giovedì 5 settembre 2024

Aspettando Imperia-Sanremese. Il 20° derby

Stagione 1995-1996. Eccellenza Liguria

Molte novità in casa neroazzurra: il 1° giugno 1995 l’A.S. Imperia ’87 cambia denominazione in Associazione Calcistica Imperia, anno di fondazione 1987, con la conferma del presidente Mario Leone e con Giorgio Di Lorenzo che affianca Bruno Bonavera nella carica di vice presidente, mentre lo sponsor “Borelli” rinnova il proprio impegno con il club di piazza d’armi.

Il direttivo neroazzurro delibera di presentare la domanda di ripescaggio al Campionato Nazionale Dilettanti, che però, a detta della dirigenza, non viene accolta dalla federazione: in realtà pare che la domanda di ripescaggio sia stata ritirata, come sostenuto sulla Gazzetta dello Sport dal presidente della Lega dilettanti Elio Giulivi.

Questo è il primo torneo che prevede i tre punti per la vittoria anche nei campionati dilettantistici dopo che, a partire dal 1993-1994, era stata adottata questa regola, in via sperimentale, limitatamente alla serie C1 e serie C2, poi estesa alla serie A e serie B nella stagione successiva.

Per il terzo anno consecutivo l’A.C. Imperia tenta di vincere il campionato di Eccellenza: dopo le delusioni delle due annate precedenti, quando i

neroazzurri, per un soffio, hanno mancato la promozione in serie D, la compagine del presidente Mario Leone è la squadra da battere. L’organico è rinforzato da giocatori importanti, quali il portiere Stefano Ancona dall’U.S. Sanremese Calcio, i difensori Alessandro Avanzi dall’U.S. Reggiolo Calcio e Sandro Diomedi dall’U.S. Albenga, i centrocampisti Mario Novaro dall’U.S. Ventimigliese e Antonino Barone dal Cuneo Sportiva e gli attaccanti Giuseppe Alfano dall’U.S. Albenga, Giuseppe Celella

dal G.S. Pegliese Rostkafè e Cateno Cassata dal F.B.C. Finale: in panchina siede il riconfermato Lorenzo Barlassina.

Il derby

Pubblico e spettacolo al «Ciccione», dove Imperia e Sanremese hanno pareggiato a reti inviolate al termine di un incontro che ha pienamente soddisfatto 2500 spettatori che gremivano le gradinate come ai vecchi tempi. 


La grande attesa della vigilia è stata quindi premiata con una bella partita, caratterizzata da agonismo e occasioni sui due fronti e da una massiccia presenza di supporters organizzati, che hanno dato vita a una vera gara del tifo, ben contenuta da un massiccio spiegamento di forze dell'ordine. 

L'Imperia si presenta in campo in formazione-tipo, con Avanzi in marcatura su Prestia e Diomedi su Calabria, mentre la Sanremese, priva dello squalificato Iannolo, affida Alfano alle cure di Baldisserri e il temuto Celella a Martini. 

Proprio i matuziani danno inizio alle ostilità con alcune incursioni di Riolfo, mentre l'Imperia replica con un'incursione di Minasso al 16'. 

Un minuto più tardi, però, una fuga di Riolfo sulla destra si conclude con un tiro di poco a lato. 

Al 21' l'Imperia spreca una grande occasione: Novaro serve Alfano, gran numero del centravanti e tiro che Siracusa respinge di istinto. 

La Sanremese risponde immediatamente con De Vincentiis, lanciato da Trasatti sul filo del fuori gioco e chiuso da Ancona al momento della conclusione. Il ritmo della gara è molto elevato e le opportunità per segnare si susseguono.

Al 29' una punizione di Lerda è preda di Ancona, che poco dopo si supera su un insidioso pallonetto di Riolfo. Nel finale di tempo cerca il gol l'Imperia con Minasso, fermato dai difensori biancazzurri e, al 45', con Novaro, che, lanciato da un errore delia retroguardia sanremese, tira sull'esterno della rete da buona posizione. 

Nella ripresa, iniziata in ritardo per i fumogeni e i petardi lanciati dagli ultras delle due formazioni, Adriano Pisano sostituisce Celella, alle prese con i postumi dell'influenza, con Cassata, che al 48' non è visto da Alfano il quale preferisce la conclusione personale tra una selva di gambe. 

L'Imperia appare aggressiva, intende fermare la capolista e ancora Cassata al 53' sfiora il gol al termine di una caparbia azione personale, ma Siracusa non si lascia sorprendere. L'attacco neroazzurro sembra crescere, ma la retroguardia della Sanremese non concede grandi spazi, nonostante la buona volontà di Alfano, che lotta come un leone per il possesso di ogni pallone che vaga dalle sue parti. 

Al 25', fiutato il pericolo, torna a farsi pericolosa la Sanremese: De Vincentiis scende sulla sinistra e centra per Prestia, il cui colpo di testa termina a lato di un soffio, mentre poco più tardi l'arbitro non ritiene di dover punire un contrasto in area tra Calzia e lo stesso Prestia. 

Nel finale del derby, complice il fondo allentato dalle recenti precipitazioni, affiora un po' di comprensibile stanchezza, ma gli spettatori rimangono in apprensione fino al novantesimo, in una gara ricca di colpi di scena come poche viste quest'anno al «Ciccione». 

A cinque minuti dal triplice fischio di chiusura, infatti, l'Imperia usufruisce di una nitida occasione da rete: Alfano difende il pallone al limite dell'area e lo serve a Cassata il quale si incunea tra i difensori biancoazzurri, ma al momento della conclusione deve fare i conti con l'attentissimo Siracusa, che respinge. 

Tra i neroazzurri torna in campo il difensore Simone Massabò, che dimostra subito di aver ampiamente superato l'infortunio al ginocchio e dà un buon apporto sulla fascia destra, da dove, grazie alla sua freschezza atletica, partono tutte la manovre in contropiede della squadra allenata da Pisano. 

La Sanremese risponde immediatamente, al termine dell'ennesimo capovolgimento di fronte, con un colpo di testa di Calabria, bloccato da Ancona, mentre proprio allo scadere i nerazzurri rischiano di subire una clamorosa beffa, quando Piccareta, appostato al limite dell'area imperiese, scaraventa verso la porta di Ancona un bolide che va a stamparsi sulla traversa, ultima emozione di un derby davvero di ottimo livello. 

14-01-1996. A.C. IMPERIA-U.S. SANREMESE CALCIO: 0-0

A.C. IMPERIA: Ancona, Diomedi, Calzia, Andrian, Avanzi, Guerrieri, Celella (46’ Cassata), Minasso, Alfano, Luongo (82’ De Simeis), Novaro (75’ Massabò). All. Pisano

U.S. SANREMESE CALCIO: Siracusa, Martini, Caruso (52’ Moroni), Trasatti, Baldisserri, Lerda, Riolfo, Piccareta, Prestia, De Vincentiis, Calabria. All. Cichero

ARBITRO: Tagliapietra di Bassano del Grappa

Tutti questi dati sono tratti da "Imperia calcio, storia di un amore", il sito della storia neroazzurra  e dal libro "Il sottile filo neroazzurro. 100 di Imperia e Imperia calcio".

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