Poche ore dopo, questa fiammella é stata spenta con una secchiata di acqua gelida e abbiamo sinceramente pensato di "arrendersi" dinanzi all'evidenza dei fatti. Lo abbiamo confessato ad alcuni dei nostri amici più stretti e collaboratori del blog e, oltre agli inviti a non mollare, a non chiudere questa finestra di neroazzurrità.
Poi, tra gli altri, abbiamo ricevuto questo messaggio
Ti capisco eccome.
Io penso che più di così non si possa fare per smuovere la coscienza delle persone. Siamo circondati da gente che, o è un po' troppo avanti con gli anni e magari non ha modo, e/o non conosce questo blog, per poter esporre il proprio pensiero.
E queste sarebbero le persone la cui maggioranza la pensa come noi, soprattutto perché, avendo una certa età, hanno il ricordo di quello che era l'Imperia Calcio nel passato e la passione che suscitava in tutta la città e non solo.
In più si tratta, per la stragrande maggioranza, di pensionati o, comunque, gente disinteressata da altre situazioni politico/lavorative e, quindi, liberi pensatori.
Al contrario, quelli, a partire dai 60/50 anni a scendere, maggiori fruitori del blog sono, o gente che la pensa come noi, perché abbiamo vissuto un passato più o meno glorioso e non abbiamo motivi politici o di piaggeria per negarlo, o si tratta di ragazzi giovani per i quali vedere già una serie D qui a Imperia è il massimo a cui abbiano mai assistito e chi più e chi meno si considera già apposto così.
Non ne parliamo se poi sono legati a doppio filo con questa dirigenza per conoscenze, frequentazioni familiari o interessi lavorativi.
Si è creato, purtroppo, per questi motivi, un mondo parallelo attorno all'Imperia Calcio, una sorta di clientelismo, per cui chi lo accetta, è complice ma, visto come stanno le cose, tace e, quindi, acconsente. Chi, invece, si ribella a tutto ciò, lo fa semplicemente allontanandosi e disinteressandosi delle vicende neroazzurre (questo è il caso dei più anziani, citati prima) o lo vomita sul blog tra le pernacchie dei Perino's e dei loro cortigiani.
Ecco, poi, che una partita sentita come il derby è l'eccezione che conferma la regola e fa incontrare, una volta all'anno (se va bene), tutte queste persone.
Cosa vuoi che ne sappiano dell'Imperia Calcio alcuni di coloro che lunedì sera hanno difeso l'indifendibile? Mai visti allo stadio, se non, forse, a far passarella nei periodi pre elettorali.
Quando erano all'opposizione erano uguali a coloro che, ora, ricoprono lo stesso ruolo.
Ricordo che non passava un giorno senza leggere online un loro intervento per evidenziare questa o quella magagna in città o in merito a qualche comportamento della maggioranza.
Da sei anni a questa parte, invece, non dicono nulla se non, ovviamente, a difesa dell'operato del Grande capo.
Altri possono essere considerati tifosi o appassionati di calcio, li si vedono spesso in tribuna, ma ricadono nella categoria degli opportunisti o conniventi del "regime".
Tutto questo preambolo per ribadire, una volta per tutte, come la conditio sine qua non sia l'ingresso di una nuova proprietà nell'Imperia Calcio slegata dal mondo politico. Troppe volte, in passato, avremmo voluto il contrario e, cioè, che il Comune mettesse un po' il becco nelle vicende calcistiche della nostra squadra.
Oggi che lo fa ne è complice e, per motivi politici, chiude volutamente gli occhi sul suo vergognoso operato.
Anzi, lo difende, come hanno fatto lunedì alcuni di loro, persone che non hanno una coscienza o un libero pensiero, e mentivano sapendo di mentire.
Se hai un minimo a cuore le vicende del club neroazzurro non puoi che pensarla come Laura Amoretti.
E te lo dice uno che politicamente non la pensa come lei... ma noi non viviamo di e per la politica, al contrario di loro.
Se gioventù sapesse... e vecchiaia potesse...
