Daniele ci ha lasciato... ed a tutti noi credo dispiaccia molto. Venerdì ha salutato lo spogliatoio nerazzurro ed è tornato nella natia Toscana, nel Calenzano, Campionato di Eccellenza girone B, dove giocherà in coppia con suo fratello.
Ci sono calciatori che indossano i nostri colori ma non lasciano il segno nei nostri cuori: Daniele no!
"Danielone", "Cinghialone", Re Leone"... chiamatelo come vi pare, per tutti é "Daniele Mazzei, eh eh!!! oh oh!!!", uno dei giocatori più amati dalla Curva Nord negli ultimi dieci anni. Esagerato ed irresistibile, irrefrenabile e trascinatore, adorabile ed insopportabile, è sempre stato lui la vera anima dello spogliatoio nerazzurro. Le sue esultanze eccessive, la sua teatralità ma anche la sua generosità hanno fatto subito breccia nei cuori di tutti noi.
Ma Daniele é anche l'uomo delle tante battaglie vinte.
Indossa per la prima volta i colori nerazzurri nella indimenticabile stagione 1998/1999, quella che si conclude con la vittoria del Campionato di D ed il ritorno in serie C2 dopo 14 lunghi anni. Daniele (nella foto irriconoscibile con il ciuffetto in testa) arriva "raccomandato" da Giorgio Benedetti che lo conosce bene per averlo allenato nella Massese e lui ricambia la fiducia del mister realizzando 10 reti (su 31 partite), una più bella dell'altra. Una, in occasione di una vittoria interna contro il Verbania, gli vale anche la stretta di mano dell'arbitro. Due sue splendide reti ad inizio ripresa contro il Cuneo, a tre giornate dal termine, ci lanciano in vetta al Campionato, prima del trionfo di Aosta, dove lui colpisce due legni che ancora tremano. A fine stagione, l'inspiegabile addio: a lui é preferito Matteo Giribone... misteri del calcio.
Ma come dice una canzone di Venditti "...certi amori non finiscono, fanno dei giri fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili indissolubili...". Daniele continua il suo girovare per l'Italia: Cuneo, Aglianese, Fucecchio, Aosta, Calangianus e Suzzara, fino a che un brutto infortunio lo ferma. Ma al cuor non si comanda: dicembre 2004, l'U.S. Imperia 1923 chiama e lui risponde presente. Ancora Benedetti allenatore, Campionato di Eccellenza ligure, un Campionato anonimo, quello dopo l'atroce retrocessione dopo lo spareggio col Venturina.
Imperia - Finale: Daniele inizia a riscaldarsi e i ragazzi della Curva Nord, fuori dallo stadio in aperta contestazione (indovinate un po' con chi? é lui o non é lui, certo che é lui, il master), lanciano a squarciagola il grido di battaglia "Daniele Mazzei, eh eh !! oh oh!!". Daniele subito non capisce da dove venga quell'urlo, poi ricambia il saluto con un gesto della mano. Fa fatica a togliersi la tuta, é davvero appesantito (direi una decina di chili in sovrappeso... e dico 10 perchè gli voglio bene...), ma entra e comincia a fatica a sbuffare in campo. Al termine della stagione saranno 7 le reti realizzate su 15 incontri giocati.
Ma é stato solo un riscaldamento, la preparazione per la stagione successiva, nella quale Daniele si scatena e con 18 reti in 29 gare é uno dei trascinatori della strepitosa rimonta nerazzurra degli uomini di Riolfo, dopo un inizio stentato. Due partite su tutte lo vedono protagonista: Loanesi-Imperia 3-4, quando realizza una strepitosa tripletta (l'unica in nerazzurro), proprio sotto il nostro settore. Pontedecimo-Imperia: 1-2, quando segna il gol del 0-2 e corre indemoniato sotto il nostro settore. A fine gara é uno dei più scatenati nel festeggiare la sua seconda promozione con la maglia nerazzurra.
L'anno successivo, lo scorso anno, una serie di acciacchi limitano di molto le sue presenze, ma é importantissimo nel tenere unito uno spogliatoio giustamente in subbuglio per le note vicende (un copia/incolla di quelle di quest'anno). Ma, comunque, riesce a lasciare il suo indelebile segno anche questa volta. Casteggio Broni-Imperia, in pratica uno spareggio salvezza alla penultima di Campionato. Nerazzurri in dieci, siamo al 90° minuto e Daniele acciuffa un pallone e col piede destro tira una bomba da fuori area che si infila nella porta gialloblù. Salvezza matematica e impresa indimenticabile di una squadra "che come noi non molla mai", come lo stesso Daniele canta dalla panchina la domenica successiva.
Siamo ai giorni nostri, stagione 2007/2008, un'altra stagione in nerazzurro per Daniele. Un episodio inedito: reduci dal ritiro nelle Marche, i nerazzurri tornano ad allenarsi al "Ciccione" ed alla prima seduta, appena uscito dal tunnel che immette sul terreno di gioco, Daniele alza le braccia a cielo ed indica ai compagni la Curva Nord, urlando a squarciagola. Questo è Daniele, il nostro Daniele! Fisicamente a posto, asciutto come da tempo non lo vedavamo, é uno dei migliori nel pre Campionato e nelle gare di Coppa Italia. Segna la sua ultima rete in Campionato domenica 9 settembre contro il Giaveno, un gol alla Daniele, tutto potenza e rabbia, anche la sua ultima segnatura ufficiale è quella realizzata mercoledì scorso contro la Sestrese in Coppa Italia e che potete rivedere qui.
Questo il mio ricordo della bella storia di Daniele in nerazzurro e se qualcuno ne ha degli altri ci renda partecipe.
Ovunque tu andrai, ne siamo certi, avrai sempre nel cuore la nostra città e la gente che non molla mai, che tanto ti ha amato.
Ciao Daniele.
tra l'altro domenica ha esordito con il Calenzano e ha regalato il gol vittoria alla sua nuova squadra
RispondiEliminaAltra partenza,questa volta nella Juniores,con molto dispiacere mio perché amico e sopratutto perchè preso in giro.è stato fatto venire da lontantanissimo e gli è stato promesso un lavoro,ma ovviamente niente,non conoscendo l'ambiente,scuola e altro a spese sue e quando ha chiesto il lavoro promesso gli è stato risposto di anderselo a cercare nel tempo libero.Senza parole!
RispondiEliminaAvanti ultras
La presa in giro è un vizio ed è un marchio di fabbrica.
RispondiEliminaSe poi gli esecutori sono dei quarantenni pensionati...
ragazzi la veggo buia, ma buia buia
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