giovedì 24 gennaio 2008

Chiarezza e comunicazione


Dai commenti di questi ultimi giorni e dai messaggi che ricevo, trapela una quasi unanime richiesta alla nuova dirigenza nerazzurra: chiarezza e comunicazione.
Una delle accuse spesso mosse al master è sempre stato quel suo aver chiuso tutti i ponti con l'esterno: tutto è sempre stato svolto senza che nessuno comunicasse con l'esterno, ci è sempre trovati dinanzi a fatti, ma soprattutto misfatti, compiuti. Alla fin fine lui era il padre e padrone dell'U.S. Imperia 1923 e faceva e disfaceva a suo piacere, senza curarsi mai di un particolare non di poco: il calcio é passione, il calcio vive e si nutre anche dell'entusiasmo dei tifosi e della partecipazione popolare.
Ora, con l'avvento della Triade (Cotta, Buzzo e Pranz o Ballo), ci si aspettava che qualcosa, anche da questo punto di vista, potesse cambiare: invece, dopo il promettente inizio (vedi conferenza stampa aperta a tutti), anche i nuovi stanno adottando la "tattica" (perdente) di essersi isolati dal resto del mondo imperiese.
In questo modo si finisce col dare adito a voci, pettegolezzi, ciappetti velenosi ed anche figure del belino come accaduto la scorsa settimana col presunto esonero di Mazzeo e l'ingaggio di Riolfo.
Ci si sarebbe aspettata una dichiarazione ufficiale di qualcuno della Triade ed invece niente: un silenzio tombale, anzi "masterale".
Come mi ha giustamente fatto notare un esperto del settore, in questo contesto (ma, direi, sempre), a questa nuova dirigenza farebbe comodo un addetto stampa, una persona che comunicasse con l'esterno, che fugasse i dubbi di alcuni, che rispondesse alle domande di molti, che facesse da tramite tra la proprietà ed i tifosi ed i mezzi di comunicazione.
E' così difficile trovare una persona in grado di svolgere questa funzione? Perchè, una volta individuata e nominata, stia tranquillo che, da questa "tribuna", a farlo lavorare ci penseremo noi.

3 commenti:

  1. E' ADESSO IL MOMENTO DIFFICILE.
    LA SOCIETA' NON HA SOLDI.
    ADESSO CHE LI DEVE TIRARE FUORI NON HA LA POSSIBILITA' DI FARLO
    MA SAPETE QUANTI PRESUNTI MILANESI E NON PENSANO DI STRAVOLGERE IL MONDO? ALLA FINE QUELLO CHE CONTA E' LA CREDIBILITA'.QUESTI NON HANNO UNA LIRA. CREDETEMI. CONOSCO LA GENTE.

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  2. Ci siamo praticamente letti nel pensiero..Ho espresso concetti simili sul nostro blog. Hai perfettamente ragione, nessuno sa niente, nessuno comunica nulla. La città non sa nulla e si allontana sempre più... Sono sempre i soliti poi a interessarsi dell'Imperia, un pò per il carattere menefreghista degli imperiesi un pò per il divario tra società e città che è rimasto quello dell'era master... Si deve cambiare!

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  3. Tanto per rimanere in tema....copio da Sanremo news: Se alla Sanremese i creditori sono pronti a far fallire la società, indebitata per centinaia di migliaia di euro, anche all’Imperia non se la passano bene. Ieri, infatti, il gestore dell’hotel di Dolcedo che ospitava i giocatori nerazzurri, ha chiuso le porte della struttura sembra perché troppo in arretrato con i pagamenti. Giocatori sfrattati anche dal ristorante ma, in questo caso, sembra perché i giovani nerazzurri erano un po’ troppo esuberanti durante i pasti. La nuova dirigenza ha trovato velocemente due soluzioni per rimediare al problema ma, il fatto curioso della vicenda legata all’albergo riguarda il gestore, Mario Re che, fino a pochi giorni fa sembrava potesse diventare l’addetto alle pubbliche relazioni della società, in debito con la struttura per circa 3.500 euro.

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