Infatti. Io appartengo alla categoria over sessanta e da quando seguo l'Imperia, per oltre trent'anni, non l'ho mai vista giocare sotto la serie D, fino al primo inglorioso fallimento. Le squadre che abbiamo incontrato negli ultimi vent'anni, tra eccellenza e serie minori, non facevano parte del ns orizzonte.. Ora sovente squadre di quartiere ci danno lezione sotto molti punti di vista e abbiamo la stessa considerazione del due di picche.
RispondiEliminaparole sante: io sono ormai disilluso. Non usciremo mai da questa tirannia, basata sull'apparenza e poco sostanza. E' da inizio secolo che passiamo figure di m...a a umiliazioni. Lo stadio è deserto, chi ha l'onore di gestire della società è lì solo per proprio tornaconto e il bello è che pure fanno le vittime. Non vedo via d'uscita e quanto visto e sentito lunedì ne è la certificazione. Povera la nostra vecchia amata Imperia, povera Imperia.
RispondiEliminaNulla da aggiungere, solo da condividere. Ho sempre pensato che il primo problema dell'Imperia Calcio è Imperia stessa, con le sue dinamiche di provincia che peggiorano con il passare del tempo: tutti che pensano al proprio orticello, mai una visione condivisa e programmata del futuro, sia sportivo che civico/sociale (questi ambiti sono interconnessi, per chi ancora non l'avesse capito), che porta poi ad avere 4 imperiesi provenienti dal settore giovanile in una rosa di 30 persone, per quanto ci interessa ed è oggetto di questi blog.
RispondiEliminaLa cosa peggiore? Qualche anno fa Imperia veniva spacciata come "città dello sport": giunta, per esserlo davvero bisognerebbe smetterla con il metodo "proclamo + in***ata ai cittadini" e iniziare una programmazione di opere pubbliche a supporto (che per altri sport è in corso o è stata svolta, vedi basket e rugby), o comunque di facilitazione delle pratiche necessarie, che sia efficace e oculata. Ad esempio, si sono valutati i bandi per rifare il campo dei Piani e dare alle giovanili un posto decente in cui stare?
Ex giocatore. Fagliela capire a questi qua. Bisognerebbe andare là e ribaltarli, ma non gliene frega un caxxo a nessuno. Eppure sapessi cosa non viene pubblicato sul blog...
RispondiEliminaPistocchio, da esterni, per ribaltarli bisognerebbe votare altri! Ahahahah
EliminaSenza far nomi (come se fosse necessario), sono riusciti nell'intento di far passare l'interesse a tutti così da fare comodamente i propri affari. Penso che gli unici che potrebbero fare qualcosa, sportivamente parlando e se fossero davvero interessati a società e città e non solo alle palanche, sono i giocatori "storici" come Giglio e Costantini: dovrebbero essere loro in primis a chiedere un cambio di rotta a dirigenza e Comune, volgendo lo sguardo al domani, ovvero alle giovanili, e costruendo qualcosa, non solo razziando il poco che c'è ancora. Tra l'altro, entrambi penso avrebbero di che guadagnarci, considerando la loro età e il possibile interesse nel diventare allenatori, dirigenti o rimanere comunque nel mondo del calcio, sbaglio?
Da sempre, purtroppo, la serie D è una porcata. Questa categoria ibrida tra il professionismo e il dilettantistico consente a "mezzi" giocatori, a rampolli under col grano e ai procuratori (si i procuratori in serie D e non solo) di presentarsi a società imbarazzanti come la nostra e dare ossigeno per poter fare il campionato e mettere in mostra (per modo di dire) i giocatori di questa o quella scuderia. Tutto ciò per poi cercare altri polli l'anno successivo, se non a dicembre, millantando presenze e convocazioni. Morale della favola presenze zero o poche ma tante convocazioni, tribune, qualche minuto e una sontuosa presentazione via web. Se seguite un po' le nostre vicende e premette che non sono né un giocatore o un dirigente incazzato ma semplicemente uno che segue l'Imperia da quando sono nato, potete vedere come appaiano e scompaiono giocatori tra una gara ed un'altra: un calciatore convocato, entra, fa qualche minuto e poi la volta successiva si da il cambio con un altro e a giro quei 5/6 appaiono e scompaiono! E questi sono i giocatori che per contratto "devono" apparire, poi ci sono quelli che giocano stabilmente e che, anche se hanno i piedi montati al contrario, sono l'ossigeno principale a livello economico e non si toccano anche a costo di vedere partite alla Zeman:4:3, 3:2, ecc... parlando poi di settore giovanile stenderei un velo pietoso ma una cosa la devo dire: in ogni società i ragazzi vengono cresciuti con il "sogno" di giocare in prima squadra e altrettanto sognano loro ma poi ti scontri con la realtà e ti crolla tutto. Morale della favola c'è chi smette(molti), c'è chi continua in prima o seconda categoria o chi va con amici al campetto per fare giocare Pluto o Paperino che a dicembre o giugno avrà preso altri lidi ..
