sabato 31 maggio 2014

Imperia calcio... storia di un amore. Aggiornamenti


Con la fine della stagione 2013-2014, ho aggiornato alcune delle sezioni del sito "Imperia calcio, storia di un amore", in particolare il riepilogo della stagione stessa, la sezione "Allenatori" e quella delle "Statistiche" oltre che tutte le schede della sezione "I calciatori"
Nel sito c'è la sezione "Libro degli ospiti", nella quale, se lo vorrete, potrete lasciare una testimonianza della vostra visita.

venerdì 30 maggio 2014

10 anni dal "trentamaggioè"



Come vola il tempo, eh? Sono ormai passati 10 anni da una data entrata drammaticamente nella storia neroazzurra, il 30-05-2004.
Ricordate?
Stagione 2003/2004, l'U.S. Imperia 1923 deve giocarsi la salvezza nella coda dei playout, sfidando il Venturina, in una doppia drammatica sfida.
Ad aumentare la tensione ci pensano i calciatori neroazzurri che reclamano il mancato esborso, da parte della società, dei rimborsi relativi gli ultimi mesi di attività. La protesta rientra alla vigilia della partita di Venturina, dove i nerazzurri disputano una partita tatticamente perfetta, con pochi sussulti e giocata prevalentemente a centrocampo: ora basta non perdere la gara di ritorno al "Nino Ciccione" per festeggiare la salvezza.
Ma un tracollo imprevisto quello dei neroazzurri, sconfitti 2-3 dal Venturina, condanna i nerazzurri. Dopo soli 2 minuti l'Imperia è già sotto ed i toscani raddoppiano al 10' minuto; l'Imperia accorcia le distanze dopo altri 10 minuti, ma allo scadere del tempo, complice una papera del proprio portiere, Puntelli, torna sotto di due reti. La ripresa è un assalto confuso e sterile dei nerazzurri, che accorciano le distanze a 7 minuti dalla fine: si riaccende una fiammella di speranza, il pareggio sarebbe infatti sufficiente all'Imperia per restare in serie D, ma il forcing finale dei nerazzurri non porta a nulla di concreto.
Il verdetto dei playout e' drammatico: l'Imperia retrocede in Eccellenza dopo otto anni.
Al fischio finale alle lacrime dei calciatori e dei tifosi nerazzurri, fanno seguito i violenti tafferugli tra tifosi e forze dell'ordine nel concitato dopo partita.

giovedì 29 maggio 2014

Settore giovanile. Esordienti 2001

Bella esperienza per gli Esordienti dell'Imperia dei Mister Dalocchio e Pippia che hanno partecipato al Torneo "Samp in rete" organizzato dalla Sampdoria sui campi di Bogliasco il 25 maggio.
I ragazzi imperiesi hanno potuto trascorrere una giornata all'insegna del divertimento e del fari-play nel centro sportivo genovese casa del settore giovanile sampdoriano, nonchè dimora abituale degli allenamenti della prima squadra allenata da Sinisa Mihajlovic.
Il torneo prevedeva la disputa di partite tra tutte le squadre facenti parte del progetto "Samp in rete", dove l'obiettivo primario è l'avvicinamento al calcio da parte dei più piccoli attraverso il divertimento e l'aggregazione; misurarsi con i successi e le sconfitte sono, per ogni bambino, elementi essenziali per un sicuro apprendimento. Oltre naturalmente a garantire una corretta educazione allo sport ed alle sue regole. Incontri durante i quali, oltre che agli aspetti tecnici, sono stati trattati e sviluppati argomenti inerenti gli aspetti formativi, sanitari ed educativi nella pratica sportiva. 
In questo modo, i ragazzi tesserati potranno allenarsi e crescere secondo una linea indicata dalla Sampdoria.
Proprio in quest'ottica l'Imperia è stata una delle poche squadre a portare il maggior numero di bambini possibili, ovvero 17, proprio nell'ottica dei principi del progetto "Samp in rete".
Ecco la rosa dell'Imperia presente a Bogliasco:  Giordano, Meda, De Canis, Di Cianni, Di Franco, Zeka, Berisha, Schisa, Piazza, Romano, Converso, Dalocchio, Correale, Bonavia, Madesani, Manitto, Liboà 
Asd Imperia 1923

mercoledì 28 maggio 2014

Promossi... a nostra insaputa


La Riforma dei Campionati Italiani di calcio, che sarà attiva a partire della prossima stagione, prevede, come in molti sanno, la Serie A a 20 squadre, la Serie B a 22 squadre, la Serie C con tre gironi di 20 squadre ciascuno, la Serie D con
9 gironi di 18 squadre ciascuno e l'Eccellenza con 28 gironi regionali e complessive 476 squadre.
Insomma, il Campionato di Eccellenza diventa la Quinta Serie: pertanto l'U.S. Imperia 1923, che lo scorso anno, con la presenza della Lega Pro Prima Divisione e della Lega Pro Seconda Divisione, era in Sesta Serie sale di una categoria.
Chissà che mai se, un giorno, qualcuno si prenderà il merito di questa promozione... verrebbe da dire a sua insaputa.

martedì 27 maggio 2014

Settore giovanile. Esordienti 2001

Ottima prestazione degli esordienti 2001 di Mister Meda al torneo organizzato dal Pedona Calcio denominato "Borgo e le sue valli" che si è disputato il 24 e 25 maggio in provincia di Cuneo. Alla manifestazione hanno partecipato 24 squadre tra professioniste e dilettanti tra cui l'Atalanta, il Torino e una selezione proveniente dal Brasile.
La formula del torneo prevedeva un primo girone da 3 squadre per determinare poi altre tre tornei distinti in base ai risultati ottenuti nel pomeriggio del 24 maggio.
L'Imperia ha affrontato prima il Virtus Mondovì, passando in vantaggio ad inizio ripresa con un capolavoro di Paletta ben servito da Giretto per poi essere raggiunti solo nel recupero da un calcio di rigore. Il secondo incontro è stato giocato contro il più quotato Cuneo che si è portato in vantaggio nella prima frazione di gioco per 2-0. Nastasi e compagni non si sono persi d'animo e sullo sviluppo di un calcio di punizione, Semeria accorcia le distanze e riporta l'Imperia in partita. Nell'ultimo minuto di gioco, con la squadra sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio, il Cuneo riparte in contropiede e si procura un calcio di rigore che il capitano trasforma e chiude la partita.
In virtù di questi risultati l'Imperia accede al Trofeo "Il Ponte" e la sera affrontata il Tarantasca. Partita mai in discussione che un secco 3-0, frutto di una doppietta di Nastasi e un eurogol di La Porta.
La mattina del 25 maggio, la squadra si trasferisce a Roccavione per affrontare in semifinale la Virtus Bagnella e grazie ad un gol per tempo di Paletta e Zanchi strappa il pass per la finalissima contro l'Atletic Club Liberi Genova, squadra che lo scorso anno si è aggiudicata la manifestazione.
Finale molto equilibrata con l'Imperia che passa in vantaggio nel primo tempo grazie all'ennesimo gol del bomber Nastasi ma che viene raggiunta ad inizio ripresa e l'incontro si chiude sull' 1-1.
Si passa quindi alla lotteria dei calci di rigore dove sale in cattedra Comiotto: il portiere neroazzurro para due rigori e per l'Imperia  vanno a segno Della Stretta, Nastasi, Pellegrino, Semeria. Si va ad oltranza con l'errore del giocatore dell'Atletic che calcia a lato mentre Mutti realizza il gol decisivo che da la vittoria all'Imperia.
Per la cronaca il Torneo "Borgo e le sue valli" è stato vinto dal Torino per 1-0 sul Nizza, terza l'Atalanta e quarta il Pedona.
Ecco la rosa a disposizione di Mister Meda:
Pinelli, Comiotto, Van der Putten, Negro, Mutti, Pallini, Semeria, Zanchi, Pellegrino, Minasso, Nastasi, La Porta, Della Stretta, Giretto, Giordano, Micheli, Patorino, Paletta, Alberti.

