Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David, ecco l'intervista ad Alberti nella quale annuncia la nascita della P.R.O. Imperia... mentre la leggete, io vado in bagno..
«In questo momento in città non ci sono le condizioni economiche, almeno da parte di quanti in cuor loro vorrebbero farlo, per rilanciare ambizioni degne del nome dell’Imperia calcio».
E’ di Marco Alberti e suona un po’ come una chiamata alla mobilitazione da parte dell’imprenditoria cittadina la prima reazione all’incontro voluto dal Comune di Imperia tra
i diversi soggetti interessati a non far morire il nome del club nerazzurro, ormai vicinissimo alla radiazione.
Il presidente del Riviera Pontedassio rompe gli indugi e illustra il suo progetto: «Sta per essere formalizzata la nascita della “Pro Imperia”, (dove Pro sono le iniziali di Pontedassio, Riviera, Onegliese, ndr), società che ingloba il Riviera Pontedassio e l’Onegliese. Chiederemo il ripescaggio in Promozione, ma non di poter utilizzare i colori nerazzurri». I colori sociali del nuovo sodalizio resteranno, dunque, nelle intenzioni dei promotori, quelli attuali (iridati e biancazzurri), circostanza che non potrà non stupire qualcuno.
«In questo momento in città non ci sono le condizioni economiche, almeno da parte di quanti in cuor loro vorrebbero farlo, per rilanciare ambizioni degne del nome dell’Imperia calcio».
E’ di Marco Alberti e suona un po’ come una chiamata alla mobilitazione da parte dell’imprenditoria cittadina la prima reazione all’incontro voluto dal Comune di Imperia tra
i diversi soggetti interessati a non far morire il nome del club nerazzurro, ormai vicinissimo alla radiazione.
Il presidente del Riviera Pontedassio rompe gli indugi e illustra il suo progetto: «Sta per essere formalizzata la nascita della “Pro Imperia”, (dove Pro sono le iniziali di Pontedassio, Riviera, Onegliese, ndr), società che ingloba il Riviera Pontedassio e l’Onegliese. Chiederemo il ripescaggio in Promozione, ma non di poter utilizzare i colori nerazzurri». I colori sociali del nuovo sodalizio resteranno, dunque, nelle intenzioni dei promotori, quelli attuali (iridati e biancazzurri), circostanza che non potrà non stupire qualcuno.
Spiega Alberti: «Siamo consci delle nostre possibilità e non vogliamo illudere i tifosi. Non ce la sentiamo di impegnarci nell’impresa di fregiarci dei colori nerazzurri.Quei colori meritano, infatti,
certi investimenti che noi non possiamo garantire».
Marco Alberti prosegue svelando un retroscena legato alla vecchia denominazione “U.S. Imperia 1924” attualmente in mano agli eredi dell’ex presidente Angelo Duberti, scomparso lo scorso Natale. Spiega il numero uno della nascente Pro Imperia: «Sarei stato forse l’unico ad avere le possibilità di riceverlo in dote, ma rinuncio di proposito, perché mi sembrerebbe quasi di profanarlo. L’Imperia, quella nerazzurra, merita palcoscenici di prim’ordine. In Promozione
dovrebbe starci solo di passaggio e ammazzare il campionato.Ma per far questo occorrono soldi. E
non dimentichiamoci che proveniamo da una retrocessione inPrima categoria frutto dei nostri errori. Naturalmente rimaniamo aperti alla collaborazione con coloro che vorranno
proseguire il discorso per affrontare insieme, come auspicato dall’amministrazione comunale, il
cammino».
Le proposte di Alberti negli ultimi tempi sono state oggetto di discussione tra i tifosi che non condividono il supposto “basso profilo” dell’industriale lattiero caseario.
certi investimenti che noi non possiamo garantire».
