lunedì 6 agosto 2012

Le interviste di Im1923. El Lobo-Marco Alberti

Si erano già scritti tempo fa e si erano anche incontrati in un celebre faccia a faccia.
A distanza di 4 anni, riecco che El Lobo e Marco Alberti si incontrano ancora, in una intervista. Buon divertimento...

Ciao Marco, sono El Lobo e vorrei fare "quattro chiacchiere" con te.
"Chiacchiere" che però non rimarranno tra di noi ma verranno rese pubbliche, a disposizione di tutti quei tifosi, Ultras o no, che necessitano di chiarezza.
Sento tante opinioni in città, che arrivano dai più disparati settori dello stadio: c'è chi pensa che tu sia la soluzione definitiva ai problemi del calcio Imperiese, ma c'è anche chi pensa che non si dovrebbe appoggiare chi non ha voluto, a suo  tempo, prendersi delle responsabilità.
Sarai tu a decidere se rispondere ad alcune domande che tanti ad Imperia si pongono ma vorrei chiarire subito che, ovviamente, non ne hai l'obbligo, nè legale (inutile precisazione), né (senza dubbio) morale.
Credo però - ma è opinione unicamente mia - che  un dialogo aperto possa dissipare i dubbi che attanagliano la tifoseria Neroazzurra e tengo molto a precisare che non si tratta né di un attacco personale (lungi da me) né di una mano tesa ad un possibile salvatore della patria (quello si vedrà).
Io ci provo, e non sarò tenero, ma lascio comunque la palla a te: se sceglierai di rispondere però ti chiedo sincerità, sincerità vera.
Potrebbe essere quello che farà la differenza l'anno prossimo...
Ci potrebbero essere decine di altre domande, Marco, ma io te ne pongo solo quattro, essenziali, però spero in risposte sincere e chiarificanti. Se devi scivolare nella diplomazia untuosa lascia pure perdere: se mi avessero dato un euro per ogni stronzata che ho sentito sull'Imperia negli ultimi 10 anni abiterei a Villa Grock e Bill Gates sarebbe il mio maggiordomo...
Torno a precisare che non c'è nessun rancore in ciò che ti chiedo ma solo voglia di capire quale sia il progetto e credo di non essere l'unico a volerne essere a conoscenza. Non voglio parlare del "futuribile" ma di cose reali che hai intenzione di fare. Reali, Marco...
In bocca al lupo, per te e per noi...

Marco Alberti: El Lobo risponderò senza unti voli pindarici, così come e' nel mio carattere. Sempre sincero a costo di "pagare" del mio. Come dico sempre a tutti, mi occupo di calcio per pura passione e sfida, ed assolutamente non mi interessa la visibilità personale ed i consensi ostentati. Non devo prendere  voti politici e quindi ho la fortuna di potermi rendere impopolare, piuttosto che raggirare e parlare il linguaggio demagogico ed inutile della politica. Quindi garantisco trasparenza e chiarezza.
Per indole e forse deformazione professionale, non sono abituato ai review. Ma per rispetto, anche sinteticamente, rispondo e sincero, sperando di non essere strumentalizzato.

