In questi giorni, nostro malgrado, siamo al centro delle attenzioni di tutto il mondo calcistico della serie D e non solo (in effetti, solo gli imperiesi che contano paiono essere disinteressati alle vicende dell'U.S. Imperia 1923...).
Tra i vari articoli che ho letto qua e là c'è n'è uno particolarmente interessante che ho letto su savonaclub.it, a firma del mai banale Fabio Parodi, relativo alle implicazioni della crisi dell'U.S. Imperia 1923 sul Campionato in corso. Lo copio/incollo perchè tutti lo possano leggere:
"Tre anni fa furono Novese, Valle d’Aosta e Borgosesia; due stagioni or sono toccò al trio Savona, Vigevano e Chiari; l’anno scorso fu la volta di Canelli e Saluzzo, sostituite in corsa da Casteggiobroni e Castelletese. Come avrete facilmente intuito, stiamo parlando di tutte quelle squadre che nel recentissimo passato hanno contribuito a falsare (profondamente) il campionato di serie D.Quest’anno è la volta dell’Imperia, ma anche la Sanremese e il recidivo Saluzzo stanno dando la loro bella mano. E non siamo neanche arrivati a metà cammino… Da non sottovalutare la posizione della Sanremese: l’ex bomber Calabria sta spremendo dal manipolo di giovani a disposizione prestazioni che hanno del miracoloso, ma o l’intricata situazione societaria si risolve o anche i miracoli sono destinati ad avere un termine. A Imperia, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, potranno festeggiare la definitiva dipartita del master president Montali, accusato di essere la fonte di tutti i guai della società. “Le Fiamme (Gialle) dell’Inferno” titolava il blog dei tifosi nerazzurri, con sotto un fotomontaggio che ritraeva Montali avvolto in una sorta di fiammeggiante pira (quest’ultimo termine non è stato messo lì a caso: il nostro “ex” non è molto amato in quelle lande), riferendosi all’inchiesta della Guardia di Finanza sul presunto giro di evasioni fiscali imputabile al patron dei ponentini: si parla di un’accusa di 1.800.000 (avete letto bene: unmilioneottocentomila) euro!Normale che una persona travolta da un’inchiesta del genere si ritiri dalla gestione societaria, avendo ben altri problemi per la testa; meno normale che a nessuno in città sia venuto in mente di salvaguardare i colori e la storia nerazzurri (al contrario di vent’anni fa, quando la morente U.S. Imperia fu assorbita dalla neonata A.S. Imperia, neopromossa in 2a categoria), evitandone così la sparizione dal calcio.Una cosa va precisata subito, per evitare fraintendimenti: l’Imperia non è fallita, molto più semplicemente la proprietà avrebbe deciso di rinunciare al prosieguo dell’attività. Ammesso e non concesso che l’Imperia dia veramente forfait per tre volte (il dubitativo è d’obbligo, conoscendo le infinite risorse della famiglia Montali), il campionato assumerebbe un’altra fisionomia… e qui cominciano i dubbi.L’art. 53 delle N.O.I.F. (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.) al comma 2 dice che:La società che rinuncia alla disputa di una gara di campionato o di altra manifestazione (omissis), subisce la perdita della gara con il punteggio di 0-3 o con il punteggio al momento più favorevole alla squadra avversaria nonché la penalizzazione di un punto in classifica, fatta salva l’applicazione di ulteriori e diverse sanzioni per la violazione dell’art. 1 comma 1 del C.G.S.Fin qui tutto chiaro: il Ciriè avrà partita vinta 3-0 a tavolino e l’Imperia scenderà a 23 punti in classifica. Ma se la cosa dovesse proseguire? Ecco i commi 3 e 4:Qualora una società si ritiri dal Campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di andata, tutte le gare in precedenza disputate non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria od esclusa.Qualora una società si ritiri dal Campionato o da altra manifestazione ufficiale o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di ritorno tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3 in favore dell’altra società con la quale avrebbe dovuto disputare la gara fissata in calendario.Il comma 5 chiarisce quando una società viene esclusa dal campionatoLa società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale.Fatti i dovuti calcoli, vediamo che la terza rinuncia dell’Imperia cadrebbe, nella migliore delle ipotesi, alla prima giornata di ritorno, quindi (in linea teorica) andrebbe applicato il comma 4: tutte le partite perse 3-0 senza la cancellazione dei risultati ottenuti precedentemente.Però (in Italia c’è sempre un però…) adottando un provvedimento del genere due squadre, Ciriè ed Alessandria, si troverebbero nella condizione di non avere mai affrontato l’Imperia sul campo e, contrariamente a tutte le altre avversarie, di poter usufruire di due vittorie a tavolino. L’Imperia, avendo affrontato solo 15 squadre su 17, avrebbe falsato il torneo due volte: prima giocando un terzo di stagione con una formazione competitiva, poi venendo esclusa senza che fossero invalidati i risultati ottenuti in quelle occasioni.Lasciando perdere la testa della classifica (Biellese ed Alessandria hanno entrambe vinto contro i nerazzurri), è la coda del torneo quella ad essere maggiormente interessata alla vicenda: il Sestri e la Pro Belvedere contro l’Imperia hanno vinto, ma Vado, Casale, Saluzzo e Derthona ci hanno perso. Troppo grande il rischio, da una parte e dall’altra, di veder compromessa una stagione per un punto in più o in meno perché questa vicenda venga lasciata passare sotto silenzio.Le soluzioni non sono molte: o l’Imperia fa come il Chiari due anni fa e mette in campo una formazione di ragazzini, destinata a perdere tutte le gare, ma che evita la cancellazione del titolo sportivo e dà una parvenza di “serietà” al girone di ritorno dei nerazzurri; oppure le decisioni dovranno essere prese d'ufficio a Roma e certamente qualcuno nel girone avrà di che lamentarsi.Quando anche questa buriana sarà passata, resterà nei nostri cuori la speranza che, un giorno o l’altro, in Lega si accorgano che tra playoff fasulli, tornei falsati, società decotte e ammennicoli vari, questa concezione di serie D è ormai giunta (da tempo) al capolinea".
Interessante, vero?
bah, sarà che scrivo da saluzzo e segue sempre le «gesta» della mia squadra, ma non approvo per niente quanto copiaincollato. qui, i soldi sono pochi, non si inventano soluzioni strane, chye poi finiscono come il famoso riso del diavolo. La dirigenza è stata chiara, già lo scorso anno che, ricordo, con un pizzico di fortuna in più poteva chiudersi con la salvezza. quest'anno, è lo stesso. tanta sofferenza, ma sono più felice di vedere in campo ragazzi di saluzzo e del circondario, che mercenari strapagati come avviene in tutte le altre squadre del girone. domenica, il gol del pari sul derthona, è stato segnato da un peretti appena rientrato dopo un brutto infortunio. e il passaggio, gli è arrivato dal terzino mattia gabutto. ah, dimenticavo di aggiungere che hanno entrambi 18 anni. sarò un idealista, ma il futuro del calcio, è questo, come nello spirito della D, che ha introdotto, coraggiosamente, la formula dei giovani. e noi, avremmo falsato il campionato! vergonatevi!
RispondiEliminalo avete falsato perkè non avete possibilità di salvarvi e perkè non avete allestito una squadra adeguata alla categoria
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