martedì 22 agosto 2023

I have(vo) a dream

Qualcuno pare esserselo dimenticato, ma tra 54 giorni la nostra cara e amata Imperia Calcio compirà 100 anni. 

Non so voi, ma io aspettavo da anni questa ricorrenza, mi immaginavo festeggiamenti mirabolanti al "Nino Ciccione", alle presenza di centinaia di calciatori, allenatori e presidenti che, questa bella storia, l'hanno scritta.

Nei miei sogni, soprattutto, pensavo che la dirigenza neroazzurra avesse in mente di organizzare una gara contro l'avversaria forse più prestigiosa che, in Campionato, abbiamo affrontato: il  Genoa Cricket and Football Club, il club più antico d'Italia, contro cui abbiamo incrociato i tacchetti il 28 febbraio 1971 al "Nino Ciccione" di Imperia, Campionato di serie C, dinanzi ad un pubblico straripante (come potete vedere nelle fotografie presenti in Imperia calcio... storia di un amore, i cui scatti potete accedere direttamente cliccando qui).





Stadio stracolmo, come detto, tanto da obbligare i dirigenti neroazzurri ad aggiungere in fretta e furia delle tribunette di fortuna ai lati delle gradinate.
Per chi non era presente, questa la cronaca della partita (tratta da... non voglio spoilerare, ma vi invito, nelle prossime settimane, a prestare attenzione al blog... qualche indizio c'è già e un lettore attento lo avrà colto...)

L'attesa è finalmente finita: l'Imperia si appresta ad ospitare al “Nino Ciccione” il Genoa per la prima (e unica) volta nella sua storia.

La vigilia della partita è assai tesa: i neroazzurri sono reduci dalla sconfitta esterna contro il Prato ed attendono questa gara in maniera spasmodica; l'allenatore del Genoa, Silvestri, ha paura del clima che troverà al “Nino Ciccione”, sia in campo che sugli spalti.

Si temono anche gli strascichi della gara d'andata, conclusasi con la vittoria dei rossoblù per 3-1, ma con le espulsioni di Brignole e Balestrieri, con Natta intenzionato a vendicarsi con lo stesso Balestrieri, per le conseguenze di uno scontro, conclusosi per lui con alcuni punti di sutura al volto.

Alla vigilia l'allenatore imperiese Luigi Bodi, per tentare di placare sul nascere i suoi, minaccia di infliggere centomila lire di multa per chi, tra i suoi, fosse stato espulso.

Lo stadio “Nino Ciccione” è stipato all'inverosimile: sugli spalti sono presenti 6.000 spettatori, con un incasso di 13 milioni e 600 mila lire, che rappresenta un record assoluto per Imperia.

Per l'occasione speciale vengono addirittura montate delle tribune di fortuna, per permettere ad un maggior numero di tifosi di poter assistere allo spettacolo.

La Questura di Imperia, che ha organizzato un imponente servizio d'ordine, proibisce, per ragioni di ordine pubblico, temendo che potessero provocare qualche reazione dei tifosi genoani, l'esposizione di circa cento bidoni da olio, che alcuni tifosi imperiesi avevano pazientemente dipinto a strisce rosse e blu.

L'arbitro Moretto di San Donà del Piave, fin dai primi minuti, per placare sul nascere gli animi, decide di spezzettare il gioco, limitando al minimo le azioni in area di rigore e le situazione a rischio: saranno ben 73 (un record) i suoi fischi nell'arco dei 90 minuti di gioco, quasi uno ogni minuto, in una gara giocata assai poco.

Nelle poche fasi di calcio giocato, il Genoa fa vedere le cose migliori, grazie soprattutto a Perotti capace di far perdere la testa a Demaria, portandoselo in giro su tutto l'arco dell'attacco, macinando palloni a centrocampo e cercando poi furenti inserimenti.

Contro questo Genoa solido e sempre temibile l'Imperia sceglie l'unica tattica possibile. Blocca l'avversario, riuscendovi bene soprattutto alla distanza, quando Pischedda entra a fare da stopper, e costruendo qualche buono spunto a centrocampo.

Nella fascia mediana si è visto quel poco di apprezzabile che la partita ha offerto ed anche gli episodi più burrascosi, come il fallo di Bittolo su Boido al 6' e quello di Boido su Corradi al 60'. L'ala sinistra genoana, che rientrava dopo lunga assenza, crolla urlando di dolore su un contrasto vigoroso ma non cattivo di Boido, subendo un colpo al piede: facile immaginare cosa succede attorno a lui, mentre lo caricano sulla barella e Lupi entrava a sostituirlo.

Volano pugni (Boido finisce a terra), spinte, testate e calci, a volte soltanto accennati: tre minuti di zuffa prima che il gioco possa riprendere.

Al 71' il Genoa reclama per la mancata concessione di un calcio di rigore per un fallo in aerea neorazzurra per un fallo di Natta su Bittolo, pochi minuti più tardi è l'Imperia a reclamarne uno per un sospetto atterramento in area subito da Giordano.

La palla gol più clamorosa capita proprio allo scadere, al 90', quando un cross radente da destra di Maselli è mancato da Cini prima e da Lupi poi.

Senza concedere un solo secondo di recupero, l'arbitro fischia la fine della gara

Il pareggio comunque torna buono per tutti. Per il pubblico che può cantare vittoria sui due fronti, per i rossoblù che consolidano la loro posizione d'alta classifica, per i neroazzurri che possono dire d'aver bloccato la capolista e vantarsi di essere l'unica squadra ligure di Serie C ad averlo fatto.

IMPERIA: Settimio, Demaria, Brignole, Natta, Ronco, Alessio, Bisio, Bosca, Bini, Boido, Giordano (Pischedda). All. Bodi

GENOA: Lonardi, Rossetti, Ferrari, Derlin, Benini, Turone, Perotti, Maselli, Cini, Bittolo, Corradi. All. Silvestri

ARBITRO: Moretto di San Donà del Piave

Come sarebbe stato bello un remake di quella partita... invece il mio sogno resterà tale, anche a causa dell'inagibilità del "Nino Ciccione". Un'occasione persa, irripetibile e, proprio per questo, imperdonabile...

11 commenti:

  1. Assassini della passione. Ecco che cosa siete. Avete distrutto un tifo che durava da mezzo secolo.

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  2. Ecco, bravo im1923, continua a sognare

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  3. Ma il nostro sindaco che tiene così tanto alla sua città, non può proferire parola ogni tanto sull'Imperia Calcio almeno ora che siamo così vicini al Centenario?
    Il sindaco di Albenga si interessa e si impegna in prima persona per aiutare la squadra della città ingauna, qui il nulla!
    Mi sbaglio forse

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  4. Stai tranquillo che quest'anno giocheremo contro il Geno(V)a Calcio... ad Andora...

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    1. Vivete di ricordi remoti e avete il coraggio di prendere per il culo altre società!!

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  5. Il nostro si fa vedere allo stadio solo nel periodo elettorale.

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    1. È sempre tutta una questione politica...stai tranquillo che se ci fosse un altro Sindaco o anche con Scajola stesso ma se in dirigenza ci fosse stato qualcuno di un partito di opposizione, qualcosa avrebbe già detto o fatto

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  6. Si fa vedere allo stadio a sua insaputa!!!

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    1. Il sindaco fa bene a disinteressarsi, allo stadio ormai vanno poche decine di persone comprese i parenti dei calciatori, nella città il disinteresse per il calcio locale è totale da molti anni ormai

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    2. Anonimo delle 21:06, te lo sei mai chiesto il perché?

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