Ed ora sotto con le 4 domande.
1° domanda. Giugno 2008: l'Imperia è appena "morta". C'è stato un incontro con una rappresentanza della tifoseria. Abbiamo parlato per un'ora del settore giovanile ma hai ammesso apertamente (ci sono testimoni, tra i quali io stesso) che non ti saresti sentito di fare certi investimenti riguardo alla prima squadra. Poi però hai praticamente ricostruito la vecchia Imperia, ingaggiando gli stessi giocatori e lo stesso allenatore a costi non certo esigui. Non solo: hai copiato i colori della vera Imperia, i giornali spesso "confondevano" - casualmente - le due squadre. Ti chiedo, onestamente: perché l'hai fatto? Voglia di dimostrare potere? Ti rendi conto che così facendo abbiamo buttato via quattro anni?
Marco Alberti: Capisco la vostra opinione e visione dopo quel fatidico incontro ma le sensazioni che avete avuto sono in parte deformate. Personalmente ho sempre avuto soggezione dell' Imperia e della sua storia. E secondo me, ancora oggi, chi si assume la responsabilità di una Società, qualsiasi essa sia, con storia e blasone deve essere all'altezza, uomini di calcio ed onesti !
In quella stagione precedente, noi, Riviera/Pontedassio, ne uscivamo a pezzi. Una ridicola retrocessione dalla Promozione alla Prima Categoria.
Avevamo, è inutile negarlo, dissidi e divisioni interne, strascico della fusione tra le 2 Società. Avevamo 4 anni di esperienza in meno rispetto ad oggi e di conseguenza, per quanto riguarda me, tanta sfiducia nelle nostre possibilità e poca autostima calcistica. Avevo anche avuto nei confronti del Presidente uscente un po' di rispetto, in quanto negli ultimi tempi mi aveva
richiesto un po' di conforto ed aiuti sulle giovanili. E mi sembrava poco corretto prenderne il posto, senza versare peraltro nulla, partendo da una categoria di bassissimo profilo, e poche certezze sul nostro presente e futuro. E fu così che l'allora "Progetto Olimpia", nato la stagione precedente, cambiò denominazione (non rilevò l'Imperia...) in "Imperia Calcio". E, con il senno di poi, l'errore fu più il loro che il nostro. Il sottoscritto, prima che loro formalizzassero la loro "idea" aveva consigliato di non farlo, ma bensì unirci e farlo tutti insieme. Ma le motivazioni e gli obiettivi (secondo me personali) di alcuni dei componenti i fondatori erano , legittimamente, troppo forti e radicati. Ciò che accadde al nostro interno nel periodo successivo fu la risultanza di uno "scontro" di vedute. Ed alla fine prevalse la parte che voleva crescere anche con la Prima Squadra, in tempi non più dilatati come io ed alcuni avrebbero voluto.
Forse anche il fatto che l' "Imperia Calcio" provocava e stimolava, forse perché avevamo fatto la figura degli incapaci la stagione precedente, orgoglio, ambizione, voglia di dimostrare soprattutto a noi stessi.
Ingredienti che ci hanno portato ad approcciare Riolfo ed a investire in 4 anni una bella cifra. Ciò anche grazie all'ingresso di nuovi soci (siamo in 24) ed a maggiori apporti personali e di sponsor. Investimenti che, come tutti sappiamo, ci hanno portato dalla Prima al CND. La scelta dei giocatori non fu dettata dall'emulazione nei confronti dell'Imperia ma dalle conoscenze dello stesso mister. E la scelta dei colori sociali fu quella del nero azzurro intercalato dal bianco (per scelta) proprio per non intralciare
e provocare l'altra parte. Anche se, per essere sincero, qualcuno di noi avrebbe voluto "forzare" un po’ di più. E questi furono stoppati, ad esempio sulla divisa nero azzurra, proprio dal sottoscritto.

2° domanda. Gli investimenti degli anni scorsi è ovvio che non saranno più possibili ed è evidente che l'obiettivo del futuro campionato sarà la salvezza: spero che i giovani siano motivati sufficientemente per poter raggiungere il traguardo. Ti ho sentito spesso parlare del settore giovanile come grande risorsa per il futuro: come pensi di poter gestire questo? Non credi che per ottenere questo tipo di risultati forse sia necessario spendere qualcosa in più sugli allenatori e creare una
dirigenza all'altezza? Ci sono nomi di livello adatto (sempre proporzionatamente alla categoria, ovvio) che hai intenzione di recuperare o di inserire? Nomi, intendo, non parole. Se avessi qualche difficoltà posso esserti utile: ho un amico all'ufficio anagrafe.
Marco Alberti: Dici bene El Lobo, le risorse sono sempre più esigue, l'economia,  senza l'aiuto di Mannheimer, sappiamo tutti come sta andando. E ciò che abbiamo investito nel recente passato ha lasciato il segno (soprattutto l'ultima stagione). E ciò condizionerà il mercato ed il campionato. Lungi però da noi rinunciare a lottare dall'inizio alla fine per una salvezza. Lo slogan della stagione che verrà è sintetizzabile in "no vitto no alloggio".
Anche se per la punta temo che dovremo fare uno strappo alla regola. Top player (è di moda chiamarli così) e giovani sono tutti del territorio (Ventimiglia - Savona), con ovviamente innesti del nostro vivaio che riteniamo pronti. Il mister è una "scommessa" ponderata, in quanto giovane ed alla prima esperienza in una prima squadra. Ha sempre fatto molto bene con le giovanili e quindi lo abbiamo ritenuto idoneo ed in linea con il progetto. Il campo li misurerà, ma se non si metteranno alla prova non potremo mai sapere.