Marco Alberti prosegue svelando un retroscena legato alla vecchia denominazione “U.S. Imperia 1924” attualmente in mano agli eredi dell’ex presidente Angelo Duberti, scomparso lo scorso Natale. Spiega il numero uno della nascente Pro Imperia: «Sarei stato forse l’unico ad avere le possibilità di riceverlo in dote, ma rinuncio di proposito, perché mi sembrerebbe quasi di profanarlo. L’Imperia, quella nerazzurra, merita palcoscenici di prim’ordine. In Promozione
dovrebbe starci solo di passaggio e ammazzare il campionato.Ma per far questo occorrono soldi. E
non dimentichiamoci che proveniamo da una retrocessione inPrima categoria frutto dei nostri errori. Naturalmente rimaniamo aperti alla collaborazione con coloro che vorranno
proseguire il discorso per affrontare insieme, come auspicato dall’amministrazione comunale, il
cammino».
Le proposte di Alberti negli ultimi tempi sono state oggetto di discussione tra i tifosi che non condividono il supposto “basso profilo” dell’industriale lattiero caseario.
Marco Alberti replica: «Certo che vorrei essere più popolare, ma se la popolarità significa dire bugie e prendere in giro i tifosi preferisco l’impopolarità! Lo so, riscuoterei maggior successo se raccontassi balle da qui al 19 giugno, illudendo i supporter, per poi dare la colpa magari alle istituzioni se non si fossero reperite le risorse necessarie».
Alberti non lo dice apertamente, ma in pratica il suo appello recita più omeno: noi ci mettiamo quello che possiamo, le nostre strutture e la nostra organizzazione.
Il motore economico della città, se vuole, farà la sua parte. La cosa per la verità, non sarebbe impossibile da realizzare in un centro che conta ormai quasi più sportelli bancari che bar, “assediata” da cantieri che ne stanno già mutando il volto urbanistico e tessuto economico.
Il consiglio direttivo del Riviera Pontedassio ha nel frattempo affidato a una lettera aperta ai blog dei tifosi nerazzurri la difesa del proprio presidente. Alberti ha commentato laconicamente l’iniziativa: «Era ora. Cominciavo a sentirmi solo...».
Alberti non lo dice apertamente, ma in pratica il suo appello recita più omeno: noi ci mettiamo quello che possiamo, le nostre strutture e la nostra organizzazione.
Il motore economico della città, se vuole, farà la sua parte. La cosa per la verità, non sarebbe impossibile da realizzare in un centro che conta ormai quasi più sportelli bancari che bar, “assediata” da cantieri che ne stanno già mutando il volto urbanistico e tessuto economico.
Il consiglio direttivo del Riviera Pontedassio ha nel frattempo affidato a una lettera aperta ai blog dei tifosi nerazzurri la difesa del proprio presidente. Alberti ha commentato laconicamente l’iniziativa: «Era ora. Cominciavo a sentirmi solo...».
"Siamo consci delle nostre possibilità e non vogliamo illudere i tifosi. Non ce la sentiamo di impegnarci nell’impresa di fregiarci dei colori nerazzurri.Quei colori meritano, infatti,
RispondiEliminacerti investimenti che noi non possiamo garantire.........
Sarei stato forse l’unico ad avere le possibilità di riceverlo in dote, ma rinuncio di proposito, perché mi sembrerebbe quasi di profanarlo. L’Imperia, quella nerazzurra, merita palcoscenici di prim’ordine. In Promozione
dovrebbe starci solo di passaggio e ammazzare il campionato....."
Il nome Imperia però non hai paura di profanarlo ?
Quello te lo sei preso subito...
Ipocrita del c.......
Sono di nuovo Luca da Genova ricostruiamo noi la squadra la chiamiamo anche società sportiva calcio IMPERIA con maglia nerazzurra e la iscriviamo anche in terza categoria anche a costo di tesserarci noi e giocare noi anche a rischiare cuore e polmoni ma tagliamo le gambe a questi porci io sono pronto contattatemi pure gazzinuus@yahoo.it
RispondiEliminaNon vuole prendere in giro i tifosi !?!?! Ma quali tifosi !?! Non esiste nessun tifoso della P.R.O. Imperia !!
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