lunedì 26 maggio 2014

La lezione del passato


Chi conosce la storia neroazzurra (quando avete tempo, dateci un'occhiata su Imperia calcio... storia di un amore) sa bene che questa è costellata da lunghi momenti di crisi societarie e di grandi difficoltà economiche, alternate con rari momenti di serenità di bilancio e di risultati positivi sul campo.
La situazione che stiamo vivendo nelle ultime due stagioni, è il copia/incolla di quella vissuta negli anni '50, quando la maggior parte di noi non era ancora nata.
Nella stagione 1950-1951 il neo Presidente Dottor Giuseppe Benci deve subito cercare di risolvere la crisi finanziaria nella quale è piombata la società neroazzurra. La dirigenza neroazzurra indice assemblee pubbliche, fa appelli alle ditte locali, ma le risposte non sono soddisfacenti: solo dalla Prefettura dà un aiuto economico, ma è troppo modesto per le necessità della squadra. Per tagliare ulteriormente i costi, sono lasciati liberi tutti i calciatori non imperiesi ed è allestita una squadra composta solo da ragazzi locali.
La stagione successiva, l'U.S. Imperia 1924, ancora iscritta al Campionato di Promozione Liguria, il corrispondente dell'attuale Torneo di Eccellenza, continua a trovarsi in cattive acque, per mancanza di mezzi finanziari.
L'Assemblea generale dei soci elegge Presidente Gianni Vaccari e, in qualità di dirigenti, altre sette persone, con il compito di sistemare i conti ed iscrivere la squadra al Campionato. Dopo una prima sottoscrizione tra i soci, si riesce ad iscrivere la squadra al Campionato di Promozione ma, dopo soli dieci giorni, i soci si dimettono in blocco. L'U.S. Imperia 1924, a due settimane dall'inizio del Torneo, senza dirigenti, senza mezzi e con un deficit di bilancio da ripianare. Una nuova Assemblea pone al vertice societario Abramo Riolfo, che organizza una seconda sottoscrizione e, con il contributo del Comune, che stanzia la somma di 600.000 lire, l'U.S. Imperia 1924 può iniziare il Campionato. Alla guida tecnica è chiamato un allenatore del settore giovanile, Lello Nante, affiancato da un Direttore Tecnico, Giuseppe Saglietto.
Lo stesso avviene nella stagione 1952-1953, col neo Presidente Abramo Riolfo che allestisce una squadra composta da giovani del posto ed allenatore è Libero Bartoli: l'U.S. Imperia disputa un buon Torneo e schiera, nelle ultime quattro gare, la squadra "Ragazzi", con Cesare Testera in panchina.
Stesso refrain nelle stagioni successive, con squadre fatte con giocatori del florido settore giovanile imperiese, i cosiddetti "Scevola Boys", così definiti in onore del loro allenatore, Pietro Scevola, bravissimo nella crescita dei giovani calciatori.
I Presidenti cambiano come mutande: da Abramo Riolfo, si passa a Piero Tropini, ad Enrico Lai, a Vincenzo Sbrizzi  ed a Carlo Rizzo, massimo dirigente nella stagione 1958-1959, quella della rinascita neroazzurra, con la promozione in Serie D.
Le successive undici stagione, l'U.S. Imperia 1924 gioca in Serie D, per poi ottenere una storica promozione in Serie C e disputare nella stagione 1970-1971 e la successiva 1971-1972 gare che sono entrate di diritto nella storia imperiese, contro Genoa, Udinese, Ascoli, Anconitana, Cremonese, Empoli, Piacenza, Ravenna, Rimini, Treviso, Venezia ecc ecc.
Il resto degli anni '70 e di buona parte degli anni '80 l'U.S. Imperia 1924 giocherà ancora in Serie D ed in Serie C2, prima della radiazione del 1987.
Qualcuno sarà crollato nel sonno più profondo, dopo aver letto questo "trattato" di storia neroazzurra, ma spesso è bene guardare al proprio passato per comprendere il presente e costruire il futuro.
Soltanto quando l'U.S. Imperia 1924 troverà stabilità societaria ed al vertice dirigenziale si pongono, con continuità, persone credibili, riesce a rivedere la luce. Alcuni nomi? Il Dottor Carlo Rizzo, l'Avvocato Arcangelo Musso, il Notaio Nicolò Temesio, il Dottor Angelo Duberti ed il Geometra Franco Lanteri. Sono i nomi dei Presidenti delle stagioni più belle della storia neroazzurra: loro, con la loro credibilità, la loro passione ed il loro portafoglio, con l'aiuto di un contributo comunale, talvolta anticipato, e quello degli stessi tifosi.
Si, anche i tifosi: nella stagione 1960-1961 i soci neroazzurri sono 350 che diventano 514 nella stagione 1962-1963. Alla vigilia della stagione 1969-1970, il Presidente Nicolò Temesio, per affrontare dei Campionati dignitosi e garantire una tranquilla copertura finanziaria, che faccia fronte agli onori di gestione, dice che c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Fa ricorso ad una sottoscrizione cittadina, con la creazione di cartelle da 2.000, 5.000 e 10.000 lire, messe in vendita negli esercizi pubblici e privati, a disposizione di coloro che vogliono contribuire alla causa neroazzurra. Lui ci mette la faccia, ed è una faccia credibile, e la città risponde... 
Ed ora? Quante stagioni dovremo penare prima di rivedere la luce? E noi? Aspettiamo la manna dal cielo, che mai scenderà?

domenica 25 maggio 2014

Play off "Eccellenza" e "Promozione"

Questo pomeriggio in programma due gare che interessano il prossimo Campionato di Eccellenza.
La gara della semifinale d'andata dei play off, nella quale il Magra Azzurri affronta il Legnano:  la partita verrà disputata a Sarzana allo stadio "Milo Luperi" vista l'abbondante invasione prevista dei tifosi del Legnano (si dice che saranno circa 500 i tifosi lilla al seguito).
La seconda partita è Angelo Baiardo-Voltrese, spareggio per il terzo posto nei play-off di Promozione, che potrebbe consentire alla vincitrice l'accesso al prossimo Campionato di Eccellenza, qualora il Magra Azzurri vincesse i propri play off o nel caso di rinuncia di qualche squadra. La gara è in programma al campo sportivo "Piccardo" di Genova Borzoli.

MAGRA AZZURRI-LEGNANO:  4-3. 30' Musetti (M), 32' rig. Lamioni (M), 35' Chiodetti (M), 41' Delvecchio (L), 49' Ceriani (L), 64' Carotenuto (L), 72' Amato (M)

ANGELO BAIARDO-VOLTRESE: 0-1. 65' Cardillo

sabato 24 maggio 2014

Settore giovanile. Giovanissimi 1999


E' l'Udinese la vincitrice della 12° edizione della "Imperia Cup" "1° Trofeo Olio Raineri", riservata alla categoria  Giovanissimi leva '99, disputato sabato 17 e domenica 18 al "Nino Ciccione" ed al "Salvo": i friuliani allenati da Bosko Boskovic hanno sconfitto in finale la sorprendente squadra torinese del Lascaris (capace di eliminare, tra le altre, Bologna e Brescia) per 1-0 grazie ad una rete di Tomadini.
I bianconeri avevano conquistato il passaggio del turno grazie al secondo posto nel girone alle spalle del Brescia (contro cui hanno subito l'unica sconfitta del torneo), superando poi in semifinale il Savona ai rigori dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari. 
Al terzo posto si è piazzato il Brescia, allenata da Volpi, che ha sconfitto il Savona, nella finale per il 3° e 4° posto.
Questa la classifica finale:
CLASSIFICA
1) UDINESE
2) LASCARIS
3) BRESCIA
4) SAVONA
5) VELOCE
6) CARLIN’S BOYS
7) PRATO
8) BOLOGNA
9) IMPERIA
10) VENTIMIGLIA
11) ARGENTINA
12) LOANESI
13) GENOVA CALCIO
14) VIRTUS SANREMO
Premi speciali
Miglior giocatore del torneo: Simone Barezzani del Brescia
Miglior attaccante del torneo: Daniel Saporito della Veloce
Miglior portiere del torneo: Luca Scordino dell'Udinese

venerdì 23 maggio 2014

L'Eccellenza che verrà


Ecco le squadre che disputeranno il prossimo Campionato di Eccellenza 2014-2015:
Busalla
Cairese
Fezzanese
Finale
Genova calcio
Imperia
Ligorna
Molassana
Quiliano
Rivasamba
Sammargheritese
Sestrese
Vallesturla
Veloce
Ventimiglia

Manca solo una squadra (ovviamente salti della baracca, fondute varie e ripescaggi) per avere il quadro completo delle 16 squadre: potrebbe essere il Magra Azzurri, qualora perdesse il doppio spareggio contro il Legnano, in programma le prossime due domeniche.

giovedì 22 maggio 2014

Azionariato popolare. L'esperienza ed i consigli di i "Noi siamo il Derthona"


Parliamo ancora di azionariato popolare: come anticipato ieri, ho contattato i rappresentanti di "Noi siamo il Derthona", chiedendogli alcune cose sulla loro esperienza, nello specifico ho chiesto loro se, con la loro iniziativa, oltre a promuovere una serie di ottime iniziative, alla promozione e valorizzazione della loro maglia e dei lori colori, avevano modo di interagire, influenzare o determinare le scelte della dirigenza del loro club e se uno o più dei loro rappresentanti erano presenti con "diritto di voce e voto" alle riunioni della Dirigenza bianconera?
Questa la loro risposta: 

La nostra esperienza in un anno e mezzo di attività (da quando abbiamo costituito Noi Siamo il Derthona), con più di 70 soci e una bella lista di iniziative sviluppate (cliccando qui un sommario e,  in particolare, andiamo fieri della dotazione di defibrillatore del campo per il settore giovanile... date un'occhiata cliccando qui), è per ora sicuramente molto positiva. 

