote societarie della Lucchese ma, quando la trattativa sembra sul punto di concretizzarsi, salta tutto e Andrea Bacci, imprenditore fiorentino del settore cuoio e pelli, diventa presidente dei rossoneri.
Giuseppe Perpignano, però, non è uno che sta con le mani in mano: nell'estate del 2015 diventa presidente anche del Barletta, rilevandola dal proprietario precedente (Roberto Tatò) a costo zero. Da lì la costruzione di una buona squadra, con contratti lunghi e onerosi e promesse da vertice.
Così Giuseppe Perpignano arriva in una piazza affamata, non paga il passaggio di società e, soprattutto, non paga molto altro. A cominciare dagli stipendi di ottobre, quasi i primi che gli sarebbero spettati, considerato che la stagione parte ad agosto: a dicembre, termine ultimo stabilito dalla Lega per saldare, non ci sono già soldi, dunque arrivano due punti di penalizzazione ai quali, nelle settimane successive, alla scadenza di altre pendenze, arrivano altri quattro punti di penalizzazione.
Giuseppe Perpignano non paga nemmeno alla scadenza di febbraio, qualche settimana prima ha venduto alcuni dei pezzi pregiati della rosa, pare una smobilitazione, di quelle che inquietano i tifosi. Al punto che, quasi spontaneamente, la gente che tifa si raduna sotto casa del patron e, dopo, chiede le dimissioni e la cessione del club. Qui il calcio torna fisicamente in mano ai tifosi: Giuseppe Perpignano va dal notaio e firma la procura a vendere, per il suo 80% di quote, e la affida a Donato Fanelli, riconosciuto come capo degli ultrà, componente di un gruppo storico della tifoseria barlettana, il "Gruppo Erotico 1987".
Nel frattempo Giuseppe Perpignano lascia anche il Rapallo Bugliasco, passando così dal lusso della multiproprietà alla miseria di una crisi e di una società lasciata senza quattrini.
Nell'agosto del 2016 Giuseppe Perpignano diventa presidente della Sangiovannese: una breve esperienza che si conclude nel novembre dello stesso anno.
Nel mese di marzo del 2021 la Sanremese calcio del presidente Marco Del Gratta, in un comunicato ufficiale, "comunica l’ingresso in società del Sig. Giuseppe Perpignano, imprenditore genovese che opera nel settore auto e immobiliare. Il Signor Perpignano entrerà nella Sanremese rilevando un pacchetto di quote per cercare di contribuire alla crescita del club Matuziano".
All'annuncio del club matuziano, la tifoseria biancoazzurra insorge e dice la sua: "Speriamo di essere ancora in tempo per chiedere al nostro presidente Del Gratta di ripensarci, perché abbiamo il forte timore che, l’ingresso in società di Perpignano possa essere l’inizio della fine della nostra gloriosa Sanremese. Sappiamo dell’attaccamento, dei sacrifici e della passione che Marco ci mette nel gestire quella che per tanti è solo una squadra di calcio, ma che per noi è una parte del nostro cuore. Da parte nostra non crediamo di aver avuto pretese particolari o di aver messo pressione sulla società riguardo la gestione degli ultimi anni. Dal ritorno in Serie D abbiamo disputato campionati più che dignitosi sfiorando addirittura la promozione. A noi tanto basta! E non perché non abbiamo ambizioni e non vorremmo vedere i nostri colori farsi onore su palcoscenici maggiori, ma perché siamo consci delle difficoltà che ci sono nel fare calcio di un certo livello a Sanremo.
A noi basta avere la nostra squadra da tifare la domenica sperando di rientrare al più presto allo stadio. Per cui chiediamo a Marco di stringere i denti e non mollare, ma soprattutto di non lasciarci in mano a gente del tutto inaffidabile per non vanificare i sacrifici ed il lavoro fatto negli ultimi anni.
Pochi giorni dopo la Sanremese calcio annuncia che "è stata bloccata la cessione di quote sociali al Sig. Giuseppe Perpignano. Allo stesso, se ve ne saranno i presupposti, potrebbe essere assegnato un incarico esterno, senza alcun poter dirigenziale o di rappresentanza sociale, quale intermediario per la ricerca di possibili sponsorizzazioni o partecipazioni: tale ruolo, oltre a garantire il totale controllo della Società solo all’attuale proprietà, consentirà allo stesso Signor Perpignano, dall’esterno, di dimostrare fattivamente il proprio contributo e, nel caso, di smentire le preoccupazioni che sono state da più parti palesate".
