Che sarà sarà...

Male non fare, paura non avere.

E' bastato un semplice post con l'immagine di una bomba per scatenare un putiferio e far raggiungere al blog il picco estivo (e non solo) dei contatti.

Perchè nelle ultime ore, lo sappiamo e lo abbiamo toccato con mano, abbiamo ricevuto decine di commenti sul blog (molti dei quali non pubblicabili ma assolutamente condivisibili), WhatsApp di amici e conoscenti, telefonate e quant'altro di tifosi neroazzurri allarmati.

Chiariamo subito una cosa: noi non amiamo fomentare il panico o diffondere cattive notizie per il semplice gusto di farlo o per denigrare altri.

Cerchiamo solo di riportare quello che sentiamo in giro, quello che il nostro "staff di betoneghe" ci rivela e lo riportiamo, ovviamente con rispetto degli interessati e pronti a fare un passo indietro o ammettere di aver commesso un errore.

Dicevamo "staff di betoneghe" perchè se prima si potevano contare sulla mano di un monco, ora è aumentato: merito della credibilità che ci siamo guadagnati in diciannove anni ininterrotti di post, notizie, cronache, storia, interviste, fotografie e... belinate.

Credibiità ma anche nemici perchè negli ultimi temi ne abbiamo nostro malgrado... ma fa parte del gioco.

Un putiferio, dicevamo, che è segno tangibile, lo ribadiamo ancora una volta, dell'interesse che c'è, nonostante tutto, attorno alle vicende neroazzurre; un putiferio e un clima di sospetto e timore alimentato sempre più dai silenzi sempre più assordanti di una dirigenza che non ne vuole sapere di uscire dalla propria torre d'avorio e scendere tra noi comuni tifosi e parlare chiaro.

Un clima che allontana chiunque voglia avvicinarsi o tornare a interessarsi o aiutare il club neroazzurro che è in evidente crisi.

Non basta aver vinto il campionato per sanare questa situazione, perchè non sono le vittorie o le sconfitte che hanno creato questa frattura insanabile, perchè queste fanno parte del gioco... e alle seconde siamo abituati ben più delle prime.

Non aver festeggiato il centenario è imperdonabile.

Non rendere partecipe il popolo neroazzurro è imperdonabile.

Non fare una sola manifestazione che coinvolga i cittadini imperiesi è imperdonabile.

Non avere un progetto a lunga scadenza ma navigare a vista è imperdonabile.

Aver dimezzato il numero degli iscritti alla scuola calcio e avere, di fatto, "ceduto" il nostro futuro alla nostra storica rivale è imperdonabile.

Aver costretto ad andarsene decine di allenatori del settore giovanile o fedeli collaboratori è imperdonabile.

Non fare da anni una presentazione della squadra è imperdonabile.

Non sapere, a oggi, da chi è composto lo staff tecnico è imperdonabile.

Non sapere ancora, dopo una stagione intera giocata in campo neutro, quando potremmo tornare al "Nino Ciccione" è imperdonabile.

Mentire sapendo di farlo è imperdonabile.

Imperdonabile non perchè non ammettiamo che si possano commettere degli errori: imperdonabile è il reiterarsi degli stessi da un decennio.

Oggi saremo ufficialmente iscritti al prossimo campionato di serie D (non una settimana fa...) e, magari, qualcuno ce lo farà ancora pesare.

Essere dirigenti dell'Imperia calcio è un onore prima che un onere e nessuno obbliga nessuno ad assumerselo.

Che stagione sarà, in questo momento, è difficile saperlo... le premesse non sono certo confortanti e questo clima non aiuta... clima, lo ripetiamo, non da noi fomentato ma solo testimoniato.

Forza vecchio cuore neroazzurro!!!