Ci è stato chiesto di approfondire il rapporto con la società Derthona FbC 1908. In merito a questo aspetto,
ci sono stati momenti di condivisione e altri di attrito, ma ci terrei, in via preliminare, a sottolineare due aspetti fondamentali:
- i Supporters' Trust devono sforzarsi di accogliere e rappresentare democraticamente (una testa, un voto) tutte le anime del tifo per la propria squadra del cuore, dagli ultras ai  frequentatori della tribunari, dai giovanissimi agli anziani. Solo così si può pensare di avere l'autorevolezza e la forza per discutere con una società di calcio;
- quando progetti e metti in atto iniziative che rinfocolano la fede per i colori della squadra che ami, inevitabilmente ti ritagli uno spazio e un ruolo, che non possono essere ignorati da chi gestisce il club e "tira fuori i soldi".
L'idea dei Supporters' Trust è che questo spazio possa e debba diventare sempre più riconosciuto e valorizzato, perchè il calcio si regge sulla passione dei tifosi, atrimenti è uno stupido e insensato gioco.
Nell'ultima stagione, possiamo fare qualche esempio di interazione positiva tra società e tifosi:
- abbiamo mediato tra il Derthona FbC e il Comune di Tortona per la spinosa questione dell'affidamento dei campi sportivi, con il risultato di vedere il Derthona tornare a essere "padrone in casa propria", sia per il "Fausto Coppi" che per il "Cosola" (per il settore giovanile)
- abbiamo gestito la campagna abbonamenti (dalla comunicazione, progettando e creando i manifesti pubblicitari, alla diffusione, coinvolgendo punti vendita, sviluppando eventi di promozione) chiedendo e ottenendo dalla società l'applicazione di prezzi popolari per ridurre il rischio di "desertificazione" degli spalti prodotto dal calcio in tv;
- abbiamo attivato con la collaborazione di tutti, pochi giorni fa, una rete di prevendita, punti informativi e  volantinaggi per la città, per alzare al massimo l'attenzione sulla decisiva partita di playout di domenica scorsa, trattando con la società prezzi molto bassi, in modo da attirare gli indecisi e creare attesa. Risultato: 1200 persone allo stadio, Coppi ribollente di tifo e Derthona salvo!
Questo non ci ha impedito di essere molto critici quando le scelte della proprietà ci sono parse sbagliate e incoerenti, non sotto l'aspetto tecnico (su cui ogni tifoso ha una sua legittima opinione), ma per quello  ben più importante, degli assetti societari e del futuro del club.
Siccome un punto cardine della nostra azione intende essere quello di acquisire una quota del Derthona FbC 1908 (con i presupposti della condivisione del progetto sportivo, dell'accesso e trasparenza sui conti e della nomina di un membro nel consiglio di amministrazione), prendendoci quindi carico della quota parte di spese del bilancio, abbiamo rivolto alla proprietà un'offerta in tal senso, che non è stata fino a ora accolta. Ma non disperiamo, prima o poi si riuscirà.
Seguendo l'esempio di altri supporters trust, continuiamo a lavorare per "contagiare" altri e provare a dare il nostro contributo alla storia e passione per il Derthona.

Allora che dite, la cosa non vi intriga neanche un po?

mercoledì 21 maggio 2014

Azionariato popolare. L'esempio degli amici di Tortona e di altre tifoserie


Nel post di ieri vi avevo promesso di far seguire alla teoria sull'Azionariato popolare nel calcio, la pratica, ovvero un esempio concreto di come si possa attuare un simile progetto anche ad Imperia, mutuando l'esempio dei tifosi di una squadra di calcio noi molto vicini, quelli del Derthona.
Nella città piemontese, il 16 novembre 2012 ha avuto inizio l'avventura di “Noi Siamo il Derthona”
“Noi Siamo il Derthona” è il trust (unione di tifosi) del Derthona FbC 1908, costituito ufficialmente nel gennaio 2013 e che permette a tutti di essere protagonisti della promozione e valorizzazione della nostra maglia e dei nostri colori.
Noi Siamo il Derthona vuole essere il primo progetto di Azionariato popolare per squadre di club del Piemonte, dimostrando che uniti si possono superare le difficoltà, generare entusiasmo, con grinta da leoni.
Noi Siamo il Derthona è una risposta locale alla "crisi" globale del calcio moderno, attraverso una partecipazione attiva e appassionata dei tifosi alla vita del Club che amiamo, con cuore e testa, tifo e competenza.
Insomma ... Noi Siamo il Derthona, ricordiamocelo e cerchiamo di dimostrarlo sempre!
Il Trust di tifosi "Noi Siamo il Derthona" è stato costituito in forma di Società Cooperativa il 25/01/2013 con atto notarile repertorio n° 97.316, raccolta n° 23.494, e registrato presso il Registro delle Imprese in data 04/02/2013 con n. REA. AL - 251681,  P.IVA 02391380066.
 E' una Società cooperativa a prevalente scopo mutualistico, dotata di personalità giuridica, con organi democraticamente eletti. La politica di adesione è improntata alla massima inclusione e rappresentatività dei tifosi e appassionati del Derthona FbC 1908 (il Club).
Il Trust promuove, sviluppa e sostiene il Club mediante il più ampio coinvolgimento possibile della comunità locale, anche mediante una partecipazione diretta nel capitale del Club, con lo strumento dell'azionariato popolare, al fine di condizionarne le scelte di indirizzo e verificarne una corretta e trasparente gestione.
I principi cardine, che informano ogni azione del Trust sono identificabili in:
  • promozione della lealtà sportiva;
  • trasparenza di azione, all'interno della Società (chiarezza ruoli e compiti) e verso l'esterno (gestione fondi, pubblicità conti);
  • passione ed entusiasmo (“grinta da leoni”) nell’affrontare le sfide;
  • “tortonesità”, preferenza per il rafforzamento e la crescita del territorio nell'organizzazione delle azioni, nel supporto e nelle forniture.
Obbiettivi e programmi
La partecipazione al Trust è libera, democratica e aperta a tutti i tifosi e appassionati del Derthona FbC 1908, e persegue i seguenti principali obbiettivi:
  • promuovere una partecipazione diffusa, organizzata e associata volta al supporto della società con titolo sportivo Derthona F.B.C. 1908, consentendo ai soci di beneficiarne a condizioni economiche e sociali e culturali vantaggiose;
  • favorire lo sviluppo e la valorizzazione del Club tramite apporti individuali atti a manifestare l’espressività popolare nella gestione societaria;
  • valorizzare, recuperare e diffondere gli aspetti storici, culturali e sociali legati al Club;
  • diffondere gli ideali cooperativi e mutualistici nel mondo dello sport;
  • coinvolgere la comunità locale nella partecipazione diffusa al supporto del Club in modo da renderla efficacemente popolare;
  • promuovere i valori dello sport con particolare riferimento all'educazione dei giovani.
Gli obbiettivi da perseguire vengono determinati dal Consiglio di Amministrazione per il triennio del proprio mandato e messi a conoscenza dell'Assemblea dei Soci che dovrà ratificarli.
In qualsiasi momento si può aderire alla Soc. Coop. Noi Siamo il Derthona compilando il modulo e restituendolo firmato a uno dei delegati, a cui andrà versata la somma dovuta in base al pacchetto richiesto. 
Ecco, quindi, il modulo:

Se non riuscite a leggere bene questo modulo, vi riporto il dato che, forse, vi interessa più di altri, cioè quali somme bisogna versare per diventare socio di "Noi Siamo il Derthona". 
Nuove adesioni:
- socio ordinario 30 €
- socio standard 50 € (con t-shirt NSD in omaggio)
- socio sostenitore 125 € (con  maglia da gioco) 
- socio benemerito 250 € (con targa personalizzata)
- socio "cuor di leone" 500 € (con maglia di gioco e targa personalizzata) 
Chi, invece, deve rinnovare l'iscrizione del 2013, dovrà versare una somma pari alla metà di quelle sopra elencate.

Somme, quindi, per tutte le tasche, accessibili a tutti.


Altri esempi?
Ad Arezzo che, orgogliosamente, si vanta di essere la prima tifoseria in Italia a possedere quote societarie, ad oggi, il comitato Orgoglio Amaranto possiede il 2% delle quote della società U.S. Arezzo e ha un proprio rappresentante nel consiglio di amministrazione della società stessa. Nessun pak, ma contributo libero per chiunque voglia aderire.
A Modena, grazie a circa 200 tifosi, la Cooperativa Modena Sport Club ha acquisito l'1% del Modena Football Club. 5 i pak a disposizione dei soci: pak 0 (da euro 50,00 a euro 99,00), pak 1 (da euro 100,00 a euro 299,00), pak 2 (da euro 300,00 a euro 699,00),  pak 3 (da euro 700,00 a euro 999,00),  pak 0 (da euro 1000,00 e oltre).
A Cava dei Tirreni, dal 2010 un  rappresentante dell'associazione Sogno Cavese partecipa alle riunioni della dirigenza. Nessun pak, ma contributo libero per chiunque voglia aderire.
A Rimini, per aderire agli Amici del Rimini calcio, dove l'iniziativa è stata presa da poco, 3 tipologie di soci: Ordinario (10,71 euro), Sostenitore (52,12 euro), Sponsor (200 euro).
A S.Benedetto del Tronto, Noi Samb ha 2 tipologie di soci: ordinario (da € 100 fino a € 500), onorario (da € 500, in su).
A Lucca, alla Lucca United, ci sono 6 diversi tipi di quote, da loro definite pack: Pack 50 (50 euro), Pack 100 (100 euro),  Pack 250 (250 euro), Pack 500 (500 euro), Pack 1000 (1000 euro), Pack 2000 (2000 euro).    

Ma tante altre ce ne sono in Italia, associazioni di azionariato popolare delle tifoserie di Hellas Verona, Torino, Ancona, Venezia, Lecce, Vicenza, Taranto...
Allora, che ne dite? 


martedì 20 maggio 2014

Azionariato popolare. Perchè no?


Da sabato è in corso un interessante dibattito: si parla del futuro dell'Imperia 1923.
La discussione è animata, segno che c'è sempre interesse nei confronti del club neroazzurro, nonostante tutto. Il pericolo di questa discussione è, però, che questa si sta trasformando in una sorta di guerra tra poveri: da una parte quelli che difendono l'operato della dirigenza neroazzurra e quanto affermato nel corso della conferenza stampa dal D.G. Attilio Ascheri e dal D.T. Alfredo Bencardino, dall'altro coloro che puntano il dito contro gli stessi, invitandoli a mollare tutto per manifesta incompetenza.
Nessuno, però, si sta impegnando a trovare una soluzione all'ormai atavica crisi dell'Imperia calcio.