3° domanda. Difenderai il nostro stadio? Sai, circolano voci strane (ma non troppo) sul futuro del "Ciccione". Che intenzioni hai? Lasciare che gli eventi seguano il loro corso o batterti perché la "nostra casa" resti dov'è?
Marco Alberti: il "Ciccione" è lo stadio dell' Imperia e non conosco altri progetti se non quello di una fruibilità calcistica per la Società "Imperia".

4° domanda. Il Comune è commissariato: come pensi di rapportarti con questa gestione? Commissario o no, un assessorato preposto deve pur esserci e, asssodato che soldi non ha, cosa pensi di chiedere? (Sembra una risposta scontata ma non è così...)
Marco Alberti: Il Comune è commissariato a tempo determinato. Al momento non ho intenzione di chiedere nulla a nessuno anche perché conosco abbastanza le problematiche per immaginare le risposte. E la nostra società, da sempre, è abituata a far da se. Se un domani qualche Amministrazione volesse aprire un tavolo ed un dibattito saprei cosa dire e chiedere. Tempo al tempo.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo, sicuramente diretto e sincero. Grazie El Lobo e ... FORZA IMPERIA !!!

Nei prossimi giorni, la seconda parte dell'intervista al Presidente dell'Imperia 1923 Marco Alberti: questa volta, a porre le domande, sarà il "resto del mondo (neroazzurro)".

5 commenti:

  1. El Lobo risponderò senza unti voli pindarici.... Forse c'è un errore???

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  2. Certo che se porrà le domande (il popolo nerazzurro...) come le commenta, avremo una bella pagina bianca... Ma com'è che non commenta nessuno? Eppure di cose da dire ad Alberti ne avevate tante.... Su, non vanificate il lavoro del mitico IM1923, dategli soddisfazione, commentate gente.....

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  3. Preferisco aspettare le risposte ai quesiti di IM1923....... Banali e ovvie queste risposte a domande peraltro non particolarmente ficcanti. Sullo stadio e sull'amministrazione era impossibile attendere una risposta esaustiva e per il resto niente di diverso da quanto ci si potesse attendere. C'è poco da commentare. La cosa che emerge più di tutte secondo me è che "nun c'è trippa pe gatti".

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  4. Scusa, Amarcord, ma se sull'amministrazione e sullo stadio era impossibile attendere una risposta esaustiva mi dici tu quali sarebbero state le domande "particolarmente ficcanti"? A me sembra che lo siano, anzi forse fin troppo, e che Marco Alberti non abbia dato una risposta. Il problema è che alla seconda domanda che, in effetti, non era "particolarmente ficcante", l'unico nome vero che è uscito è stato quello di Renato Mannheimer, del quale non ricordo trascorsi calcistici. E dire che ne sarebbe potuto uscire discretamente bene... Fai tu qualche domanda "ficcante" e vediamo che risposte ottieni. Sia ben chiaro che non sono contro la società, anzi, credo che fosse l'unica soluzione possibile ma non è certo il modo migliore per cominciare...

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  5. Caro El Lobo, io aspetterei le domande di im1923 e poi stiamo a vedere cosa succede. Se tanto mi da tanto alcune risposte resteranno molto vaghe e ci diranno molte cose..... Fidati.

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