RispondiEliminaChe tristezza
Tutti i campionati dilettantistici sono porcate, dalla D alla Prima Categoria (Seconda e Terza, dove c'è, non sono considerabili), perché sono e sono sempre stati delle grandi lavatrici: lo sanno tutti e continuerà così perché, sotto sotto, va bene a tutti. Da questo punto di vista, è coraggiosa la scelta dell'Oltrepò: magari sarà sbagliata dal punto di vista dei risultati, ma mantenendo molti ragazzi delle giovanili si dà un messaggio al luogo.
EliminaIl discorso però non è solo "di campo": come fatto notare dalla Amoretti, le possibilità economiche e sociali date da investimenti come quello fatto per il Ciccione sono enormi e qua, per l'ennesima volta, si è deciso di fare un favore al cerchio magico piuttosto che pensare al domani, come ho già detto negli altri commenti. Aggiungiamo poi l'incapacità della politica locale (tutti, maggioranza e opposizione), ed il gioco è fatto: per quasi tutti, il futuro qua è un lumicino flebile.
Bravissimo concordo su tutto è proprio cosi... Che tristezza infinita... Dispiace tanto per i giovani dei vivai che anche se validi o promettenti hanno le porte chiuse a chiave stoppati dai raccomandati figli di papà....
EliminaHo quasi sessant'anni di cui 50 passati nei gradoni del nostro stadio abitavo in Via XXV aprile e mi passavo i pomeriggi a guardare gli allenamenti dei miei idoli si perché' ai tempi avevamo dei veri idoli che indossavano la maglia nerazzurra e il mercoledì giorno della partitella la tribuna era più' affollata di tante tristi Domeniche passate in Eccellenza .... Continuo a frequentare il Ciccione pago il mio biglietto 10 euro ogni santa Domenica perché' certi amori non finiscono malgrado i tristi personaggi che tengono in mano il timone della nostra amata Imperia, mi limito a un tristi per non calcare la mano i tre più' ogni tanto qualche personaggio che porta soldi che si innamora follemente dei nostri colori per poi regolarmente dopo qualche mese chiedere il divorzio e sparire spero non sarà' cosi' anche quest'anno ma secondo me le premesse ci sono tutte. Una cosa che mi fa incazzare non poco e' il tappeto rosso ( simbolico ) che viene steso al primo cittadino quando la Domenica ci degna della sua presenza uno stuolo di tirapiedi lo accompagnano in tribuna e annuiscono e si prostrano ad ogni sua parola e commento di colui che non e' altro che l' artista che ha ideato lo scempio del nostro antistadio mi viene tristezza nel vedere quel circo colorato dove non c'e' nemmeno un accenno di nerazzurro .... Mi direte vivi di ricordi si me li tengo stretti e tutte le volte che passo di li invece del circo colorato cerco di rivedere Testera , De Maurizi che allenano nella polvere tanti ragazzini imperiesi ..... Forza Imperia .
RispondiEliminaVerba veritas, la penso come te, ma siccome fai un nome preciso e tu, invece, un nick, per correttezza, o ti dichiari anche tu oppure non posso pubblicare il tuo commento
RispondiEliminaLa società rispecchia la città. SPENTA!
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