Ieri ho ricevuto, da un lettore del blog, questa mail.
"Im1923, ormai, a quanto pare, la societa' A.S.D. Imperia 1923 se non e' morta, è gravemente malata. La sola cosa da fare, secondo me, è aprire il tesseramento alla società a tutti, imperiesi e non, che vogliano sostenere la società con quote a costi accessibili a tutti, con possibilità di eleggere il consiglio direttivo ed il presidente. Così avremo, finalmente, la possibilita' di contare in quanti teniamo a questa squadra, uscendo dalla logica del patron di passaggio, per motivi anche di rilevanza penale, per il controllo dei bilanci, in modo da evitare strane sorprese. Sarebbe sempre il solito azionariato popolare, ma se non ci sta nessuna cordata o gruppo esterno, o la salviamo noi o l'Imperia rischia serieamente di scomparire definitivamente. Ormai e' tutto azzerato e da ricostruire, tu cosa ne pensi?"

Questa mail mi ha fatto scattare una molla: è un discorso che avevo già affrontato con alcuni amici tifosi neroazzurri e, dopo l'annuncio delle dimissioni del direttivo dell'Imperia 1923, ho collegato quei discorsi a questa mail ed ho fatto una ricerca in rete, trovando cose davvero interessanti, una possibile soluzione ai nostri problemi.
Sul sito luccaunited.com ho letto questo (mettetevi comodi, perchè c'è un po' da leggere... ma è interessante, ve l'assicuro):
L’Azionariato Popolare nel calcio
C’è stato un tempo in cui il termine tifoso era sinonimo di passione. Essere tifosi significava portarsi nel cuore “la maglia” per tutto il corso della vita, saperla sostenere nella buona e nella cattiva sorte, recarsi in massa a riempire gli stadi con il tripudio dei cori e delle bandiere. Oggi i tifosi, con la complicità dei club, sono stati emarginati dal sistema. Al punto che sono tenuti subdolamente lontano dagli stadi. Contano solo per contabilizzare un pugno di euro in più portato a casa per i diritti televisivi. La contaminazione del business, in Italia, sta infettando il calcio moderno oltre ogni tollerabile misura. Fa scricchiolare qualsiasi tipo di certezza.
Il calcio sta perdendo lo spirito di un tempo, gli stadi sono desolatamente vuoti e l‘interesse delle nuove generazioni inizia a svanire.
Le degenerazioni del calcio moderno ed i tanti fallimenti che ne sono stati la più logica conseguenza hanno determinato per molte società, anche di antica  tradizione e blasone, la caduta  nelle serie dilettantistiche  o addirittura  la scomparsa.
Tutto questo rende  attuale ed improrogabile la strada dell’Azionariato Popolare.
Lentamente prende corpo anche in Italia, soprattutto nelle serie inferiori dove le società  hanno risentito maggiormente della crisi economica del calcio italiano,una qualche forma di azionariato popolare, sul modello spagnolo o semplicemente adattato alle esigenze della situazione.
Cerchiamo quindi di capire, in sintesi, la situazione di questa  forma di partecipazione dei tifosi alla vita economica e sportiva del proprio club, in Europa ed in Italia

Azionariato Popolare in Europa
Diversi club di primissimo piano sono organizzati sul modello dell’azionariato popolare, in parte o totalmente, con la convinzione che il coinvolgimento dei propri tifosi sia l’investimento principale di una società di calcio, il fulcro di un progetto serio ed economicamente redditizio. In Spagna, tra gli altri, il Barcellona e l’Espanyol, il Real e l’Atletico Madrid, l’Osasuna sono organizzati in questo modo; in Germania lo sono il Bayern Monaco, il Werder Brema e l’Amburgo; in Portogallo lo Sporting Lisbona e il Benfica, mentre in Inghilterra dal 1997 ad oggi sono nati oltre 180 trusts che lavorano, con la benedizione della Uefa, per divulgare questa tipologia di gestione “democratica” delle società (alla quale fa riferimento anche un club dalla tradizione gloriosa come l’Arsenal). In Gran Bretagna opera da tempo una società – denominata Supporters Direct – la cui missione è quella di incrementare la cultura dell’azionariato popolare nei club di calcio e di fornire supporto tecnico e know-how a tutte quelle realtà di tifoserie che hanno intenzione di unirsi per intraprendere questo progetto. Come funzionano concretamente società così organizzate? I tifosi si aggregano in una forma di public company o di cooperativa, vanno a comporre l’assemblea generale che esprime il consiglio direttivo del club, al vertice del quale vi è un presidente.  Obiettivo non trascurabile di un tale assetto societario è quello di garantire al club una certa stabilità economica, senza problemi di continui cambi di proprietà o strumentalizzazioni dei club da parte dei presidenti. Solitamente forte è anche il legame con il territorio, che si identifica molto in realtà sportive di questo genere (l’esempio del Barcellona con oltre 160.000 soci è eclatante: il club blaugrana fa parte a pieno titolo, anzi rappresenta molto dell’identità catalana). Essere parte del Barça, è un segno distintivo che radica le motivazioni in aspetti sociali, politici, culturali e storici. Da non dimenticare inoltre la Fondazione Barcellona, un organo indipendente dal club che si occupa dell’organizzazione di aspetti sociali e culturali, come la gestione di musei, archivi e librerie della società. Inoltre può versare dei contributi a favore delle attività sportive non agonistiche, sotto forma di borse di studio e scuole di formazione

Il modello inglese :  Supporters Direct
La Supporters Direct è un ente riconosciuto inglese che collabora con la Uefa, e aiuta i tifosi a creare Trusts, ad avviarli e a finanziare le spese necessarie per la loro costituzione. Per trust si intende una  un’aggregazione no profit, volta a rafforzare il legame tra club e sostenitori, concedendo loro l’opportunità di essere parte attiva della società. Dalla sua fondazione nel 2000, Supporters Direct ha aiutato a formare oltre 200 trusts in 20 paesi europei tra i quali ( oltre ovviamente  il Regno Unito)  la Spagna, la Germania, il Belgio, la Grecia, la Danimarca, la Svezia e la Francia”. Circa il 30% di questi trusts  ha oggi almeno un rappresentante nel direttivo della società. Supporters Direct ha contribuito finora a salvare quasi 50 club tra calcio e rugby, portati al fallimento dai loro “benefattori”. SD ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in Inghilterra e in Europa di un nuovo approccio dei tifosi verso i loro clubs ed il calcio in generale, un approccio produttivo, nel quale i sostenitori hanno preso coscienza della loro forza e si sono uniti in modo democratico e responsabile per il bene delle loro squadre. L’influenza positiva sul calcio e sulla società del lavoro di SD è stata riconosciuta ed incoraggiata dalle istituzioni europee e dal parlamento inglese che nella recente inchiesta sullo stato del calcio nazionale ha recepito i suggerimenti di Supporters Direct per promuovere il coinvolgimento attivo dei tifosi nella vita, nella gestione e nella proprietà dei clubs. In Inghilterra l’attività e l’influenza dei supporters’ trusts non è limitata alle serie minori, dove si trovano peraltro 19 club totalmente in mano ai loro tifosi. Il Swansea City ha come terzo maggior azionista il trust dei tifosi, con il 19,99% del capitale sociale Il Swansea era un club sull’orlo della chiusura, sotto un singolo proprietario privato, solo pochi anni fa. Divenuto per il 20% di proprietà della cooperativa dei suoi tifosi,  ha costruito un nuovo stadio da 25mila posti ottenendo sul campo diverse promozioni, fino a raggiungere la Premier League nella passata stagione. Il trust dell’Arsenal ha una quota piccola ma influente che sta difendendo con le unghie dopo l’ultimo cambio di proprietà. Il trust del Liverpool ha avuto un ruolo importante nella “cacciata” dei proprietari americani e lo stesso sta cercando di fare quello del Manchester United in lotta contro Glazer.
Interessante anche il caso di un piccolo club, l’Exeter City, anch’esso sull’orlo della chiusura sotto un singolo proprietario privato, con debiti per 4,5 milioni di Euro, fu acquistato nel 2003 dalla cooperativa dei suoi tifosi, che ha ricostruito il club nel corso degli anni. Sul campo, l’Exeter City  è passato dal semi professionismo al gradino più basso del calcio professionistico inglese. L’AFC Wimbledon,  è rinato come cooperativa di proprietà dei suoi tifosi dopo che l’originario Wimbledon FC fu portato loro via e spostato di 120 km, è stato promosso quattro volte, dalla nona alla quinta divisione del calcio inglese, in soli sette anni. Lo scorso anno è finalmente tornato nel calcio professionistico E l’FC United of Manchester – creato da tifosi del Manchester United che ne avevano avuto abbastanza del modo in cui il denaro stava distruggendo il loro club – è partito dalla nona divisione ed ha ottenuto tre promozioni in quattro anni, ed è vicino a costruire il proprio stadio. È un altro club di proprietà di una cooperativa di tifosi. E’ stato premiato da Cooperatives UK con un riconoscimento per avere promosso i valori cooperativi.

