martedì 27 maggio 2008

Silenzio, parla Alberti


Lo hanno segnalato in molti, lo segnalo anch'io: è la prima intervista di Marco Alberti prima del suo probabile insediamento in piazza d'armi.
Ecco i pezzi salienti dell'intervista rilasciata domenica 25 maggio a Dilettantissimo e che potete vedere e sentire per intero cliccando qui:

E' una bella responsabilità essere quello che tutti pensano essere nel mio destino, cioè il presidente dell'Imperia.

Io e Montali
Voglio chiarire i rapporti tra me e l'Imperia si fermano col signor Montali con il quale i rapporti personali e calcistici sono sempre stati buoni, al di là quello che c'è scritto negli articoli dei giornali: tant'è vero che noi oggi abbiamo 3 categorie giovanili con il marchio Imperia, per un accordo tra me ed il signor Montali e suo figlio.
L'ho sempre stimato, ho sempre riconosciuto a lui grandi capacità calcistiche, sia nella scelta degli uomini che di motivazioni. Quello che ci ha sempre diviso è la conduzione economica ed amministrativa della società, perchè altrimenti ancora oggi l'Imperia sarebbe in piedi ed io e tutti i miei collaboratori ne saremmo lieti.
Comunque lui per cinque anni ci ha messo del suo, non ce n'ha messo, non sono affari miei, come li ha messi non sono affari miei. Non è stato aiuto dalla gente, tanto meno da me ma lui sa perchè: l'ho aiutato dove ho potuto, probabilmente non sono abbastanza coraggioso e non abbastanza lungimirante, ma mi sono fermato laddove io mi sentivo di fermarmi.
Però io ne parlo bene, calcisticamente.

Il futuro immediato
L'opera che andremo a fare da oggi in poi ritengo non possa essere considerata di sciacallaggio, perchè il rischio nel calcio, in una città non facile come Imperia, soprattutto quando si parla di Imperia calcio che ha una storia da rispettare che mi dà grosse responsabilità, la parola sciacallaggio sorgerebbe spontanea, ma in realtà non è così.
Quello che si potrebbe fare oggi, proprio perchè la scatola è vuota, e quindi come cittadini e l'amministrazione abbiamo voglia di riempirla, è di cambiare la ragione sociale della nostra società, la Riviera Pontedassio, inserendo la parola Imperia in qualche modo, cosa che avevamo provato a fare l'anno scorso, vedendo se la Federazione ce lo permetterà
.

Come intendo organizzare la futura società
Io penso che sia solo un modo per poter far calcio che duri nel tempo ed è quello di fare i passi che puoi fare. Calcio lo puoi fare in sue modi: o investendo tantissimi soldi di una o poche persone però questo sistema alla lunga porta poco lontano statisticamente; oppure, in maniera più lungimirante, partendo da più lontano, dai giovani, per i quali è ovvio che ci voglia più tempo, molta più pazienza, molto meno visibilità immediata.
Nel primo modo leghi meno la città alla squadra e porti meno gente allo stadio.
La mission che noi abbiamo, nel giro di qualche anno, è di imporci a livello regionale: nel momento in cui tu, a livello regionale, misuri il lavoro che hai fatto.

Da dove ricominciare
La nostra categoria è la Prima categoria, dato che noi quest'anno siamo retrocessi: con grande umiltà, con grande lavoro, partendo dalle giovanili, e sperando col nome Imperia di avere sempre maggiori risorse dalla città e dall'amministrazione e così di crescere e di risalire, perchè a tutti fa piacere vincere i Campionati.


4 commenti:

  1. Io una Riviera Imperia e qualunque tipo di fusione strana non la appoggio e non la appoggierò mai...

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  2. ma che vada a ca...e lui e il suo latte ci fa fare 10 anni di promozione

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  3. 1 categoria !!! amico di montali!!!!! come inizio non ce male

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  4. dichiara di essere amico di montali e vuole fondere le società ,allora è meglio la 3 categoria o chiuderla qua , ma mai con lui

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