Domani, su Im1923, un'intervista all'ex attaccante neroazzurro Roberto Manitto.
Per chi non l'ha mai visto giocare, Roberto Manitto arriva ad Imperia nella stagione 1976/1977, Campionato
di serie D: l'U.S. Imperia 1924 è allenata da Enrico Hanset e sta
gettando le basi per la promozione in Serie C. Nella sua
prima stagione non trova grande spazio, poichè, in pratica, fa da
rincalzo ai due attaccanti titolari Guidetti ed Amendola.
La stagione successiva è quella della sua consacrazione, forse la
migliore di tutta la sua carriera: in panchina siede Bruno Baveni, che
gli dà subito fiducia, e forma con Tonino Sacco una delle
coppie gol più forti e prolifiche della storia neroazzurra. Fin
dalla prima giornata, quando i due realizzano 3 delle 4 reti con cui i
neroazzurri asaltano il Cafasse (la quarta rete porta la
firma di Mariani).
A fine stagione sono ben 33 le reti realizzate dai due, delle 47
complessive: 20 Tonino Sacco e 13 Roberto Manitto, diventato subito un
idolo dalla Grdinata Nord, che lo inneggia al grido "Manitù
Manitù".
Il Campionato si conclude con il ritorno dell'U.S. Imperia 1924 tra i professionisti, nella prima Serie C2 della storia.
La stagione successiva realizza altre 7 reti, una delle quali quella
decisiva, dopo 5 minuti, in un Imperia-Savona giocato in un "Nino
Ciccione" stracolmo.
Lasciata l'U.S. Imperia 1924 passa all'Omegna, in serie D, con cui vince il Campionato, dopo di che la sua carriera calcsitica subisce un cambiamento per una sua scelta di vita (una squadra dilettantistica savonese gli assicurava un lavoro in Banca, qualora fosse andato a giocare in Prima Categoria), che gli impedisce di non giocare piu a certi livelli nonostante avesse richieste in Serie C1 e Serie C2.
Ma per tutti i tifosi neroazzurri resta per sempre l'unico, inimitabile "Manitù".
Appuntamento, quindi, a domani, per una (spero) interessante intervista.
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