Questo pomeriggio, con fischio d'inizio alle ore 15,00, al "Nino Ciccione" si sono affrontate l'Imperia ed il Quiliano.
Per i ragazzi di Giorgio Benedetti era obbligatorio tornare al successo, dopo lo stop di sabato scorso contro il Pietra Ligure, che gli aveva relegati al terzo posto, a 5 punti dalla vetta della classifica del Torneo di 1° Categoria.
Partita significativa anche per il capitano dei nerazzurri, Gian Luca Bocchi che quest'oggi supererà un altro storico capitano, Guido Calzia, nella speciale classifica delle presenze con la nostra casacca: 212 presenze che lo portano al terzo posto assoluto, alle spalle di Luigi Bosca e Giancarlo Ronco, rispettivamente con 264 e 263 "gettoni".
La formazione: Calvi, dopo la buona prova in Coppa Liguria , ha convinto il mister a schierarlo dall'inizio, sulla fascia sinistra con Raguseo a destra. Ciaramitaro disponibile part-time, mentre Sinagra è sicuro out. Pennone ancora acciaccato e venerdi' sera non si è allenato è si sottoposto ad una seduta di fisioterapia.
Questa, quindi, la formazione: Amoretti in porta; in difesa, Brancatisano a destra, Marcucci a sinistra, in mezzo Stabile e Schiavon; a meta' campo, Bocchi e G. Bella gli interni, con Calvi a sinistra e Raguseo a destra; coppia d'attacco formata da Mela e Pennone.
Giorgio Benedetti ha così presentato la partita sul XIX: «Sarà tutto meno che una passeggiata. Di fronte avremo una squadra ben organizzata che, vincendo, dovendo recuperare ancora una gara, potrebbe riagganciarsi al treno. Dovremo essere bravi, cercando di concedere loro il meno possibile.Cristian Pennone ha lamentato ancora problemi al ginocchio. Non so quanto convenga rischiarlo. Abbiamo comunque giocatori in grado di ricoprire il ruolo. In Coppa ho avuto ottime indicazioni proprio dagli elementi a cui avevo specificatamente chiesto di svolgere un certo tipo di gioco. Sono segnali importanti per me, per la società e per i tifosi».
Disastrosa prova dei nerazzurri che perdono, meritatamente, contro un Quiliano ben organizzato, che addirittura può recriminare per una clamorosa traversa colta sullo 0-1 ed un paio di nitide palle gol fallite per un soffio.
Nessun alibi, nessuna scusa può essere addotta dai ragazzi di Giorgio Benedetti, mai in partita, mai pericolosi, in pratica inesistenti: un solo tiro nello specchio della porta savonese, di Mela, all'88', su azione viziata da un fallo di Pennone sul diretto avversario, è deprimente per una squadra che, nei proclami, doveva essere l'assoluta protagonista del Campionato di 1° Categoria.
Terza sconfitta in nove partite giocate, meno sei dalla vetta: a questo punto, corre l'obbligo di rinforzare in maniera massiccia la squadra, che ha manifestato lacune notevoli in ogni reparto.
Una squadra senza nerbo (nessun ammonito in una partita da aggredire), senza nessun leader in grado di prenderla in mano nei momenti topici dell'incontro.
L'unico schema visto in 95 minuti di gioco è stato il classico "palla alta nel mucchio e speriamo in Dio"... solo che là nel mucchio non siamo certo dotati fisicamente e siamo stati sistematicamente anticipati dagli avversari... e un Dio non lo abbiamo.
Le fasce non vengono sfuttate, anche perchè non c'è un solo calciatore in grado di andare sul fondo e mettere un pallone in mezzo Pennone è perennemente in fuori gioco, Mela, generosissimo, non riesce a tenere palla e creare spazi in area.
In mezzo al campo solo portatori di acqua, ma nessun giocatore in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica.
In difesa, poi, regna la confusione, con gli attaccanti avversari che spesso e volentieri si trovano 1 contro 1... ed è sempre un rischio.
Il gol, al 30°, ha dell'incredibile se è vero che è stato realizzato di testa, su azione d'angolo, dall'uomo più piccolo dei biancorossi, a difesa immobile.
Che fare? Evidentemente, se si vuole cercare di raddrizzare la stagione, occorrono almeno 3 elementi di notevole qualità e sperare anche in un calo degli avversari... ma da qui all'apertura del mercato di riparazione, occorre un'inversione di rotta immediata, per evitare di aumentare ancor di più il gap dagli avversari.
La risposta della dirigenza nerazzurra deve essere forte e decisa: perchè così non si va da nessuna parte e se si è preso l'onore di proseguire la storia nerazzurra, ci si deve assumere anche l'onere... e non solo a parole.
Ed essere presenti allo stadio!
IMPERIA: Amoretti, Brancatisano (72’ Viglione), Marcucci, Stabile, Bocchi, Schiavon, Raguseo (64’ Ciaramitaro), Bella, Calvi (46’ Masu), Pennone, Mela. All.: Benedetti.
QUILIANO: Farris, Cosentino (54’ Acquati), Pierfederici, Pesce, Dalpiaz, Torri, Kryemadhi (81’ Cugnasco), Pasini (91’ Armellino), Baldi, Travi, De Luca. All.: Gerundo.
ARBITRO: Accame di Albenga
SVEGLIA!
RispondiEliminaSez. Roma mi dispiace per te ma oggi ti sei perso uno spettacolo calcistico d altri tempi...non abbiamo fatto un tiro in porta in 88 minuti! Poi almeno abbiamo preso un palo...con questa squadra non si va da nessuna parte...credimi non è questione di sveglia!
RispondiEliminaDovevo venire a Imperia ma ho avuto la febbre, meglio così! Una cosa è certa, non si può rimanere in queste categorie!
RispondiElimina... siamo ben messi...
RispondiEliminaE pensare che qualcuno diceva che Marinelli "non dava garanzie tecnico-tattiche".........Un tifoso di vecchia data.
RispondiEliminabah... mi sa che manco capello vinceva il campionato con questo organico...categoria sottovalutata????
RispondiEliminaforza imperia
RispondiEliminaComplimenti per l'articolo.
RispondiEliminaTi interesserebbe una collaborazione con il secolo?
preferisco continuare a far beneficenza, gratuitamente, visti i frequenti copia/incolla che noto ogni settimana...
RispondiEliminaalmeno mettilo tra i link visto la tua vena di far notizia.
RispondiEliminaMarinelli meritava + rispetto e fiducia....
RispondiEliminachi devo linkare, DGD? il prossimo lo firmi così?
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