Il 10 aprile 2021 Giuseppe Perpignano è condannato a un anno e otto mesi con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Secondo l'accusa avrebbe distratto circa 37.000 euro dal fallimento di Villa Bordone, società di costruzione e vendita appartamenti. L'immobiliarista era finito nell'inchiesta "Dirty Soccer" della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, nel 2015, e la sua casa di Bogliasco era stata perquisita. Secondo gli investigatori, ai tempi, avrebbe dato il suo assenso alla combine della partita Barletta-Vigor Lamezia del 19 aprile 2015.
Qualche mese dopo, l'8 luglio 2021 è nominato presidente del Rapallo Rivarolese, subentrato a Maurizio Verrini, scomparso nel novembre dell'anno precedente a causa del Covid-19, carica che ricopre tuttora, coi ruentini a un passo dalla retrocessione in Promozione, dopo la sconfitta interna, nella gara d'andata dei play out contro la Voltrese Vultur.
Riuscirà il nostro eroe ad aggiungere anche l'Imperia calcio alla sua collezione di società? Molleranno l'osso i Perino's o gli chiederanno di versare denari continuando loro a gestire la società, come accaduto con Marco Del Gratta? Ma, soprattutto, ci sarà mai un po'di pace in casa neroazzurra?
Scritto in un altro post. Alzare un muro davanti ai cancelli del Ciccione perché nessuno di questi personaggi possa mai più metterci piede... Oppure mettere mille lucchetti ai cancelli. La capiranno così o serve altro perché la smettano coi loro giochetti?
RispondiEliminaVedetegli la società così ci farà fallire e si chiude il capitolo.Stop
RispondiEliminaA proposito di Sanremese...com'è andata oggi la finale play off contro il Vado? Chiedo per un amico...
RispondiEliminaDigli al tuo amico che a Imperia se le sogna partite così. P.S.Ma avete ancora il coraggio di parlare?
EliminaE chi vede le vostre partite ? ..... arrivate a 100 persone allo stadio compreso parenti, bambini del settore giovanile, accrediti, 5 tifosi, dirigenti squadra avversaria ed imbucati vari.
EliminaAvete un presidente che spende e spande e si tiene in casa allenatori e direttori che non perdono occasione di remargli contro, e se lo girano come vogliono. Tenetevi pure la vostra società di incapaci e chiacchieroni.
I giocatori parlano, eccome se parlano, e confermano quello che scrivi. Un presidente con le fette di prosciutto agli occhi, un direttore che fa comunella con l' allenatore e che lo intortano con montagne di parole. Il giorno che si sveglia ne sentiremo delle belle ahahahah
EliminaIl bello è che lo mettono in ridicolo anche di fronte alla squadra, poi chiedetevi il perchè non vincono mai niente. Poveraccio
Masu ha il cantiere navale a San Lorenzo al mare... ha giocato nell'Imperia.... e se venisse qui?
EliminaMagari venisse almeno lui è bravo a fare proclami, organizzare eventi e presentazioni varie, e tante sfilate ...... peccato poi che non è in grado di vincere una beata cippa, tanti alibi e tanti incapaci attorno a lui.
EliminaBasta vedere i Perino's sparire dal Ciccione venga anche sto Perpignano, anche se poi farà casini e falliremo miseramente. Basta con questi campionati insulsi, meglio morire calcisticamente parlando caro presidente Gramondo.
RispondiEliminaSestri Levante in Lega Pro, Vado che vince i playoff, ora vediamo che combina la Lavagnese e se sale, che lezione per questo angolo di Liguria. Sempre al palo a lamentarci che gli altri hanno i soldi. Infatti a Imperia viviamo tutti nelle tendopoli e giriamo tutti con il Ciao e con le vecchie 500.... Ma andate a cagare e prendete esempio ... Ah e mi raccomando, continuiamo così, ognuno a coltivarsi il proprio orticello a cominciare da Diano per venire a Imperia, poi ad Arma, Sanremo e Ventimiglia. 5 città, quasi 150.000 abitanti e non riusciamo a produrre una società di calcio da poter mantenere costantemente in Lega Pro. Ma non vedete che la gente ne ha pieni i coglioni? 100 persone a Sanremo a vedere la D e più o meno le stesse a vedere l'Eccellenza. Ma dove cazzo vogliamo andare?