Azionariato Popolare in Italia
Sicuramente da noi è uno strumento di partecipazione chiaramente innovativo per il panorama calcistico italiano dove per troppi anni hanno proliferato mecenati che più o meno hanno fatto e disfatto società a proprio uso e consumo sulle spalle dei tifosi che più di tutti vivono nel vero senso della parola l’affetto e la passione per i propri colori. A Modena è nata nel 2008 la Società Cooperativa Modena Sport Club che ha come unico obiettivo quello di acquisire il 100% del pacchetto azionario del Modena FC, consegnando così nelle mani dei tifosi che aderiranno al progetto, la proprietà della loro squadra del cuore. Nel luglio 2011 i sostenitori gialloblù si sono assicurati l’1% delle quote della società entrando di fatto a far parte del club.
Interessante anche  il caso del Mantova United. Il 29 giugno 2010 il fallimento dell’AC Mantova costrinse la società dell’ex patron Lori a sprofondare in Serie D. Grazie alla volontà e determinazione di un accanito gruppo di tifosi, nell’agosto dello stesso anno, nasce una  Cooperativa denominata Mantova United. L’obiettivo era quello di gestire l’azionariato popolare per conto del club biancorosso. Nel giro di cinque mesi, la compagine capeggiata da Alberto Castagnaro – ex presidente del Mantova prima dell’era Lori -, ha raccolto grazie a 150 tifosi divenuti soci ed a 7 sponsor 100mila euro, serviti per acquisire azioni per un totale del 25% del capitale sociale del club. Con questo nuovo modello di organizzazione i tifosi/soci  partecipano alla vita societaria, avendo la possibilità di incontrare la società per decisioni collettive.
Vi è poi il caso di una squadra che gioca in Lega 2, l’ASD Santarcangelo, dove il 100% delle quote societarie è posseduto da un’associazione di tifosi, chiamata “Squadramia”, quindi la prima associazione di tifosi proprietaria di una squadra di calcio in Italia.
Altri progetti importanti sono quelli dei tifosi granata del Torino (Toromio), Verona (Veronacolcuore), Ancona (Sosteniamolancona), ma iniziative analoghe sono presenti anche a Rimini, Salerno, Venezia, Como, Gallipoli, Potenza e Genova (sponda Sampdoria ).
MyRoma è invece l’unico esempio di azionariato popolare nella nostra massima serie. Da maggio 2010 i tifosi del club giallorosso hanno creato un ente di diritto privato che partecipa fattivamente al capitale sociale della società capitolina. Il 28 ottobre 2010, per la prima volta nella storia della Serie A italiana, un’associazione di azionariato popolare ha partecipato all’assemblea degli azionisti convocata per approvare il bilancio sociale.
Per concludere questa  breve introduzione al mondo dell’Azionariato Popolare, noi riteniamo che in molte piazze del nostro calcio l’ alternativa all’ estinzione calcistica, può essere rappresentata solo da un intervento in prima persona dei tifosi.  I tifosi, se le circostanze lo richiedono, devono avere un ruolo più attivo se la loro squadra  vive difficoltà finanziarie, vigilando ed impedendo anche l’arrivo di speculatori che possono regalare magari qualche sogno di gloria , come è accaduto nel recente passato della storia rossonera, per poi cancellarci senza tante remore  dal calcio che conta.

Interessante, vero? Per oggi mi fermo qui... avete già letto abbastanza, non vorrei perdere dei lettori del blog per sfinimento. Domani entro nei particolari, mostrandovi un esempio assai vicino a noi che, con un po' di buona volontà e tanta fede neroazzurra, potrebbe essere adottato anche da noi, qui ad Imperia.

#Imperiatiamo

lunedì 19 maggio 2014

#Imperiatiamo


Parole chiare, chiarissime, dette dinanzi a tutti, perchè tutti le potessero ascoltare e recepire: è così che una società deve comunicare con l'esterno, per evitare equivoci e ciapeti, che ci sarebbero comunque, ma che solo in questo modo possono essere taciuti.
E' questa la prima impressione che ho tratto dalla conferenza stampa tenutasi sabato mattina nella sede del "Nino Ciccione", la "location" (come si dice ora) giusta nella quale farla, la sede storica del club neroazzurro, non quella in regione Perine che tanto (almeno al sottoscritto, mi perdonino coloro che la pensano diversamente) non digerisco.
Era ora che qualcuno lo facesse, è questa la linea che, a mio avviso, deve intraprendere la dirigenza neroazzurra, per ciò che concerne la comunicazione.
Però non sarebbe male che, ogni tanto, specie in momenti così delicati, certe cose le dicesse il Presidente o uno dei due Vice Presidenti, due dei quali (Fabrizio Gramondo ed Angelo Tauro), sabato pomeriggio, erano assenti. Avranno avuto degli impegni inderogabili, immagino, ma anche nel corso di tutta la stagione non hanno proferito verbo: perchè?
Parliamo, ora, di quello che è stato detto: l'azzeramento del Direttivo (che si è impegnato a farsi carico dei debiti pregressi... e ci mancherebbe altro...), se davvero sarà operativo, è, probabilmente, la mossa più intelligente che doveva essere presa. Solo in questo modo si possono tagliare i rami secchi e l'erba gramigna presente in esso, solo in questo modo si può sperare che qualcuno si avvicini al club neroazzurro. Certamente, tra il dire ed il fare... ma c'erano alternative? Io, francamente, non credo.
Le presunte cordate, i presunti salvatori della patria neroazzurra, devono farsi avanti adesso... altrimenti tacere per sempre, smetterla di aizzare polemiche sterili e strumentalizzare le persone. E' giunto il momento di farsi avanti... ora o mai più.
Resta tanta rabbia, perchè per altri anni l'Imperia 1923 dovrà pagare la scriteriata gestione dei dirigenti della Pro Imperia, gli stessi, di fatto, che ora si dimettono... un paradosso tutto imperiese che, come spesso accade nell'ambito calcistico, non vuole mai farsi mancare nulla... in negativo...
Personalmente, lo ripeto, la mia unica speranza in un futuro dignitoso e migliore è tutta riposta nella presenza di persone come "Ruspa" che qualcuno, a mio avviso assurdamente, ha pure il coraggio di contestare. La sua precisazione, pubblicata ieri su questo blog, è l'ennesima dimostrazione del suo attaccamento ai nostri colori e del suo desiderio di normalità, dopo anni di follie e sperperi assurdi.
Ci sono due settimane per vedere se qualcosa accadrà, per scoprire se davvero queste dimissioni sono reali o di facciata, per vedere se c'è qualcuno che vuol bene alla nostra Imperia 1923.
Come ho letto in un commento, "questo un buon punto di partenza ed ora non ci sono più scuse per nessuno. Sapremo finalmente se a qualcuno interessa qualcosa dell'Imperia 1923, altrimenti vorrà dire che ci rassegneremo a questa mediocrità, ringraziando comunque chi ci permette comunque di esistere".
Siccome i pareri di coloro che frequentano il blog sono discordanti, diametralmente opposti direi, prendo in considerazione uno di quello del partito degli scettici, quello più interessante: "In tutta onestà non mi aspettavo tanto da questa conferenza stampa. Rimango dell'idea che questa società naviga a vista. Si continua a piangere sul latte versato, ma in fin dei conti chi l'ha versato questo latte (il riferimento a questo alimento non è casuale) ? Questa mossa di azzeramento delle cariche è una buffonata. Perchè non azzerate le quote societarie? Che dirigenti siete che non riuscite nemmeno a trovare qualcuno che vi dia una mano? Voi non state salvando l'Imperia, la state solamente coprendo di ridicolo e questo è inaccettabile".
E' una partita, un Campionato, probabilmente più interessante dell'ultimo a cui abbiamo assistito.
Voi che ne pensate? Il dibattito è interessante: parliamone, troviamo soluzioni, facciamo critiche, ma non restiamo in silenzio. Si parla del futuro dell'Imperia 1923.
#Imperiatiamo

domenica 18 maggio 2014

Campionesse d'Italia

Fantastiche, meravigliose... non ci sono aggettivi per descrivere le ragazze della Mediterranea Imperia che, dopo la la Coppa Len vinta nel maggio 2012, che ha portato il primo successo continentale per una squadra della nostra provincia, da qualche minuto hanno vinto il primo storico scudetto di una squadra imperiese, in una "Felice Cascione" stracolma, con oltre 1200 spettatori che hanno assistito alla gara contro il Plebiscito Padova.
Una storia incredibile, quella della squadra giallorossa, un esempio per tutti, soprattutto per la nostra dirigenza. La prova che, anche ad Imperia, anche se c'è crisi, se si lavora bene, con serietà, partendo dalle basi (leggi settore giovanile... più di metà squadra "sun de nosce"), con alle spalle uno sponsor locale (uno di quelli veri!) tutto è possibile.
Anche un pizzico di neroazzurro, in questo scudetto giallorosso: la presenza di Martina Bencardino, figlia del nostro "Ruspa".
Ancora complimenti!

