martedì 16 giugno 2020

Per non D...imenticare

L'Imperia 1923 è tornata in Serie D, viva l'Imperia 1923!
La promozione dei neroazzurri, arrivata per tre quarti sul campo e il restante quarto a tavolino, è la notizia che tutti i tifosi imperiesi (anche i più critici, come il sottoscritto) aspettavano... non è stata festeggiata al termine della stagione, ma talvolta è anche capitato di essere promossi dopo un ripescaggio, quindi non c'è da scandalizzarsi più di tanto, anche se è ovvio che il se Campionato fosse stato fermato una settimana prima staremmo qui a rosicare e a lamentarci.
Le vittorie, però, dovrebbero essere festeggiate sul campo e in piazza e questo rende il tanto agognato ritorno nella massima Serie dilettantistica meno entusiasmante.
Nelle ultime ore si sprecano i complimenti alla dirigenza neroazzurra, anche da parte di persone insospettabili, e la cosa mi ha lasciato assai perplesso.
Il sottoscritto è sempre stato assai critico nei confronti dei Trettrè e questa promozione non cambia il mio giudizio su di loro: sette anni in Eccellenza sono stati un record di cui poco rallegrarsi, ma qualcuno se n'è dimenticato in un attimo. Non posso dimenticare che, da quando al vertice societario ci sono Fabrizio Gramondo, Fabio Ramoino e Daniele Ciccione, dopo la disastrosa ultima stagione in Serie D nella quale comunque loro erano al fianco di Marco Alberti, abbiamo terminato il Campionato una volta al secondo posto, una al terzo, due al quarto, una al settimo e una al nono posto... in queste stagioni hanno vinto il Torneo di Eccellenza non certo delle corazzate: l'Argentina, il Ligorna, il Finale, l'Albissola, la Fezzanese e il Vado...
E in almeno tre stagioni, a un certo punto, quando sembrava che ci fosse la possibilità di salire, guarda un po, abbiamo frenato... se, come diceva Giulio Andreotti "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", al sottoscritto resterà sempre il sospetto che sarebbe potuto riaccadere, vista anche la forza del Sestri Levante.
Quindi, a mio modesto avviso, se non ci sarà una vera svolta societaria, affrontare la Serie D con l'attuale compagine societaria, si corre il rischio di dover penare per tutta la stagione.
Se bisogna fare un plauso a qualcuno, il primo a cui farlo è indubbiamente Eugenio Minasso, il cosiddetto "patron", che potremmo ridefinire "paDron", perchè la vera svolta è stata il suo arrivo in estate e l'ingaggio, da parte sua, di una serie di calciatori veri.
Ma il mio pensiero, il mio plauso maggiore, va alla squadra, soprattutto a tre calciatori di questa rosa, Alessandro Ambrosini, Giuseppe Giglio e Alessandro Trucco, che hanno giocato con la nostra casacca nell'ultima stagione di Serie D e che sono rimasti con noi in questi lunghi anni: la Serie D è soprattutto un premio per loro e loro più di altri hanno diritto di festeggiarla. Con loro, in campo, nel 2012, c'era anche l'attuale preparatore atletico Matteo Fiani e, in panchina, Alessandro Lupo che, con questa promozione e con il comportamento tenuto in questi mesi, ha rimediato agli errori commessi in quella disgraziata stagione 2012-2013.
Ora aspettiamo con ansia la compilazione dei gironi, per sapere chi saranno le nostre avversarie, col timore di non poter beffardamente assistere alle partire della nostra Imperia, finalmente fuori dai confini regionali.
Forza Imperia sempre!

5 commenti:

  1. Per ora solo notizie di gente che (forse) non se ne va (ancora)...

    RispondiElimina
  2. Panico pa-panico pa-panico paura
    Panico pa-panico pa-panico paura
    Panico pa-panico pa-panico paura
    Panico pa-panico pa-panico paura
    Oh com'è?
    Paura
    Oh com'è?
    Paura
    Minchia paura..........

    RispondiElimina
  3. concordo... i trettrè sono tra le vittime del coronavirus, non a caso definito coviD-19 (/20)...

    RispondiElimina