RispondiEliminaConcordo in pieno🤮
EliminaBen venga Er Brignano se farà saltare il banco compresi i tre figuranti...
RispondiEliminaRiusciranno i nostri "eroi" a spillare soldi anche a Perpignano ?
RispondiEliminaE gli ultras muti
RispondiEliminaGli ultras (parolona) sono servi di questa pseudo società...
EliminaOrmai del poco che resta della gradinata c’è un silenzio assenzio che preocupa …domanda ma ci sono ancora gli Ultras o c’è solo un gruppetto di nero vestito che alla domenica lancia due cori contro le forze dell’ordine e si guarda bene di fare anche una federa di un cuscino con scritto DS vergogna ?
EliminaSono 4 gatti purtroppo, asserviti ai perino's e questo è veramente triste. Opinione condivisa da tanti.
EliminaOra ci sono gli ultras e non più i Samurai.purtroppo si vede eccome se si vede
EliminaE che dire dei matuziani? Avete letto che parole al miele dei confronti di Marco (MDG) che ora tanto detestano.....
RispondiEliminaIntanto i matuziani certi personaggi non l’hanno fatti avvicinare allo stadio, voi da 10 anni non riuscite a fare una contestazione ,quelle dichiarazioni a d.g. sono di qualche anno fa’ quando sembrava cambiasse invece si è dimostrato quello che è,giustamente è contestato ancora adesso. Ma quale miele
EliminaParpagnacco...
RispondiEliminaGli manca far chiudere ancora 2 società poi ha finito l'album!
RispondiEliminaChi tira in ballo gli ultras. Devono diventare notai, commercialisti e fare revisione contabile? Ma la federazione consente tutto questo?
Basta non vedere più i Perinos mi faccio andare bene anche questo….intanto peggio di così!!!!
RispondiEliminaSono d'accordo con te
EliminaPerpignano. Ridente cittadina in Francia (Occitania). Non ci credete? https://it.wikipedia.org/wiki/Perpignano
RispondiEliminaFacciamo un esempio di società lungimirante? Leggo nell'articolo sul calciomercato che a 30 km da Imperia c'è un ragazzo che nel campionato di promozione ha fatto 28 gol e noi che facciamo? Noi prendiamo i Cappelluzzi di turno
RispondiEliminaIl ragazzo in questione dovresti anzitutto pagarlo...e poi è protagonista in una società che ha una progettualità migliore!
EliminaEcco,bravo,in promozione!
EliminaNoi prendiamo Greco...che li ha fatti in I categoria ahahaah
RispondiEliminaMasu con i Perinos? ah ah ah ah mi fai morire!!!
RispondiEliminaPoi con Masu ti devi prendere anche il pacco regalo Giannini-Panuccio, chiaramente per allenare gli esordienti, perché solo quello potrebbero fare, e forse neanche quello.
EliminaQuando riavremo un vero derby con squadre allenate da allenatori veri ???
E le marchette di Giannini e Panuccio... v.Panattoni per la 1squadra e tutti i pacchi portati da Panuccio per le giovanili
EliminaSono due anni che fanno marchette e ridicolizzano masu quando si presenta l'occasione
EliminaA quando la festa per il centenario?
RispondiEliminaMa quale festa, al Ciccione non ci resta che piangere
EliminaAllora ragazzi, ma davvero avete tutta questa voglia di continuare a vedere giocare a calci invece che a calcio? Ma non vedete che ovunque si fanno fondute per riuscire a dare qualcosa di più ai propri sostenitori? Non volete la fonduta? Benissimo. Allora spero che all'interno della provincia e magari con l'aiuto di qualche imprenditore esterno che magari avesse qualche interesse nella gestione dei porti si possano trovare delle persone disposte a creare ex novo una nuova società della zona o della provincia che si chiami come vuole e che, magari partendo dal basso (Prima Categoria per esempio) possa seguire una sua strada per portare la provincia di Imperia almeno in Lega Pro. Non so a Sanremo, ma a Imperia negli ultimi 11 anni abbiamo visto giocare a calcio forse due anni e le prospettive sono orrende. Non mi sembra che a Sanremo se la passino tanto meglio e allora vi va bene così? Andiamo avanti a Sanremo merda e Imperia merda in eterno fra Eccellenza e serie D senza alcuna speranza di andare oltre, anzi.... Se vi piace così....
RispondiEliminaMitico Ale Greco. Uno di noi.
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