La resa dei conti di "Ruspa"


In risposta ad un commentatore del blog che, dinanzi alle cifre sgnoccialate in conferenza stampa, testualmente, obbiettava:
"scusate ma, ad inizio stagione, non è stato detto che il budget era 20.000-25.000 euro? Adesso saltano fuori 100.000 euro per il campionato piu 70.000 euro per la gestione, per poi salvarci all'ultima giornata!! Mi sa che se continuate a fare i conti senza l'oste non vi troverete mai!!! Ma ci prendete per il culo!!!!!!"
Il Direttore tecnico Alfredo Bencardino ha voluto precisare:
"Hai ragione. Per chiarire, spero, una volta per tutte le cifre sborsate per la stagione 2013-2014:
- "Gestione della Prima squadra". Totale rimborsi spese € 52.000,00. Per "Gestione Prima squadra" si intendono i rimborsi di giocatori, staff, allenatore, magazziniere, massaggiatore ecc. per un totale di circa 25 persone (questo significa una media di € 250,00 al mese x 9 mesi)
- "Varie" € 48.000,00 circa, per spese di pullman, pasti prepartite, spese mediche, vestiario ecc.
- Inoltre, quello che posso certificare io, con relative ricevute firmate dagli stessi interessati le ormai famose vertenze che ammontano a € 70.000,00.
Posso garantirvi personalmente, visto che ero il responsabile della gestione della Prima squadra, che queste somme sono state sicuramente pagate da questa dirigenza. Per il resto anche noi, com'è giusto che sia (oppure è discrezione loro metterci al corrente di tutto il pregresso che c'è, cosa che non hanno mai fatto), non sappiamo proprio tutto: da parte nostra ci mettiamo tempo, passione e non prendiamo nessun rimborso e non ci mettia soldi è giusto
Concludo dicendo che noi stiamo facendo tutto questo per far vivere la nostra cara Imperia. Purtroppo la realtà è questa.
Io dico che, aspettando anche noi tempi migliori, è sempre meglio vivere in "Eccellenza" che sparire dal calcio.
Cerchiamo di dare continuità, visibilità e correttezza nei rapporti con tutti, rispettando gli impegni presi sia quelli passati, sia quelli attuali e sia quelli futuri. Poveri e leali... e vedrete che risorgeremo.
#Imperiatiamo
Alfredo "Ruspa" Bencardino
(fotografia tratta da imperiapost.it)

Play Out e Play off

Una gara dei play out di Serie D (in caso di sconfitta del Sestri Levante) e le due gare di play off Promozione, in programma oggi pomeriggio in gara unica, stabiliranno le altre squadre che parteciperanno al prossimo Campionato di Eccellenza. Questo il programma:
SERIE D
ALBESE-SESTRI LEVANTE: 1-3. 12' Tavella (A), 43' e 100' Coghe (S), 91' Tabbiani (S)
PROMOZIONE Girone A
QUILIANO-VOLTRESE: 4-1. 28' Cardillo (V), 45' Mazzei (Q), 47' e 87' Alessi (Q), 83' Piana (Q)
PROMOZIONE Girone B
BUSALLA-ANGELO BAIARDO: 1-1. 13' Albrieux (B), 74' Rattini (A)
Per effetto di questi risultati, il Sestri Levante resta in Serie D, mentre il Quiliano ed il Busalla sono promossi in Eccellenza.

sabato 17 maggio 2014

Conferenza stampa. Resoconto


Su Imperiapost il resoconto della conferenza stampa di questa mattina.
Il Direttore Generale Attilio Ascheri ha confermato l'indiscrezione trapelata nel tardo pomeriggio di ieri: "Ieri abbiamo fatto un direttivo della società e il direttivo si è azzerato. Hanno dato tutti le dimissioni. Oggi come oggi non c’è più direttivo. Abbiamo preso questa decisione perché, siccome l’intenzione è avere una società più forte possibile e abbiamo bisogno di persone che entrino in società, abbiamo azzerato il direttivo così i fantomatici equilibri che potevano essere un freno per persone nuove che volevano entrare, non ci sono più. Momentaneamente siamo a tabula rasa, chi vuole bussare alla porta, la porta è già aperta.
L’idea di fondo è che avremo un’assemblea dei soci, si spera con soci nuovi, e da lì c’è il re-start completo. Abbiamo preso questa decisione perché, siccome l’intenzione è avere una società più forte possibile e abbiamo bisogno di persone che entrino in società, così evitiamo di avere barriere verso l’esterno. Gli eventuali nuovi soci non dovranno accollassi nessun debito. Penseranno a tutto i vecchi dirigenti. Passato e futuro sono e devono essere due cose ben separate. La vecchia dirigenza si farà carico del pregresso, la nuova dovrà pensare solo alla prossima stagione sportiva. per dare un’idea, per fare una stagione dignitosa il prossimo anno servirebbe circa 30 mila euro".
"Se non arriva nessuno – ha proseguito il direttore tecnico Alfredo Bencardino – nessuno scappa e si continuerà ad andare avanti con questa società perché non ci sono altre possibilità. Vorrà dire che disputeremo un campionato di Eccellenza come quello di quest’anno, cercando di conquistare la salvezza".
"Abbiamo dato tempo ad altri per entrare, sino all’1 giugno, ovvero quando inizieremo a programmare la nuova stagione – ha aggiunto ancora Attilio Ascheri – ma se per caso non ci fosse nessuno che in maniera seria e convincente, operativa, volesse entrare per prendere in particolare la gestione della prima squadra, ovviamente ci rimboccheremo le maniche e ci saremo sempre noi, perché l’Imperia non ha senso che muoia".
Alfredo Bencardino, direttore generale dell’Imperia Calcio, poi, ha voluto fare chiarezza in merito alle critiche piovute sulla dirigenza neroazzurra tracciando un bilancio della stagione appena trascorsa, terminata con la salvezza nel campionato di Eccellenza.
"Cornuti e mazziati non ci sta bene. In questa stagione abbiamo speso 240 mila euro. Abbiamo dovuto pagare 70 mila euro di vertenze, accollandoci mancati pagamenti che risalivano a stagioni passate. In particolare, abbiamo dovuto saldare le vertenze di Mastroianni, De Rita, De Miceli, Lupo, Costantini, Iannolo e Castagna, Bosio, Cadenazzi, Panizzi, Panucci, Gridi, Riolfo, Feliciello, Vago e Laera. I rimborsi di questa stagione sono arrivati tutti per tempo".
"A questi 70 mila euro - ha aggiunto il diretto generale Attilio Ascheri - vanno aggiunti 100 mila euro per le spese del Campionato e altri 70 mila euro di spese di gestione, come ad esempio l’omologazione del campo della Riviera dei Fiori a Piani, che ci è costata 18 mila euro. In totale fanno 240 mila euro. Questi soldi li abbiamo pagati noi. Nessuno sponsor ci ha dato una mano. Lo scorso anno, quando abbiamo preso in mano l’Imperia, abbiamo fatto un piano di rientro che prevede il recupero del 30% del pregresso ogni anno. Quest’anno abbiamo rispettato il piano, speriamo di farcela anche nelle prossime due stagioni.
Per la prossima stagione stiamo valutando la possibilità di prendere in gestione lo stadio "Ciccione". Ci stiamo lavorando, ci sono alcuni intoppi burocratici, speriamo di riuscirci. Manca anche uno sponsor principale, il cosiddetto main sponsor, che possa coprire una parte delle spese, stiamo lavorando anche su questo aspetto. Il mister Caverzan? Abbiamo le idee chiare. L’1 giugno ci confronteremo con l’allenatore e vedremo il da farsi".
In merito alla situazione del Settore Giovanile, il responsabile Paolo Semeria ha spiegato: "È stata un’ottima annata. Gli "Allievi" hanno vinto la fase provinciale e quattro ragazzi hanno esordito in Prima squadra. I "Giovanissimi" hanno vinto la fase regionale. In questa provincia c’è troppa dispersione, un’eccessiva divisione delle forze in gioco. Si dovrebbe remare tutti dalla stessa parte e tutti i giovani più bravi dovrebbe essere raggruppati. Purtroppo siamo fortissimi a distruggere, molto meno bravi a costruire, forse perché non c'è la volontà di farlo".

Conferenza stampa


Come anticipato giovedì, questa mattina, alle ore 11,00, nella sede di Piazza d'armi, si terrà una conferenza stampa alla quale doveva presente quasi tutto il Direttivo dell'Imperia 1923, tra cui il Direttore  Generale Attilio Ascheri, il Direttore Tecnico Alfredo Bencardino, il Direttore Sportivo Adriano Pisano, il Responsabile del Settore Giovanile Paolo Semeria e l'allenatore della Prima Squadra Andrea Caverzan. Considerata la voce che circola da ieri pomeriggio, sarà davvero interessante sapere chi sarà presente e cosa dirà.
I tifosi neroazzurri sono invitati a partecipare.

Settore giovanile. Giovanissimi 1999


L'Imperia 1923 sabato 17 e domenica 18 maggio organizza il 1° "Trofeo Olio Raineri" riservato alla categoria Giovanissimi leva 99.
Parteciperanno squadre professionistiche e di blasone come Udinese, Bologna, Brescia, Savona e Prato ed altre 9 società dilettantistiche provenienti da Piemonte, Liguria e Lombardia.
Gli incontri si svolgeranno allo Stadio Nino Ciccione e al campo Salvo dei Piani. Oltre 250 giocatori , 60 tra allenatori e dirigenti ed almeno 300 genitori si daranno battaglia ad Imperia.

venerdì 16 maggio 2014

Il paese è piccolo e la gente mormora


"Il paese è piccolo e la gente mormora" diceva negli anni '80 Carlino, personaggio di fantasia inventato da Giorgio Faletti.
Beh! ad Imperia non siamo da meno.
Da pochi minuti circola, non a Passerano Marmorito ma ad Imperia, questa voce: "Il Direttivo dell'Imperia 1923 è tutto dimissionario".
Repulisti, resa dei conti, mossa strategica, merda schietta?
Ne sapremo di più, probabilmente, domani mattina, in occasione dell'annunciata conferenza stampa.
Se qualcuno ha qualche anticipazione, ci faccia sapere...

Settore giovanile. Allievi 1997 e Giovanissimi 2000

Gli Allievi 1997 hanno perso 2-0 la finalissima regionale contro il RapalloBogliasco.
I neroazzurri hanno giocato alla pari contro una squadra fortissima che, con la vittoria di sabato scorso, ha vinto tre campionati negli ultimi tre anni ("Giovanissimi" nel 2011-2012, "Allievi fascia B" nel 2012-2013 ed "Allievi secondo anno" in questa stagione).
Gara tiratissima, coi genovesi in vantaggio grazie ad un eurogol di Luciano Masi, un tiro da 25 metri che si insaccato all'incrocio dei pali della porta difesa da Todde.
Dopo il gol, la gara è stata equilibratissima, coi neroazzurri che hanno sfiorato in almeno tre occasioni il gol del pari.
Il gol del definitivo 2-0, realizzato da Andrea Murtas, è arrivato al 3° minuto di recupero, su azione di contropiede, quando tutti i neroazzurri erano in attacco alla ricerca del pareggio.
Termina così una stagione esaltante per i ragazzi di Gian Luca Bocchi, che ha gestito molto bene un gruppo di ragazzi che, anche la prossima stagione, sarà in grado di fare bene, sia nella Juniores e che negli Allievi, e, si spera, in Prima squadra.

I Giovanissimi 2000 dell’Imperia si sono imposti per 2-1 sul campo della Sestrese nell’ultima partita delle finali regionali, quando i giochi erano ormai fatti e nessuna delle due squadre poteva giocarsi la finalissima, andata ad appannaggio del Genoa.
Questo il tabellino della gara
Marcatori:  2′ rig. Franco, 61′ Fraioli,  66′ Arcidiacono
Sestrese: Cannavò (61′ Zini), Tracci (37′ Meloni), Arcidiacono, Simonetta, Andreoni, Valera, Vanni (40′ Riggio), Galluccio (45′ Dorno), Valcavi (55′ Miccichè), Trudu (61′ Bazzurro), Militerno (47′ Evangelisti). All. D’Acierno
Imperia: Ruocco, Bordero (47′ Fraioli), Vassallo, Ballestra (45′ Piccardo), Franco, Pelliccione (53′ Zottolo), Martini Simone, Meda, Fatnassi Hamza, Codeglia (61′ Di Francesco), Baroni (60′ Martini Federico). A disposizione: Carli. All. Vindigni
Arbitro: Riccardo Gaggino
Complimenti ai ragazzi di Danilo Vindigni, per la fantastica stagione da loro disputata.

fotografia tratta dal sito ufficiale imperia2000.it

giovedì 15 maggio 2014

Conferenza stampa


Sabato 17 maggio, alle ore 11,00, presso la sede di Piazza d'armi, l'Imperia 1923 organizza una conferenza stampa per fare un consuntivo della stagione appena conclusa e per parlare dei progetti futuri.
La conferenza stampa è aperta tutti coloro che vorranno affrontare un confronto civile e costruttivo per il bene del club neroazzurro.
Alfredo Bencardino - D.T. Imperia 1923

Se avete delle domande da porre alla dirigenza neroazzurra, perchè non le mettete nei commenti a questo post che poi gliele "giriamo"?

mercoledì 14 maggio 2014

Super Marco show


28 gare giocate, 21 gol fatti, 10 su azione, 8 su calcio di rigore, 3 su calcio di punizione, 8 assist.
Una stagione strepitosa quella di "Super Marco" Prunecchi, il neroazzurro dell'anno, l'uomo che più di ogni altro ha fatto la differenza tra i neroazzurri. Ecco, nel dettaglio, le gare in cui ha segnato o ha fatto segnare i suoi compagni di squadra:
21-09-2013. FINALE-IMPERIA: 3-2. 1 gol su calcio di rigore. 1 assist da corner per il gol di Vago
05-10-2013. ARGENTINA-IMPERIA: 3-2. 2 gol, 1 su gol su calcio di punizione, 1 gol su calcio di rigore
13-10-2013. IMPERIA-FEZZANESE: 2-0. 1 gol su azione, 1 assist da corner per il gol di Giglio
20-10-2013. GENOVA CALCIO-IMPERIA: 1-1. 1 gol su calcio di rigore
27-10-2013. IMPERIA-CAIRESE: 3-1. 1 assist per il gol di Faedo
03-11-2013. IMPERIA-SESTRESE: 1-0. 1 assist da corner per il gol di Gazzano
10-11-2013. VALLESTURLA-IMPERIA: 1-2. 1 assist da corner per il gol di Ambrosini
17-11-2013. IMPERIA-CASARZA LIGURE: 1-0. 1 gol su calcio di punizione
01-12-2013. IMPERIA-LIGORNA: 2-4. 1 gol su azione
08-12-2013. VELOCE-IMPERIA: 4-2. 2 gol, 1 su gol su calcio di rigore, 1 su azione
15-12-2013. IMPERIA-MAGRA AZZURRI: 1-1. 1 gol su azione
22-12-2013. COGOLETO-IMPERIA: 3-2. 1 assist da calcio di punizione per il gol di Faedo
12-01-2014. RIVASAMBA-IMPERIA: 1-2. 1 gol su azione
26-01-2014. SAMMARGHERITESE-IMPERIA: 1-1. 1 gol su azione
02-03-2014. SESTRESE-IMPERIA: 0-3. 3 gol, 2 su gol su calcio di rigore, 1 gol su azione
16-03-2014. CASARZA LIGURE-IMPERIA: 1-1. 1 gol su azione
22-03-2014. IMPERIA-REAL VALDIVARA: 3-1. 1 gol su calcio di rigore, 2 assist per i gol di Ambrosini e di Giglio
30-03-2014. LIGORNA-IMPERIA: 1 gol su calcio di punizione
06-04-2014. IMPERIA-VELOCE: 1-2. 1 su gol su calcio di rigore
04-05-2014. IMPERIA-COGOLETO: 2-2. 2 gol su azione
La speranza, ovviamente, è che la sua non sia stata soltanto l'unica stagione con la casacca neroazzurra, come avvenne già con suo padre Andrea.
In ogni caso, resterà nella memoria di tutti noi, col rammarico di non averlo potuto avere con noi qualche anno prima...

Classifica marcatori


21 RETI: Prunecchi (Imperia)
18 RETI: Chiodetti (Magra Azzurri)
16 RETI: Rossi (Genova calcio)
15 RETI: Memoli (Genova calcio), Musetti (Magra Azzurri)
14 RETI: Castagna, Costantini, Niang (7 Argentina-6 Vallesturla), Di Pietro (Sestrese)
13 RETI: Roselli (Ligorna)
12 RETI: Rovella (Argentina), Lorieri (Fezzanese), Oliviero (3 Genova calcio- 7 Sammargheritese), Marchi (Real Valdivara)
11 RETI: Lamioni (Magra Azzurri), Cacciapuoti (8 Rivasamba-3 Casarza Ligure)
10 RETI: Baudi, Biasi (Fezzanese)
9 RETI: Rocca (Finale), Gandolfo (Vallesturla)
8 RETI: Saoud (Fezzanese), Capra (Finale), Arnulfo (Ligorna), Cerato (Veloce)
7 RETI: Gagliardi (Argentina), Bianchi (Cogoleto), Lenzoni (Real Valdivara), Fontana (5 Sammargheritese- 1 Rivasamba), Ranieri (Vallesturla)
6 RETI: Girgenti (2 Cairese, 3 Cogoleto), Sigona (Cogoleto), Carbone (Sammargheritese), Perelli (Sestrese)
5 RETI: Solari (Cairese), Gazzano (Imperia), Liguori, Tarsimuri (Ligorna), Paternò (Vallesturla)
4 RETI: Fiuzzi (Argentina), Alessi, Ninivaggi, Turra (Cairese), Papi, Volpe (Casarza Ligure), Cafà (Fezzanese), Perlo (Finale), Cariati, Petralia (Magra Azzurri), Bianco, Napello (Ligorna), Romano (Rivasamba), Martino (Sammargheritese), Galliano, Giannone (Veloce)
3 RETI: Cariello, Daddi (Argentina), Ronconi (Casarza Ligure), Craviotto, Piccardo (Cogoleto), De Martino, Fiocchi (Fezzanese), Cocito, Fanelli, Ferrara, Puddu, Scalia (Finale), Ramenghi, Sbravati (Genova calcio), Giglio (Imperia), Antonelli, Menichetti (Magra Azzurri), Costa, Gori, Lunghi (Real Valdivara), Di Carlo, Mortola, Musico (Sammargheritese), Anselmi, Tangredi (Sestrese), Pomo (Vallesturla)
2 RETI: Fici, Negro, Raguseo (Argentina), Dini, Foppiano, Sanguineti, Tabiolati  (Casarza Ligure), Chianese, Faggion, Manfredi, Monticelli, Saviozzi, Torra (Cairese), Mimoli (Casarza Ligure), Ceccarelli, Merialdo, Zino (Cogoleto), Ginesi, Grasselli, Ponte (Fezzanese), Gaggero (Finale), Bevegni (Genova calcio), Ambrosini, De Simeis, Faedo, Vago (Imperia), Romei (Ligorna), Padoin (Magra Azzurri), Nicolini (Real Valdivara), Firenze, Gandolfo, Mosto, Mozzachiodi, Traversaro (Rivasamba), Ansaloni, Buffo, Marrale, Mortola (Sammargheritese), Briata, Galluccio (Sestrese), Firenze, Musante (Vallesturla), Corti, De Luca, Schirra (Veloce)
1 RETE: Calipa, Celotto, Di Fuccia, Stamilla (Argentina), Bresci, Chiarlone, Pizzolato, Rollero, Spinardi, Spozio (Cairese), Agathe, D'Amelio, Massa (Casarza Ligure), Gaspari, Miglio, Perrone, Rampini, M. Rossi, Tagliabue (Cogoleto), A. Bertagna, Flagello, Frateschi, Maggiali (Fezzanese), Cauteruccio, Sighieri (Finale), De Moro, Donati, Fassone, Gazzano, Pelosi, Raso (Genova calcio), Cuneo, Eugeni, Plebani (Imperia), Compagnone, De Mattei, Trocino, Zunino (Ligorna), Amato, Palmero, Russo (Magra Azzurri), Amorfini, Andreani, Michi, Sbarra (Real Valdivara), Conti, Di Dio, Ghiggeri, Paoletti, Ronconi (Rivasamba), Cotellessa, Fiordaliso, Leto (Sestrese), Costa, Lanati, Pane (Vallesturla), Facello, Grasso, Guerra, Pagano, Pandolfino, Pentenero, Rubino (Veloce)
1 AUTORETE: Bresci (Cairese) pro Magra Azzurri, Rubino (Veloce) pro Cogoleto

martedì 13 maggio 2014

ArlecCarlin'sanremese

Pare ormai fatta l'ennesima mutazione geneticalcistica matuziana con annesso salto della quaglia: la Carlin's Boys, infatti, dovrebbe trasformarsi in Sanremese.
Fino a venerdì scorso pareva certa la fusione tra la Carlin's Boys e l'A.S.D. Sanremese (militante in 2° Categoria), ma, secondo quanto riportato, venerdì scorso, da sanremonews "non sarà possibile la fusione tra la Carlin's Boys e la A.S.D. Sanremese. La motivazione risiede nel fatto che le due società hanno ragioni sociali completamente diverse e non compatibili, essendo una Srl e l'altra associazione sportiva dilettantistica e, conseguentemente, non si hanno sufficienti tempi tecnici per poter procedere nelle varie pratiche imposte dalle Norme Federali".
Ma i matuziani non si lasciano certo scoraggiare da simili quisquilie anche perchè, come prosegue poi il post "la stessa F.I.G.C. ha espresso comunque la disponibilità a valutare altre soluzioni quali ad esempio un cambio di denominazione della società neroazzurra".
E così, dopo l'Ospedaletti, sacrificato sull'altare biancoazzurro da Riccardo Del Gratta, ora, per mano di Renato Bersano e Alessio Graglia, è il turno della Carlin's Boys (che milita in Promozione ed ha appena perso la semifinale dei play off contro la Voltrese... ma anche questo, si sa, a Sanremo non è mai stato un problema...
Immediatamente, i tifosi sanremesi si sono subito schierati dalla parte di Renato Bersano e, per bocca di un rappresentante di spicco degli "Irriducibili Sanremo" (dejà vu), hanno rilasciato queste dichiarazioni: "Abbiamo partecipato ad incontri tra le parti e, quindi, sappiamo che la trattativa è avviata. Noi tutti speriamo vada a buon fine, per avere a Sanremo, una squadra che disputi un Campionato degno della nostra città. Se questa trattativa non si concluderà positivamente, noi non seguiremo più l'attuale Sanremese".
Come non evidenziare che sono coloro che paragonarono la nostra indigesta "fonduta" a quella dell'Ospedalettese e che ora ci ricascano in peggio, abbandonando al proprio destino una squadra che porta il nome storico di quella per cui tifano, per andarne a seguire un'altra (oltretutto, attualmente, neroazzurra), che ancora oggi porta un altro nome e domani si approprierà del loro...
Ma tantè, non sono problemi che ci debbono riguardare, vero?
Le trattative sono febbrili ed a buon punto: per non perdere tempo, è stata già presentata la nuova casacca del club matuziano, che ricorderà tutti coloro che, per il supremo sacro bene, si sono immolate.
L'arancione dell'Ospedaletti, il nero e l'azzurro della Carlin's Boys, il bianco e l'azzurro della Sanremese e il giallo ed il rosso del Taggia che, in occasione dell'ultimo prestigioso derby tra Virtus Sanremo e Sanremese, aveva prestato loro le casacche...

lunedì 12 maggio 2014

C'è crisi... solo da noi...


La Liguria è divisa in 5 principali zone geografiche: lo Spezzino, il Tigullio, il Genovesato, il Savonese e la Riviera dei fiori. Ed allora andiamo a vedere com'è la geografia pallonara di queste zone.
1. Spezzino: Spezia in Serie B, il Magra Azzurri allo spareggio per la promozione in Serie D contro il Legnano
2. Tigullio: Entella in Serie B, Lavagnese in finale per la promozione in Serie C contro il Borgosesia, Sestri Levante in Serie D allo spareggio salvezza contro l'Albese, Chiavari Caperana in Serie D
3. Genovesato: Genoa e Samp in Serie A, Rapallobogliasco in Serie D
4. Savonese: Savona in Serie C in semifinale dei i play off per la Serie B, dopo aver sconfitto il Vicenza; Vado in Serie D
5. Riviera dei Fiori: Argentina Arma in Serie D
Siccome la maggior parte di coloro che commentano dicono che la differenza la fanno solo i denari, mi spiegate come sia possibile che i soldi ci siano dappertutto meno che ad Imperia? 
Non prendiamo in considerazione Genoa, Sampdoria e Spezia, ma spiegatemi quali risorse possono smuovere tutte le altre realtà sopra citate, rispetto ad Imperia?
Volevo invitarvi a rileggere il post che ho dedicato all'Entella, visto che si parla degli euri che avrebbe cacciato dal Presidente biancoazzurro (detto tra noi, qualche Gozzi lo abbiamo anche noi ad Imperia, non credete?). Ci sono due dati che voglio sottoporre ancora alla vostra attenzione: l'Entella ha oltre 150 sponsor, tutti chiavaresi o del circondario, ed un settore giovanile di 350 ragazzi. Questi sponsor hanno portato 1,4 milioni ed il 50% sono di piccoli sponsor.
Questi sponsor, penso a quelli piccoli, non sono solo il "Banco di Chiavari", ma anche piccoli commercianti, c'è la "Birra Leo", la "Carrozzeria Entella", la "Farmacia Solari"... vado avanti? cliccate qui e vedeteli da soli.
Queste ditte, da qualche anno hanno legato, il loro nome accanto a quello dell' Entella, perchè si fidano delle persone che sono al vertice societario, perchè si sentono partecipi di questo "progetto", 'sta parola abusatissima nelle ultime stagioni...
Anche ad Imperia, ve lo ricordate, ai tempi del dualismo, il "Ciccione" era stracolmo di striscioni di sponsor: addirittura, si era dovuto dividere la recinzione in due parti. Da metà campo fino alla Nord c'erano quelli dell'Imperia calcio, mentre dall'altro lato c'erano quelli della Pro Imperia, che utilizzano anche la recinzione posto davanti alla gradinata Sud. In tutto, oltre 50 ditte che hanno versato piccole o medie somme.
Una volta che c'è stata la fonduta, la fuga generale: ora ci sono solo 4 striscioni 4! Un record difficilmente eguagliabile.
Colpa della crisi? Perchè? Due anni fa navigavamo nell'oro e negli euri?
Ricordo, in passato, una ditta di livello mondiale, la "Saima Avandero", stampata sulla casacca neroazzurra, ora manco la "Mezza Luna Pizza Kebab" vorrebbe porre il proprio nome sulla nostra storica maglia.
Il problema, a mio avviso, è proprio questo, la mancanza totale di credibilità di questa e delle precedenti dirigenze.
Adesso, io non dico che noi potremmo ambire alla Serie B, ma è così utopistico fare quello che la squadra sull'altra sponda dell'Entella, la Lavagnese? Presidente dei bianconeri, da 15 anni (un'utopia ad Imperia) è Stefano Compagnoni, 69 anni, imprenditore di origini lavagnesi ed ex calciatore dei bianconeri, titolare della "Comer spa", di un'azienda specializzata in raccordi e valvole in termoplastica, ha una quarantina di dipendenti e collaboratori; vice Presidente suo fratello Giorgio.
Questa società che deve tutto ad un settore giovanile all'avanguardia ed un'invidiabile organizzazione grazie ai quali riesce a militare, da 12 stagioni consecutive, in Serie D e, nelle ultime stagioni, ad alto livello: come detto sopra, domenica prossima disputerà lo spareggio per la promozione in Serie C. Sempre sicuri che siano i soldi a fare la differenza?
Questo era stato definito "l'anno zero" (dopo che lo scorso era stato "l'anno meno uno-due-tre-quattro...), la gestione tecnica della società è stata data nelle mani di persone di calcio, persone neroazzurre dentro, per cercare di dare di nuovo credibilità e visibilità all'Imperia 1923: ora, i "ciapeti" degli ultimi giorni fanno trapelare delusione, scoramento e voglia di mollare tutto da parte di queste persone (che, ricordiamolo, hanno lavorato a costo zero), perchè non supportati adeguatamente da una Dirigenza, in grave crisi, non solo economica. Se perdiamo loro, che fine faremo? Ci sarà mai pace per la nostra Imperia?

domenica 11 maggio 2014

Porte aperte al "Ciccione"


Ritorno a casa per molti ex neroazzurri: Roberto Iannolo e suo fratello Marco (assente per squalifica), Matteo Fiani, Riccardo Amoretti, Niccolò Gagliano, Luca Garibbo, Alessandro Greco, Jacopo Schiavon, Admir Shaba, Mario Stabile e Matteo Tamborino, oltre all'allenatore Sauro Marinelli saranno di scena al "Nino Ciccione", questo pomeriggio alle ore 17,30, nello gara valida per il play out della 1° categoria, tra Golfodianese e Mallare, gara "secca", coi dianesi che possono permettersi anche di pareggiare, avendo terminato la stagione regolare davanti ai valbormidesi.
Sede dello spareggio, come detto, il "Nino Ciccione"... evidentemente, ormai a disposizione di tutti coloro che ne fanno richiesta? Chi sarà il prossimo?
AGGIORNAMENTO
Per la cronaca, il Golfodianese si è imposto 4-1, grazie ad una rete di Albert Gjerga ed una tripletta di Roberto Iannolo... ma su questo non c'erano dubbi...